«Campionato equilibratissimo, contro il Desulo sarà una battaglia»
La Freccia Mogoro studia per diventare grande, Deiana: «Dopo tre anni di lavoro raccogliamo i primi frutti, l'obbiettivo è quello di migliorare ancora»
La Freccia Mogoro sta rapidamente diventando una delle realtà più concrete ed interessanti nel panorama della Prima Categoria: al terzo anno sulla panchina dei giallo-blu, mister Pierpaolo Deiana sta incominciando a raccogliere i frutti del suo lavoro, come testimonia l'ottimo terzo posto in classifica, alle spalle di due corazzate come Abbasanta ed Arborea. Dopo dieci gare sono ben 21 i punti raccolti dai mogoresi, che domenica scorsa nella sfida interna contro il Sedilo hanno messo in fila il terzo risultato utile consecutivo e ora puntano ad allungare la striscia positiva nella della durissima trasferta di Desulo, valida per la penultima giornata in programma per questo 2016.
«Il confronto con il Sedilo non si è rivelato per nulla facile: dopo due minuti infatti – spiega il tecnico – abbiamo incassato il gol del momentaneo svantaggiato, viziato da un fallo di mano che l'arbitro non ha sanzionato. Nonostante tutto ci siamo ripresi piuttosto bene, la squadra è in salute ed è riuscita a pareggiare con Muru, poi Ennas ha firmato il sorpasso. Nella ripresa c'è stata la punizione trasformata da Luca Orrù che ha messo definitivamente in discesa una gara in cui i nostri avversari non sono mai stati pericolosi, anche se comunque confermano di essere una compagine ben strutturata dal punto di vista fisico e atletico. Nel finale, a circa dieci dalla fine, ci siamo un po' addormentati su una punizione dai trenta metri; nessuno si è portato sulla palla, così siamo stati infilati. Dopo il 3 a 2 si sono giustamente gasati e hanno rischiato seriamente di pareggiare la partita. Per fortuna stiamo attraversando un ottimo momento, la fortuna sembra essere dalla nostra parte; in un altro periodo forse avremmo perso due punti preziosi; sarebbe stato comunque un peccato, considerando che abbiamo dominato per buona parte del match».
La classifica vi vede al terzo posto, subito dietro a due corazzate come Abbasanta e Arborea, che sembrano quasi giocare un campionato a parte rispetto alle altre rivali. «Sono sicuramente le squadre più forti; l'Arborea può contare su grandissime individualità, l'Abbasanta si fa preferire come collettivo. Non penso comunque che sia tutto già scritto: i primi ad esempio sono stati fermati dal Sedilo; ciò significa che il campionato tutto sommato è equilibrato, con molte compagini sul nostro stesso piano, penso ad esempio all'Oristanese, che probabilmente ha maggiore esperienza rispetto a noi, al Santa Giusta e al Tramatza. A parte forse il Cabras, le altre sono tutte formazioni valide e molto toste».
A partire dal Desulo, prossimo avversario dei ragazzi di Deiana. «Un impegno ancora più insidioso rispetto a quello di domenica scorsa: ci aspettiamo un ostacolo arduo da superare, venderanno a caro prezzo la pelle, cercando di far valere il fattore campo, notoriamente molto caldo. Sono molto agguerriti e il pareggio strappato contro l'Oristanese la dice tutta sulla loro forza». Il tecnico avrà tutti gli effettivi a disposizione. «Ci arriviamo al completo, se si escludono gli assenti di lungo corso come Stefano Maccioni o il nostro portiere che comunque è prossimo al rientro».
La Freccia prosegue con il vento in poppa all'inseguimento dei propri obbiettivi stagionali. «Il primo non può che essere la salvezza, poi penseremo a migliorare il piazzamento ottenuto nella passata stagione, puntando contemporaneamente a far crescere i nostri ragazzi più giovani, tutti di Mogoro. Per ora siamo stati piuttosto bravi, la nostra posizione in classifica non può essere un caso».
Per continuare a sognare però sarà necessario ridurre al limite i passi falsi, come ad esempio quello rimediato in casa del Samugheo. «Probabilmente in quel periodo abbiamo pagato a caro prezzo lo sforzo fatto contro l'Arborea, un match da cui, nonostante l'inferiorità numerica per circa settanta minuti, siamo usciti a testa alta, seppur scarichi mentalmente. Contro il Samugheo un pareggio, almeno sulla carta, poteva starci, ma si è trattato in definitiva di una delle nostre peggiori prestazioni, soprattutto dal punto di vista della grinta e della carica agonistica».
A conti fatti comunque, il gruppo sta facendo registrare progressi importanti. «Soprattutto sul piano della mentalità e dell'esperienza; è normale, visto che questo progetto va avanti da tre anni. Ho la possibilità di lavorare con gli stessi ragazzi, ci si conosce meglio e ora sanno bene cosa chiedo e cosa mi aspetto da loro». Il salto di qualità è stato possibile anche grazie all'allargamento dello staff tecnico. «Posso contare sul contributo di Matteo Cadelano che oltre al suo impegno sul campo come giocatore ricopre il ruolo di secondo allenatore; ci tengo a ringraziare pubblicamente anche il nostro preparatore atletico, Simone Porta, e il preparatore dei portieri Matteo Floris; stiamo crescendo tanto e i risultati si vedono. E' più facile in questo modo curare ogni dettaglio e lavorare sui limiti specifici di ogni ragazzo».