«Per Rubbiani una stagione pazzesca, i big possono dare ancora di più»
La Monteponi è pronta a ingranare il turbo, Poncellini: «Gruppo dalle grandi potenzialità, Iglesias per storia e prestigio deve stare in Eccellenza»
Il mese di dicembre si apre con il botto per la Monteponi, che domenica ha messo a segno uno dei colpi più grossi di questa prima parte di stagione, aggiudicandosi il confronto, con un secco 2 a 0, contro la lanciatissima Libertas Barumini. I giallo-rossi si presentavano alla sfida da primi in classifica ma si son dovuti arrendere al cospetto di una squadra tra le meglio attrezzate del torneo, che nella finestra invernale di mercato sta addirittura aumentando il suo potenziale, come dimostrano appunto gli ingaggi di Checco Corda, ex pilastro difensivo nonché capitano del Siliqua, e Samuele Curreli, bomber di categoria superiore che ha lasciato il Carloforte per motivi personali ma che ora è pronto per mettersi a completa disposizione del mister Walter Poncellini, tecnico esperto e vincente chiamato dal presidente Giorgio Ciccu per riportare la compagine iglesiente nei palcoscenici che merita. Le aspettative in vista del nuovo anno sono tante: i 23 punti racimolati sino ad ora, frutto di sette vittorie e due pareggi, rappresentano un ottimo trampolino di lancio per la corsa al titolo, ma sarà fondamentale continuare a spingere fortissimo per avere la meglio su tutte le rivali: vietato dunque lasciare punti per strada, a partire dalla prossima sfida interna contro la Fermassenti.
«Domenica la gara si è messa subito nel binario giusto — racconta mister Poncellini —, pronti via e Curreli ha trasformato il rigore del vantaggio. Al 20' abbiamo avuto un'altra occasione dal dischetto, con Curreli che ha segnato, ma l'arbitro ha fatto ripetere il tiro perché in area c'erano due giocatori del Barumini; è stata un'interpretazione un po' particolare del regolamento. Al secondo tentativo il loro portiere ha fatto un grande intervento, tenendo vivo il confronto. Noi non siamo riusciti a raddoppiare nonostante le diverse occasioni, al 90' è stato decisivo Rubbiani che ci ha letteralmente salvato. Al 94', finalmente, l'abbiamo chiusa con Loddo. Si tratta di tre punti meritati, per quanto fatto vedere in campo». Ottenuti tra l'altro contro una diretta concorrente per il salto, aspetto che ne aumenta l'importanza. «La classifica rispecchia al momento i reali valori, oltre a noi e alla Libertas per la corsa il titolo ci sono anche Samassi, Villamassargia e Villacidrese. Sono le squadre più quotate e meglio attrezzate».
Con la Monteponi che sta aumentando, se possibile, la qualità della sua rosa: l'ingaggio di Curreli è il segnale più chiaro delle intenzioni del club.
«Il presidente ha grosse ambizioni e la possibilità di investire sul progetto: vuole riportare la Monteponi ai fasti di un tempo, anche se non sarà affatto facile. Io penso comunque che una squadra con questa storia e questo prestigio debba stare almeno in Eccellenza; una città come Iglesias se lo merita».
Per farlo servirà limitare al minimo i passi falsi: in undici gare sin qui disputate i rosso-blù sono caduti due volte. «Contro il Villaperuccio abbiamo dominato letteralmente la partita, sbagliando peraltro un calcio di rigore con Demontis a dieci minuti dalla fine. Su un loro mezzo contropiede, Trogu ha trovato il gol dell'1 a 0. Contro il Villamassargia invece la sconfitta è stata secca, e giusta: non ci sono alibi, abbiamo sbagliato completamente la partita».
Il tecnico scende nel dettaglio. «Purtroppo la mia squadra si esprime ancora a singhiozzo: passiamo da momenti esaltanti, in cui mostriamo grande voglia e determinazione, a fasi di rilassamento generale, in cui gli avversari puntualmente se ne approfittano. Il problema al momento è che non riusciamo a chiudere la partita, il risultato rimane in bilico sino all'ultimo minuto, una cosa piuttosto pericolosa, considerando poi che in Prima non ci sono segnalinee e gli arbitri sono spesso molto giovani. Una compagine come la Monteponi non può permettersi certi rischi».
La società sta cercando di soddisfare tutte le richieste dell'allenatore. «Mi piace la disponibilità mostrata dai dirigenti, cercano di aggiustare il tiro man mano che si va avanti, facendo grossi sacrifici per rinforzare l'organico». Poncellini punta l'attenzione su una delle più grandi carenze ancora irrisolte. «Non abbiamo ancora un campo da calcio dignitoso su cui giocare, penso sia una cosa da evidenziare. Molti non hanno idea del pessimo stato in cui è ridotto lo stadio della Monteponi, al limite della praticabilità. Spesso paghiamo dazio per questo, come successo appunto contro il Villaperuccio».
Dal punto di vista tecnico-tattico, i minerari sono in piena evoluzione. «Stiamo ancora costruendo la nostra identità; ci sono alcune situazioni da limare, dopo i trasferimenti e gli svincoli di dicembre chiuderemo la rosa, mi aspetto ancora qualche intervento. Tutto lo staff dirigenziale crede che si possa fare davvero bene». L'allenatore è sulla stessa lunghezza d'onda. «Ho vinto in tutte le categorie, dalla Serie D, con il La Palma alla Prima, passando per l'Eccellenza e la Promozione. Io parto sempre per vincere, anche se magari non sempre le cose vanno come vorresti. Conosco questa realtà e so, per esperienza, che la mentalità fa la differenza. Da questo punto non siamo messi affatto male, ora ci manca la continuità. Ci siamo quasi — assicura — stiamo crescendo giornata dopo giornata ma a volte ci facciamo ancora condizionare troppo dal livello tecnico veramente povero del nostro campionato».
La Monteponi sta facendo registrare numeri importanti: le dieci reti incassate sino ad ora valgono per la migliore difesa in assoluto, un ottimo punto di partenza.
«L'arrivo di Checco Corda, dal Siliqua, ha contribuito a farci fare un ulteriore salto di qualità. Posso contare anche su Garau, il nostro capitano, ex Seulo, oltre a Rubbiani che, ci tengo a ribadirlo, sta facendo cose stratosferiche: ho visto tanti portieri durante la mia carriera, ma lui sta mostrando doti incredibili; si merita assolutamente i nostri applausi. Per il resto, la difesa si sta comportando così bene anche perché il resto della squadra si sacrifica molto in fase di pressing: per lunghi tratti della gara occupiamo la metà campo avversaria, il primo passo per non subire».
Poncellini comunque chiede di più. «Soprattutto dai giocatori più rappresentativi, come Demontis ad esempio, che domenica ha rimediato un'espulsione evitabilissima. Sono le incongruenze di cui parlavo prima e che dobbiamo risolvere rapidamente». La prossima sfida contro la Fermassenti offrirà chiare indicazioni in questo senso. «Ci dobbiamo arrivare con la cattiveria agonistica giusta, cosa che ancora a volte ci viene a mancare e su cui sto battendo molto in questo periodo. Questa casacca è pesante: siamo tesserati con una società storica che milita nel campionato di Prima Categoria, tutte le avversarie giocano alla morte quando ti incontrano, con le motivazioni al massimo; è questo il presupposto che ci deve accompagnare ogni domenica, non c'è tanto spazio dunque per le raffinatezze tecniche, soprattutto se sporadiche. Nella prossima uscita dunque mi aspetto risposte significative per quanto riguarda l'approccio al match e l'atteggiamento nell'arco dei novanta minuti: vogliamo trascorrere un bel Natale e ripagare il presidente e i suoi collaboratori per gli sforzi importanti che stanno facendo».
La Monteponi dovrà fare i conti con qualche assenza. «Mancheranno sicuramente Demontis e Carrus, che si è stirato. Tappiamo un buco e se ne aprono due, ma la forza di questa squadra è il gruppo; ho a disposizione una rosa importate, sarò quindi in grado di schierare una formazione competitiva, con l'obbiettivo di prenderci il bottino pieno».