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La paura di vincere dell'Arborea, Costella: «Difficile ripartire dopo la sconfitta con il Monterra»
«Squadra contratta mentalmente, bene la reazione»

La paura di vincere dell'Arborea, Costella: «Difficile ripartire dopo la sconfitta con il Monterra»

Tre vittorie ed un pareggio per un totale di dieci punti: è questo il bottino racimolato dall'Arborea guidata da mister Costella che dopo aver guadagnato la permanenza in Prima Categoria soltanto all'ultima giornata dello scorso campionato, quest'anno ha l'intenzione di disputare un campionato di vertice.
L'ottimo successo di domenica scorsa, in casa, ai danni della Geturese, ha confermato che in effetti la squadra ha tutte le carte in regola per confermare quanto di buono mostrato sino a questo momento.

 

L'esultanza dell'Arborea dopo il primo golMister Costella, quella di domenica è stata una bella vittoria, frutto di una gara ottima da parte della sua squadra.
«Sono molto contento sia del risultato e sia di come abbiamo interpretato la gara, perchè dopo aver perso al 92' a Santu Lussurgiu non era semplicissimo ripartire; la squadra poteva essere condizionata psicologicamente, la paura di non riuscire a fare risultato in casa poteva essere determinante in negativo.
Incontravamo una squadra che è in salute, che si è presentata alla sfida di domenica dopo due buone vittorie; una formazione molto ostica e sicuramente molto difficile da affrontare, con degli elementi in organico di assoluto valore.
Sono felice e soddisfatto per la maturità che i ragazzi stanno evidenziando: noto con piacere una netta crescita dal punto di vista della determinazione e della consapevolezza; è l'aspetto positivo da evidenziare maggiormente, al momento, perchè è il primo gradino fondamentale per disputare un ottimo campionato.
Ci sono sempre dei piccoli particolari da migliorare, è ovvio, ma con il lavoro i risultati arriveranno sicuramente».

 

Nel primo tempo, pur disputando una buona partita, eravate, mi sembra, troppo contratti; nella seconda frazione, invece, avete messo in luce tutto il vostro potenziale, esprimendovi al meglio.
Si è trattato di un problema atletico o psicologico?

«La causa principale secondo me è stata la paura, come ti dicevo prima, di vincere.
Anche se siamo riusciti a sbloccare la partita abbastanza presto, non siamo riusciti ad esprimerci con tranquillità, e il gioco ne ha ovviamente risentito.
La Gesturese, pur giocando in maniera abbastanza accorta, quando si proponeva in avanti ci creava delle difficoltà; cosa che peraltro era già successa nel match contro il Monterra.
Ho visto la squadra contratta mentalmente, oltre ai problemi legati ovviamente all'affrontare una squadra tosta e ben messa in campo.
Nel secondo tempo siamo entrati in campo più decisi e più carichi, riuscendo a tenere maggiormente la palla e scrollandoci, con il passare dei minuti, questa paura iniziale».

 

Avete ottenuto 10 punti dopo sei giornate: mi sembra possa ritenersi un buon bottino, soprattutto se si considera la difficoltà del girone.
«Sicuramente si tratta di un buon risultato; le cose ci stanno andando abbastanza bene e ci troviamo attualmente nella posizione di classifica in cui volevamo essere.
Il primo obbiettivo è quello di migliorare il risultato dell'anno scorso, che è stato quello di salvarci all'ultima giornata.
Vogliamo disputare un campionato tranquillo, poi ovviamente considerando i risultati ottenuti nelle prime sei partite ci stiamo progressivamente rendendo conto del fatto che probabilmente abbiamo le potenzialità per puntare a qualcosa in più.
Stare nelle posizioni alte della classifica, assieme alle protagoniste indiscusse del torneo, è una cosa che ci fa piacere, ma sarà il campo, come sempre, a dirci realmente quali possono essere i nostri obbiettivi.
Il nostro progetto, in pieno accordo con la società ovviamente, è quello di ottenere il piazzamento migliore facendo allo stesso tempo crescere i giovani e i ragazzi di Arborea: il 95% dell'organico è infatti composto da giocatori locali, per noi è un ulteriore motivo di soddisfazione».

 

Domenica avete la possibilità di trovare ulteriori conferme nel match difficilissimo contro la Folgore Mamoiada, reduce da 4 ko consecutivi.
Quali sono le insidie legate ad una gara del genere, secondo Lei?

«Credo che nessuna trasferta sia facile, anzi, nessuna partita in questo campionato è facile, come confermano peraltro i risultati: basti pensare alla sorprendente, tra virgolette, vittoria di un'ottima squadra, che noi abbiamo già incontrato, come la Lulese in casa dell'Aritzo, ad esempio.
Questo sta a significare che questo sarà un campionato estremamente equilibrato sino alla fine; fare punti sarà complicato ovunque e ogni domenica.
I ragazzi sanno benissimo che andare a giocare in casa della Folgore è difficilissimo, anche se si tratta di una neo-promossa.
Il Mamoiada è partito benissimo, con due vittorie, poi ha rimediato quattro sconfitte consecutive: hanno bisogno di punti e proprio per questo ci affronteranno con grande cattiveria agonistica.
Dobbiamo affrontare la partita con la consapevolezza di avere tutte le carte in tavola per fare bene, ce la possiamo giocare alla pari anche se sarà difficile».

 

Pensa che un pareggio potrebbe andarvi bene?
«Io in realtà vado in ogni campo per vincere; poi è chiaro che, a seconda di come si mette la partita, anche un pareggio può andare bene.
Senza dubbio la continuità di risultati positivi è estremamente importante; un punto in una sfida come quella di domenica non sarebbe assolutamente da buttare via».

 

In questo articolo
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Stagione:
2012/2013
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Girone C