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Seconda categoria
Il tecnico è cauto: «Pensiamo prima a salvarci»

La Pietraia Alghero in rampa di lancio, Correddu: «Manteniamo i piedi per terra e continuiamo a lavorare»

Dopo un digiuno di vittorie durato ben 4 gare, la Pietraia Alghero ha trovato finalmente il ritmo giusto e si affaccia con convinzione nelle parti alte della classifica, forte di tre vittorie consecutive che hanno rilanciato le quotazioni dei ragazzi guidati da mister Nando Correddu, quarti in classifica a sole 5 lunghezze dalla vetta.
L'ultima vittoria, in ordine cronologico, contro il San Domenico Caniga del presidente Vanni Azzena ha un sapore tutto particolare.

 

«Non è mai facile giocare a Caniga – confessa Correddu -, sono una buon squadra, con qualche individualità importante come Tall e Fiori ad esempio.
Ci sono dei trascorsi poco simpatici tra noi e loro, ma è stata una partita correttissima, diretta da un arbitro all'altezza.
Il calcio è fatto di episodi e a noi è andata bene, abbiamo sofferto poco, ma abbiamo anche meritato, considerando che ci siamo costruiti quattro o cinque palle gol nitide nell'arco dei novanta minuti».

 

La terza vittoria consecutiva racconta di una squadra che attraversa un buon momento di forma.
«Stiamo meglio, ci stiamo conoscendo. Rispetto all'anno scorso la squadra è cambiata notevolmente: abbiamo in rosa dei ragazzi molto giovani, forse ancora acerbi e inesperti per la categoria, ma i margini di miglioramento sono importanti».

 

La Pietraia ha grandi doti a livello caratteriale, come dimostrano le prestazioni offerte nelle ultime uscite.
«Domenica scorsa abbiamo incontrato l'Ottava, una delle migliori squadre del torneo secondo me: ben organizzata, quadrata, esperta, con un allenatore capace alla guida.
Essere riusciti a tornare a casa con il bottino pieno ha rafforzato la nostra autostima in questo senso».

 

Tra la seconda e la quinta giornata avete però decisamente rallentato la vostra marcia, perdendo contatto con il gruppo di testa.
«Abbiamo ottenuto tre pareggi consecutivi, affrontando comunque delle buone squadre, come ad esempio la Fulgor: è stata una trasferta difficile, si è giocato in un campo grande, in erba naturale, loro sono abituati mentre noi abbiamo pagato qualcosa in questo senso.
Tuttavia abbiamo disputato una buon partita, il pareggio sostanzialmente era giusto ma se una squadra meritava di vincere probabilmente eravamo noi; i nostri avversari ci hanno fatto i complimenti, non posso assolutamente rimproverare nulla ai miei ragazzi».

 

Vi è andata meno bene in casa con il Florinas.
«E' stata una partita controversa: abbiamo sbagliato due rigori, giocando tutto il secondo tempo in dieci; la sorte non ci è stata amica in quell'occasione.
Quello che ci è stato tolto in questi tre pareggi l'abbiamo parzialmente ricevuto contro l'Ottava».

 

Con l'Ittiri è arrivata invece la prima e unica sconfitta stagionale: considerando il valore degli avversari, ci può stare.
«E' stata una bella sfida, conosciamo il blasone di questa squadra, di questa società: bisogna considerare che hanno ricavato una squadra che disputa il campionato di Seconda Categoria da due che l'anno scorso hanno giocato in Prima, completando l'organico con degli innesti di spessore.
Sono una squadra che secondo me potrà puntare a vincere il campionato, considerando che hanno la possibilità di investire qualche soldo nel mercato, a differenza di altre società».

 

Quattro vittorie in otto gare sono un buon bottino: bisognerebbe però migliorare sul piano della continuità di risultati
«Ci vuole continuità, in tutto, a partire dalla rosa: anche quest'anno abbiamo cambiato tantissimo, così come è accaduto in passato; non c'è una programmazione vera e propria in questo senso, alcuni ragazzi smettono di giocare o preferiscono andare altrove, così siamo costretti a iniziare sempre da capo.
Quest'anno sono arrivati due elementi validissimi, giovani sopratutto: se continuiamo su questa strada potremo toglierci delle belle soddisfazioni».

 

Come vincere il campionato ad esempio? Negli ultimi anni lottate sino alla fine, ma poi perdete il passo nel momento decisivo.
«Il nostro obbiettivo è rimanere in questa categoria, quello che viene in più è sempre ben accetto; per raggiungere traguardi più importanti serve una buona dose di fortuna, altrimenti è inutile.
Nelle ultime stagioni è proprio questo che ci è mancato, soprattutto nel finale».

 

La sfida interna con il Pozzomaggiore darà maggiori indicazioni sul vostro potenziale: affronterete una squadra che ha i vostri stessi punti, un bel banco di prova in cui avete la possibilità di allungare la vostra striscia positiva.
«Con tutti gli scongiuri del caso, spero proprio che questo accada: sto recuperando qualche infortunato, aspetto importante se pensiamo che per tre partite consecutive non siamo arrivati a 18 gocatori.
La rosa è composta da 23 ragazzi di cui almeno, senza togliere niente a nessuno, 19 titolari, quindi per il nostro rendimento pesano tantissimo le squalifiche e sopratutto gli infortuni».

 

Il mercato invernale è ormai alle porte, se il problema è questo.
«Mi auguro proprio di avere la possibilità di ricorrere ai ripari.
In questo momento comunque sono soddisfatto, se i ragazzi continueranno a impegnarsi e applicarsi potremo dire la nostra sino alla fine».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
8 Andata
9 Andata
Girone G