«Onorati di far parte di questo progetto»
La Villacidrese si coccola i suoi due talenti; Elias e Murgia pensano in grande: «Vogliamo continuare su questa strada»
Giovani, talentuosi e con una spiccata personalità. Sono Andrea Elias (classe 96’) ed Edoardo Murgia (classe 95’), difensore e centrocampista della Villacidrese neo promossa in Promozione. Una stagione da incorniciare per i due ragazzi che, cresciuti nel settore giovanile dei Bianco-celesti, si sono rivelati assoluti protagonisti del campionato totalizzando più di 25 presenze. Murgia, ad esempio, quest’anno si è dimostrato più duttile che mai: mister Costa gli ha cambiato più volte la posizione in campo e lo ha responsabilizzato nominandolo primo rigorista della squadra, lui non ha mai deluso le aspettative ed ha realizzato ben 8 reti.
Elias, pilastro della retroguardia, sicuro, roccioso e sempre attento; 27 presenze in stagione e solo 2 cartellini gialli, sembra ormai un veterano. Il tecnico lo conosce bene, lo ha allenato sin dalle categorie giovanili, sa quanto vale e lo ha sempre stimolato a dare di più. Quest’anno si è tolto anche la gioia del gol realizzando il 3-2 in casa contro l’Iglesias.
Come avete vissuto questa stagione? Dicono che vincere aiuta a vincere: se si comincia alla vostra età allora ci sono buoni propositi per il futuro.
Murgia: «É stata una stagione entusiasmante e divertente soprattutto perché non mi aspettavo di raggiungere un traguardo così importante, essendo la Villacidrese una squadra neopromossa. Quest'anno credo di essere cresciuto sotto molti aspetti e spero sia una rampa di lancio per il proseguo della “carriera” calcistica, tra virgolette, perché per me il calcio è divertimento e passione, non un impegno o un lavoro. Sono uno studente universitario, e il mio obiettivo primario è quello di studiare e laurearmi».
Elias: «É stata una stagione emozionante, il testa a testa col Senorbì ha fatto tirar fuori il meglio di noi. Non potevamo permetterci cali di concentrazione e abbiamo centrato l’obiettivo, speriamo si continui su questo cammino».
Dovendovi presentare calcisticamente, come vi descrivereste?
Murgia: «Ho una carattere un po’ irascibile e una spiccata personalità, connotati che in campo mi stimolano a lottare e non mollare mai. Sono un centrocampista che può impostare ma che sa ricoprire anche il ruolo di mezzala grazie sopratutto alla grande corsa e piedi buoni, caratteristiche che mi contraddistinguono. Proprio per questo il mister quest’anno mi ha utilizzato anche come trequartista, ruolo che non ho ricoperto male ma che non prediligo. Preferisco più un lavoro di recupero palla e impostazione».
Elias: «Le mie principali caratteristiche tecniche sono: l'elevazione; la scelta del tempo d'intervento; la grinta ed una notevole elasticità muscolare. Sono un ragazzo determinato che punta sempre a dare il meglio di se per la squadra».
L’anno scorso, da fuoriquota, avete disputato il campionato di seconda categoria e vinto i play-off: sembra proprio che non abbiate minimamente sentito il salto di categoria. Cosa vi aspettate per il futuro?
Murgia: «Credo che sia un discorso di adeguamento alla categoria. Ho notato delle differenze dalla seconda alla prima ma non così grosse. Mi sono adeguato bene ai ritmi della prima grazie al lavoro e all'impegno dimostrato durante tutto l'arco della stagione».
Elias: «Spero che si possa continuare su questa strada. Con duro lavoro e tanta tenacia credo che i sacrifici verranno ripagati».
E' tempo di stilare qualche bilancio sulla stagione appena conclusa: quali sono le vostre sensazioni a proposito?
Murgia: «Giocare davanti ad un pubblico formato da amici e compaesani credo possa essere solo un orgoglio non una pressione. Mi sostengono sempre e mi hanno visto crescere anche da un punto di vista calcistico, non potrei volere pubblico migliore. Non ho pressioni addosso ma so che mister e compagni nutrono delle aspettative su di me perché sanno e mi hanno sempre ripetuto che ho le qualità per fare bene; a riguardo vorrei ringraziare mister Costa che pur facendo alcune partite negative mi ha sempre fatto giocare e spero di non aver deluso le sue attese. In più ho avuto la fortuna di confrontarmi con giocatori di altre categorie e molto esperti, come Surano e Mocci per citarne due, che hanno creduto in me e mi hanno aiutato a maturare. Ma vorrei sottolineare che la vera forza di questa squadra è stato il gruppo».
Elias: «Sicuramente le capacità dei compagni più esperti aiuta a crescere e a correggere gli sbagli, anche dando quella sicurezza in più che riesce a farti giocare in un ambiente più sereno . Le pressioni nel calcio sono la quotidianità, soprattutto quando ti poni un obiettivo ambizioso, ma sinceramente parlando non ne sento il peso».
Ancora non si conosco i progetti della società e resta da capire se il prossimo anno si lavorerà per un ulteriore salto di categoria, ma le prime indiscrezioni vi danno come sicuri confermati.
Murgia: «Mi sento onorato di giocare per questa società e di essere al centro di un discorso ambizioso, però ci tengo ancora a precisare che la mia garanzia per il futuro non è il calcio ma la mia formazione scolastica- universitaria, che ha la priorità su tutto. Spero vivamente che il campionato di quest'anno si possa ripetere anche l'anno prossimo dove i pronostici per un salto di categoria andavano contro di noi e alla fine siamo riusciti a fare un'impresa. L'inaspettata promozione ha caricato tutti e credo che faremo bene anche l'anno prossimo».
Elias: «Si, mi sento onorato, sopratutto perché è la squadra dove sono cresciuto dato che gioco con questa maglia dall’età di 5 anni . Proprio per questo, volevo approfittarne per ringraziare la società, nessuno escluso, per le opportunità che mi sono state concesse».