«Anche le avversarie steccano, in casa molti scontri diretti»
L'Atletico Cagliari non molla, Zucca: «Il ko col Villasimius è bugiardo, abbiamo grandi potenzialità e al secondo posto crediamo ancora»
Dopo tre risultati utili di fila l'Atletico Cagliari cade ancora, per il ko numero sei in stagione, al cospetto di un'autentica corazzata come il Villasimius, ma la prestazione dei ragazzi guidati da mister Saba è stata comunque più che positiva, con il match deciso sostanzialmente da un episodio rocambolesco. Nulla è ancora compromesso però, perchè i bianco-rosso-azzurri restano sempre in corsa per il secondo posto, distante cinque lunghezze: con otto gare davanti, per un totale di 24 punti a disposizione, può succedere di tutto, considerando soprattutto che, ad eccezione del Serramanna capolista, che sta disputando un torneo a parte rispetto alle avversarie, le altre formazioni in corsa non sembrano imbattibili, anzi, ogni domenica riserva puntualmente grosse sorprese. Per continuare a mantenere vive le speranze sarà necessario tornare alla vittoria, l'ultima in ordine cronologico, infatti, risale all'impegno interno contro lo Jerzu di inizio marzo, a partire dalla prossima trasferta in casa del sempre ostico Capoterra. Stefano Zucca, tra i veterani del gruppo e vera e propria punta di diamante della squadra, commenta il momento attraversato dai suoi e traccia la rotta in vista dei prossimi confronti.
«Il risultato della partita di domenica è a dir poco bugiardo — afferma Stefano Zucca — ci siamo espressi benissimo per 70', disputando davvero una grande gara, purtroppo però abbiamo incassato il primo gol su un'incertezza del nostro portiere, che comunque è molto giovane e dunque ha tutta una vita davanti per riscattarsi. Da quel momento siamo un po' crollati mentalmente: di fronte avevamo una grande squadra, molto più esperta di noi, ma la differenza in campo non si è vista, anzi, abbiamo replicato colpo su colpo. Meritavamo di raccogliere qualcosina in più probabilmente, un peccato anche perché loro nel finale sono calati molto dal punto di vista atletico. Ma non si può pretendere più di tanto: questo è un gruppo piuttosto giovane, con cinque anziani, per così dire, tra una marea di giocatori che vanno dalla classe '97 al 2000 e al 2001».
Tra i limiti più grossi evidenziati nell'ultimo periodo spicca una certa discontinuità nei risultati.
«Abbiamo grandi potenzialità, possiamo vincere ma allo stesso tempo perdere con chiunque, una cosa normale quando non hai la necessaria esperienza per gestire le partite più complicate e calde, come quelle in Ogliastra, ad esempio, dove incontri giocatori scafati in grado di metterti in difficoltà in qualsiasi momento: in quei casi puoi impegnarti quanto vuoi ma se poi vieni punito alla prima disattenzione diventa tutto inutile. Nel girone di ritorno, si sa, incomincia un altro campionato, con la lotta alla salvezza che sposta notevolmente gli equilibri, anche e solo in termini di motivazioni e stimoli. C'è da dire, comunque, che anche le nostre dirette avversarie ogni tanto steccano e fanno registrare un passaggio a vuoto: a parte il Serramanna, tutte le altre, dal Quartu 2000 in su, sono sullo stesso livello».
Il secondo posto, del resto, è distante appena cinque lunghezze. «Ci crederemo sino a quando la matematica ce lo permetterà: abbiamo diversi scontri diretti in casa, ma se non dovessimo centrare il salto di categoria sono sicurissimo che qualcuno ci riproverà già a partire dal prossimo anno».
Il bomber però, per quanto riguarda il suo futuro, si mantiene sul cauto. «Ho compiuto 37 anni a febbraio, diciamo che non sono più un ragazzino: valuto stagione per stagione ed ancora è troppo presto per parlarne». Gli 8 gol realizzati sino ad ora comunque fanno ben sperare: «Non posso assolutamente lamentarmi ma posso sicuramente dare di più, anche se l'età incomincia a pesare (ride) e non riesco più a fare le cose che mi riuscivano sino a qualche tempo fa. Siamo partiti fortissimo, anche a livello personale è stato un avvio ottimo, poi c'è stato un piccolo calo, fisiologico del resto». L'ultima rete è arrivata nel confronto con l'Uragano. «Sfortunatamente dopo il gol ho rimediato un problema al collaterale, che mi ha tenuto fermo ai box per un mese. Il ginocchio adesso va meglio, spero soltanto di risbloccarmi presto perché voglio dare una mano alla squadra».
A partire, magari, dalla prossima delicatissima trasferta in casa del Capoterra. «In questo momento è uno dei clienti più difficili da affrontare, si batteranno sino alla morte per conquistare il bottino pieno, non hanno altra scelta, del resto, se vogliono rimanere in Prima. Proveremo a dire la nostra, come fatto sino ad ora, con l'intento di riscattarci immediatamente, ma siamo consapevoli che non sarà facile: il campo darà il suo verdetto e noi lo accetteremo con il massimo della tranquillità, sperando che ci vada bene, ovviamente».