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ilva maddalena festa serie D
Pari con la Ferrini e primo posto assicurato

L'Ilva trionfa e fa scattare la festa, dopo 26 anni torna in serie D

Bastava un punto e quel punto è arrivato. L'Ilvamaddalena pareggia con la Ferrini, fa suo il 31esimo campionato di Eccellenza sardo e festeggia il ritorno in serie D dopo 26 anni di assenza. Un grandissimo traguardo per la squadra di Sandro Acciaro, che torna alla ribalta nazionale nella stagione in cui il club isolano compirà 120 di storia. L'ultima apparizione risaliva al 1995-96, ultimo posto da matricola nel girone B vinto dalla Vogherese davanti al Calangianus.

Un grande successo (il secondo dop quello del 1994-95) non programmato ad inizio stagione ma maturato nel tempo e che ha avuto proprio nella sfida d'andata a Cagliari il suo momento di svolta. Vincendo 2-0 in viale Marconi, contro l'allora capolista incontrastata della prima parte di campionato, il distacco dei biancocelesti dalla vetta si è ridotta da nove a sei punti.

Da lì in poi Dombrovoschi e compagni sono stati capaci, da un lato di accorciare dalla vetta e dall'altra di contenere il ritorno dell'Ossese all'interno di un percorso molto tortuoso e poco lineare per la variante Covid e per le decisioni in merito allo 0-0 di Arbus per la vicenda sul tesseramento di Brondani con il Giudice Sportivo che ha assegnato la vittoria agli isolani per 0-3 (leggi qui) durante il rinvio del campionato nelle prime tre settimane di gennaio, sentenza poi annullata dalla Corte Sportiva d’Appello Territoriale, con la delibera di omologare il risultato conseguito sul campo (leggi qui). giunta il giorno prima del recupero dello scontro diretto con l'Ossese (mercoledì 9 febbraio) perso in casa 0-1. Quattro giorni dopo, però, nel 5-0 al Ghilarza la squadra di Acciaro ha raggiunto per la prima volta la vetta, mantenuta faticosamente nelle vittorie di misura a Guspini e col Monastir, entrambe decise da Aiana. Poi ci ha pensato il Covid a disallineare la classifica perché, fermando l'Ilva (contro la Villacidrese) e la Ferrini (contro il Li Punti), ha mandato l'Ossese a condurre per una settimana, perché il ko col Monastir del 12 marzo riconsegna la vetta all'Ilva (ancora Aiana decisivo nel successo per 2-1 ad Arzana). L'altro rimescolamento in testa accade ad inizio aprile (il 3), quando salta la sfida dei maddalenini col Sant'Elena e il rinvio della gara coi quartesi riporta l'Ossese a comandare con il successo in casa dell'Idolo. Gli impegni di Coppa Italia tolgono energie ai bianconeri che, perdendo in casa col Li Punti, cedono subito lo scettro questa volta al Taloro quando Manis e compagni non vanno oltre lo 0-0 casalingo contro il Porto Rotondo. Il campionato si decide a cavallo di Pasqua con il successo-sorpasso a Gavoi firmato Di Pietro al 95' e con la compagnia dell'Ossese staccata di tre punti il mercoledì dopo per effetto della "manita" al Sant'Elena nel recupero. Le recenti vittorie contro Arbus e Castiadas, più il pari odierno con la Ferrini ha suggellato il trionfo con numeri importanti: 73 punti in 34 giornate, 61 gol fatti e 22 subiti(al pari della Nuorese), 5 sconfitte di cui 2 nelle ultime 27 giornate.

 

L'Ilva è passata al giro di boa a quota 34 - perciò facendo 2 punti a gara - mentre nel ritorno ha alzato la media portandola a 2,29. Con la Nuorese si è giocato il primo posto come miglior difesa, per Marco Manis è arrivato 20 volte il "clean sheet" (letteralmente foglio pulito ma nel calcio indica la gara conclusa senza subire reti) considerando anche il 3-0 a tavolino col Castiadas. L'esperto portiere aveva già vinto l'Eccellenza difendendo la porta dell'Olbia, due anni fa ha invece trionfato in Toscana col Badesse. 

All'interno del quarto miglior attacco del torneo si sono distinti il bomber Blas Tapparello, all'esordio in Sardegna e messosi in luce con 20 reti (un terzo del totale) quasi tutte su azione, e Marco Aiana, secondo miglior marcatore della squadra con 13 reti e ago della bilancia per mister Acciaro nel suo modulo con due mezze punte (l'altra è stata perlopiù Ignacio Cacheiro, con 8 gol) ma pronto a riportare tanta qualità a centrocampo quando è stato utilizzato davanti anche Juani Molina, l'acquisto di gennaio del diesse Valerio Pisano (quanti colpi riusciti) che ha portato a cinque la colonia degli argentini, completata da Diego Di Pietro, roccia della difesa insieme con il capitano Ciprian Dombrovoschi e con un bagaglio di 5 fondamentali reti, e Leo Escobar, metronomo silenzioso ma con una incredibile "pulizia" nelle palle giocate. Un quintetto che si è fuso magnificamente col resto del gruppo capitanato da Fausto Chiappetta, anima dei biancocelesti, sempre pronto ad alzare il livello della "garra" ma anche molto importante in zona-gol con 6 reti all'attivo di cui 4 su palla inattiva. I giri del motore isolano venivano sollevati da Salvatore "Sasà" Gallo, incursore di prim'ordine ed efficace cacciatore di palloni. Jacopo Malesa è stato il "dodicesimo" titolare, sempre pronto nel dare il contributo alla soldità difensiva (come l'ultimo arrivato Domenico Messina) e spesso sacrificato nella scelta dei tanti giovani utilizzati nell'arco della stagione, a volte anche nel numero superiore ai due obbligatori per via degli infortuni e di una pattuglia di senior non ampia: molto spesso hanno giocato i 2003 Gabriele Lobrano e Davide Lena, quasi sempre dopo l'infortunio occorso al 2002 Giovanni Nicotera alla 22ª giornata; a momenti alterni sono stati impiegati i 2001 Nicolò Pisano (fermato per diversi mesi dall'infortunio) e Riccardo Pirina ma qualche apparizione l'hanno avuta anche i 2004 Michele Serio (1 gol all'attivo) e Pietro Romano, oltre ai vari Bruno Gala (2002), Anderson Farese (2004), Riccardo Arricca (2004), Manuel Arbus (2003), per finire a Giancarlo Rivella e Jacopo Uras esordienti nella gara col Ghilarza.

 

Il tecnico Sandro Acciaro, invece, scolpisce ancor di più il proprio nome nella storia del club sia da calciatore che da tecnico. Faceva già parte del dream team biancoceleste che ottenne la storica promozione dall’Interregionale alla serie C2 nella stagione 1987/88 guidati in panchina dall'impareggiabile Angelino Fiori. Due anni fa ha riportato l'Ilva in Eccellenza ma il Covid ha impedito di fare festa sul campo (stop col primo posto dopo 22 giornate), l'anno scorso in Eccellenza altro stop per il Covid dopo 7 turni con la squadra che aveva battuto la capolista Castiadas gettando le basi per l'ulteriore salto di categoria. Ora è vittoria piena con l'abbraccio dei propri sostenitori. 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2021/2022
Tags:
34ª giornata