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Jerzu squadra
«Contro il Tertenia sarà un derby infuocato»

Lo Jerzu tra le grandi, Guerriero: «Qui ho trovato un paradiso, i giovani ci stanno regalando belle soddisfazioni»

Quello tra Marcello Guerriero e il Cannonau Jerzu è un matrimonio che sta già dando i primi frutti: il club ogliastrino, dopo l'addio con Martino Pisano, ha puntato forte su un allenatore esperto e preparato, da tantissimi anni ormai nel mondo del calcio dilettantistico sardo e la scommessa, almeno sino a questo momento, può considerarsi vinta. I biancoverdi, infatti, occupano il terzo posto in classifica, a quota 20, a pari punti con Quartu 2000 e Sestu, grazie anche e soprattutto alle ultime tre vittorie ottenute di fila, con il colpo grosso messo a segno contro la corazzata Villasimius che rappresenta, in un certo senso, uno dei momenti più alti raggiunti in questa prima parte di stagione. Domenica scorsa, invece, è arrivato il successo numero sei dall'inizio del campionato, con la larghissima e pirotecnica vittoria per 7 a 2, maturata nel confronto in casa del pericolante Gerrei.

 

Il tecnico non è certo il tipo che si lascia trascinare dai facili entusiasmi e con la sua solita umiltà predica calma e sangue freddo: all'orizzonte infatti c'è il sentitissimo derby contro il Tertenia, per un match aperto ad ogni risultato, da prendere assolutamente con le molle.

«L'approccio alla gara con il Gerrei è stato perfetto — dichiara Marcello Guerriero — siamo partiti benissimo, segnando due gol nei primissimi minuti e creando poi altrettante occasioni per incrementare immediatamente il punteggio. Forse gli avversari sono rimasti un po' sorpresi dalla nostra foga. È anche vero che con il passare del tempo ci siamo rilassati un po' troppo, pensando magari di aver già vinto la partita, così la difesa ne ha risentito: loro hanno accorciato le distanze, segnando ancora dopo il nostro 3 a 1, ma devo ammettere che, comunque, abbiamo dominato l'incontro». Il tecnico fa i complimenti agli avversari: «Quando attaccavano non mi sono dispiaciuti affatto: si muovevano con ordine, in maniera rapida e ficcante; si vede che curano molto la fase avanzata».

Il Cannonau Jerzu si presentava alla sfida con il morale alle stelle dopo il colpo grosso rifilato ai danni della corazzata Villasimius. «Anche il successo ottenuto a Quartu non è stato da meno — sottolinea — considerando che il campo era completamente zuppo a causa della pioggia caduta la sera prima e poi durante la partita. Il Villasimius è uno squadrone che farebbe bella figura anche in categorie superiori, proprio per questo credo che abbiamo messo a segno un'impresa enorme: la conferma che, nel calcio, quando hai la testa e la determinazione giusta tutto è possibile».

La classifica vede i bianco-verdi al terzo posto, seppur in coabitazione con Sestu e Quartu 2000.
«Ma io non la guardo (ride); sinceramente mi interessa poco. Del resto, se sei primo non è che smetti di allenarti perché sei contento e appagato, così come non ti butti giù e non ti arrendi quando ti ritrovi magari nelle zone basse. Noi lavoriamo ogni settimana per migliorare, poi è normale che quando hai a disposizione un gruppo eccezionale e giocatori di qualità, come è capitato a me quest'anno, i risultati non tardano ad arrivare».
I giovani stanno regalando le soddisfazioni più grandi. «Roberto Piroddi martedì si è allenato con la Primavera del Cagliari: evidentemente il suo nome è arrivato da quelle parti, mica male per un ragazzo che ha appena compiuto 16 anni e che dall'inizio del torneo ha già messo a segno nove reti. Anche la scorsa stagione, con Martino Pisano in panchina, aveva fatto un grandissimo campionato; ora si sta confermando su livelli altissimi; più passa il tempo, poi, e più cresci sul piano dell'esperienza: il futuro è tutto dalla sua parte. Stiamo parlando di un ragazzo d'oro, che non manca mai agli allenamenti, il classico giocatore che tutti vorrebbero in rosa. Pure Matteo Carta, un centrocampista classe '2001 che ha compiuto 18 anni l'altro ieri, ha messo in evidenza doti eccezionali sin dai primi giorni della preparazione: è molto bravo tecnicamente, con una sapienza tattica e un senso della posizione da veterano; si è conquistato meritatamente il posto da titolare nonostante una concorrenza agguerritissima. Ci tengo poi a citare Michele Mameli, del 2000, che ha fatto un grandissimo gol proprio contro il Villasimius, Alessandro Deligia e Davide Zedda, classe '02, oltre a Federico Serra e Fabio Madeddu, del '99, Francesco Carta e Alessandro Piroddi, entrambi del '98».

Guerriero è al lavoro per rendere il suo Jerzu ancora più competitivo.
«Mi sto concentrando parecchio sulla fase avanzata e sul possesso palla: la cosa più difficile consiste nel trasmettere ai ragazzi gli automatismi che ti danno quella tranquillità per tentare la giocata anche nelle situazioni più critiche, quando magari il primo pensiero che ti viene in testa è quello di affidarti al lancio lungo per il compagno più lontano. Si tratta principalmente di una questione di testa, di atteggiamento».
La squadra sta seguendo alla lettera le indicazioni tattiche del mister. «Domenica siamo riusciti a segnare 2 o 3 gol attraverso azioni strepitose: quello di Ferreli, ad esempio, è nato da un taglio in profondità, con un'imbucata spettacolare di Alessandro Piroddi, dopo un bel giro palla; sono episodi che ti riconciliano davvero con il calcio».

 

Il tecnico ha trovato l'ambiente ideale in cui lavorare. «Sono molto felice, non lo nascondo. A parte i risultati positivi, che fanno sempre piacere, si respira un'aria fantastica. I ragazzi nuovi si sono integrati rapidamente con il resto del gruppo, sembra che si conoscano da decenni. Non vorrei passare come un ruffiano, ma devo ammettere che la dirigenza è eccezionale, composta da persone giovani che si mettono a disposizione con uno spirito straordinario. Devo tornare indietro di vent'anni con la memoria per trovare qualcosa di simile. Ci sono sempre cinque, sei dirigenti al campo durante gli allenamenti, a prescindere dal risultato della domenica, ci aiutano in tutto e per tutto, senza mai farci mancare niente. Martino Pisano mi aveva avvertito sul fatto che avrei trovato un piccolo paradiso e non si sbagliava. Ci tengo poi a ringraziare i miei vice, Massimo Corda e Pierpaolo Cannella, per l'aiuto straordinario che mi stanno dando, oltre al gruppo di persone che seguono i portieri in modo professionale e brillante: Eleonora Piroddi, Marco Lai, Graziano Ganadu, Roberto Prevosti».

 

Il calendario ora riserva il match caldissimo con il Tertenia, con i bianco-rossi che vivono una situazione diametralmente opposta.
«Come ogni derby che si rispetti è una sfida che presenta tantissime insidie, aperta ad ogni risultato; tra i due paesi c'è una rivalità storica, che va oltre lo sport, è un appuntamento molto sentito da entrambe le parti, immagino che gli animi saranno bollenti (ride). Da parte nostra, dovremo essere bravi a non farci condizionare dalla tensione. Qualora le cose si dovessero mettere male, mi aspetto che i miei continuino a giocare come sanno; se invece il pomeriggio si dovesse mettere in discesa sarebbe meglio non abbassare la guardia, perché il Tertenia è la classica compagine che può punirti in qualsiasi momento. Conosco bene quell'ambiente: sono sicuro che lotteranno sino al 100'; dobbiamo metterci in testa, ormai, che le partite si combattono sino all'ultimissimo secondo».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
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Stagione:
2019/2020
Tags:
Prima Categoria
Girone A