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«Andare in vacanza dopo una vittoria sarebbe perfetto»

L'Ollolai a caccia della svolta, Picconi: «Il gruppo è compatto, stiamo crescendo molto; la classifica per ora non la guardo»

Quando cambi tanto rispetto alla stagione precedente devi mettere in conto che servirà un pizzico di pazienza per raggiungere i giusti equilibri: mister Francesco Picconi si è tuffato nella sua nuova avventura targata Ollolai con tanto entusiasmo e la voglia di mettersi in discussione, domenica dopo domenica, senza mai abbattersi, nemmeno in occasione dei passaggi più sfortunati. Per ora, a dire il vero, le cose non stanno andando affatto male, con i bianco-celesti che navigano a centro classifica, con 17 punti in cassaforte e sei lunghezze di vantaggio rispetto alla coppia di terzultime formata da Benetutti e Ruinas. Pesano, e parecchio, in questo senso, le due vittorie di fila, cosa peraltro mai successa prima d'ora, ottenute contro Tonarese, tra le mura amiche, e Borore, in esterna, nell'ultima uscita. Il prossimo impegno, con cui si chiuderà ufficialmente il 2019, in casa contro l'Aritzo, mette sul piatto punti pesantissimi in chiave salvezza, per un confronto che Bussu, Ladu e soci cercheranno di vincere a tutti i costi. Al rientro dalle vacanze, poi, sarà il turno del quotatissimo Abbasanta, che sgomita nella lotta al vertice. Picconi fa il punto sul torneo dopo tredici giornate.

«Domenica è andata molto bene — dichiara Francesco Picconi a proposito del secco 2 a 0 rifilato al Borore siamo migliorati molto in alcune cose che nelle giornate precedenti non ci venivano proprio alla perfezione. I risultati positivi fanno la differenza: riesci ad allenarti meglio in settimana, con più serenità».
Poi precisa. «Nelle ultime uscite stiamo crescendo sul piano dell'atteggiamento, dell'approccio alla gara. I ragazzi hanno capito e accettato le motivazioni che stanno dietro alle mie scelte, il gruppo ora è compatto, così riusciamo a gestire meglio le gare dal punto di vista tecnico e tattico».
Tra l'altro, l'Ollolai non subisce gol da ben 180': si tratta di un dato importante e positivo che lascia ben sperare per il futuro.
«La rosa è ampia, sto quindi cercando di alternare tutti gli elementi a mia disposizione e noto con piacere che anche quelli che rimangono fuori non mancano mai di incitare i compagni in campo; è una cosa che voglio sottolineare, anche se mi rendo conto che stare in panchina o peggio ancora in tribuna non è mai bello. Chi gioca da sempre il massimo per la maglia e l'impegno alla lunga paga. I numeri ci stanno dando ragione e aumentano l'autostima».

I bianco-celesti occupano attualmente il settimo posto in classifica. «Veniamo da un mercato che ha stravolto sensibilmente la rosa: in estate mi son trovato davanti un vero e proprio cantiere aperto, non è mai facile lasciar partire cinque titolari, il club però li ha rimpiazzati con altri ragazzi molto validi, ma sapevamo che ci sarebbe stato molto da lavorare».
Poi aggiunge: «Quanto fatto da mister Lostia nei tre anni precedenti è un'eredità importante, un ottimo punto di partenza: ha lasciato davvero il segno all'interno della squadra e in paese, stiamo parlando di un grande allenatore, oltre che di un buon motivatore».

Le prime settimane sono state delicatissime. «Essendo nuovo, dovevo prima conoscere tutti i ragazzi, e loro, allo stesso tempo, entrare in sintonia con i miei metodi di allenamento; è normale incontrare un po' di difficoltà all'inizio, ora però remiamo tutti nella stessa direzione e le prestazioni offerte in quest'ultimo periodo parlano chiaro. La classifica comunque non la guardo; attualmente il punteggio finale delle singole partite non è una priorità; certi discorsi, magari, li faremo più avanti, quando avremo la salvezza in tasca».

Il tecnico ha accettato una sfida sicuramente non facile. «Sapevo bene cosa avrei trovato venendo qui: conosco quasi tutti, considerando che in passato ho giocato nell'Ollolai. La gente si è sempre dimostrata molto ospitale, una cosa che va ben al di là del calcio, ovviamente. Allenare mi piace moltissimo, per me si tratta di una bellissima avventura: lo sport mi permette di confrontarmi con realtà differenti e per ora va benissimo così».

Il 2019 si chiuderà con la sfida casalinga contro l'Aritzo.
«Sarebbe bello andare in vacanza con un'altra vittoria in tasca: daremo il massimo per riuscirci, affronteremo gli avversari con grande concentrazione ma allo stesso tempo con la giusta dose di serenità: il nostro primo obbiettivo è quello di divertirci, siamo un gruppo di amici, in fondo, e lo facciamo per passione. Cercheremo comunque di onorare la maglia, sino all'ultimo secondo». Picconi sta dando ampio spazio ai giocatori locali. «Ben otto undicesimi della formazione titolare sono del posto, anche questo conta tantissimo, soprattutto in un periodo in cui, parlo almeno di queste zone, non è facile tirare su una squadra da iscrivere al campionato».
Il tecnico ha sempre un occhio di riguardo per i ragazzi più giovani. «In rosa ci sono due fuori quota di Ollolai, del '2004, oltre ad un ragazzo che arriva da Mamoiada; uno di loro tra l'altro sta trovando molto spazio; è un aspetto che contribuisce ad aumentare l'entusiasmo attorno alla squadra. Si stanno inserendo benissimo, grazie anche e soprattutto all'aiuto dei più grandi, con tutti i limiti, ovviamente, che possono avere i giovani a livello mentale, ma si allenano con grande applicazione e disponibilità; hanno ampi margini di crescita davanti, ma devo ammettere che ci stanno già aiutando a fare il salto di qualità, una cosa che di solito ti aspetteresti dai giocatori più esperti».

Il 2 a 2 strappato alla Bittese è uno dei risultati più positivi, soprattutto per quanto riguarda la personalità. «Una bella partita, molto intensa; loro si sono confermati un avversario forte, con ottime individualità. Siamo riusciti ad acciuffare il pari all'ultimo, grazie soprattutto alla forza del gruppo e alla voglia di combattere su ogni pallone».

La lotta per il primo posto sta entrando nel vivo. «All'appello manca la Dorgalese, per una questione di infortuni, principalmente, ma potranno rientrare in corsa tranquillamente nel girone di ritorno: sono una compagine abituata a certe pressioni, guidata da un tecnico molto preparato. Gli allenatori coinvolti, comunque, sono tutti miei amici, non vorrei sbilanciarmi troppo con i pronostici (ride); a

Quando cambi tanto rispetto alla stagione precedente devi mettere in conto che servirà un pizzico di pazienza per raggiungere i giusti equilibri: mister Francesco Picconi si è tuffato nella sua nuova avventura targata Ollolai con tanto entusiasmo e la voglia di mettersi in discussione, domenica dopo domenica, senza mai abbattersi, nemmeno in occasione dei passaggi più sfortunati. Per ora, a dire il vero, le cose non stanno andando affatto male, con i bianco-celesti che navigano a centro classifica, con 17 punti in cassaforte e sei lunghezze di vantaggio rispetto alla coppia di terzultime formata da Benetutti e Ruinas. Pesano, e parecchio, in questo senso, le due vittorie di fila, cosa peraltro mai successa prima d'ora, ottenute contro Tonarese, tra le mura amiche, e Borore, in esterna, nell'ultima uscita. Il prossimo impegno, con cui si chiuderà ufficialmente il 2019, in casa contro l'Aritzo, mette sul piatto punti pesantissimi in chiave salvezza, per un confronto che Bussu, Ladu e soci cercheranno di vincere a tutti i costi. Al rientro dalle vacanze, poi, sarà il turno del quotatissimo Abbasanta, che sgomita nella lotta al vertice. Picconi fa il punto sul torneo dopo tredici giornate.

«Domenica è andata molto bene — dichiara Francesco Picconi a proposito del secco 2 a 0 rifilato al Borore — siamo migliorati molto in alcune cose che nelle giornate precedenti non ci venivano proprio alla perfezione. I risultati positivi fanno la differenza: riesci ad allenarti meglio in settimana, con più serenità». Poi precisa. «Nelle ultime uscite stiamo crescendo sul piano dell'atteggiamento, dell'approccio alla gara. I ragazzi hanno capito e accettato le motivazioni che stanno dietro alle mie scelte, il gruppo ora è compatto, così riusciamo a gestire meglio le gare dal punto di vista tecnico e tattico». Tra l'altro, l'Ollolai non subisce gol da ben 180': si tratta di un dato importante e positivo che lascia ben sperare per il futuro.
«La rosa è ampia, sto quindi cercando di alternare tutti gli elementi a mia disposizione e noto con piacere che anche quelli che rimangono fuori non mancano mai di incitare i compagni in campo; è una cosa che voglio sottolineare, anche se mi rendo conto che stare in panchina o peggio ancora in tribuna non è mai bello. Chi gioca da sempre il massimo per la maglia e l'impegno alla lunga paga. I numeri ci stanno dando ragione e aumentano l'autostima».

I bianco-celesti occupano attualmente il settimo posto in classifica. «Veniamo da un mercato che ha stravolto sensibilmente la rosa: in estate mi son trovato davanti un vero e proprio cantiere aperto, non è mai facile lasciar partire cinque titolari, il club però li ha rimpiazzati con altri ragazzi molto validi, ma sapevamo che ci sarebbe stato molto da lavorare». Poi aggiunge: «Quanto fatto da mister Lostia nei tre anni precedenti è un'eredità importante, un ottimo punto di partenza: ha lasciato davvero il segno all'interno della squadra e in paese, stiamo parlando di un grande allenatore, oltre che di un buon motivatore».

Le prime settimane sono state delicatissime. «Essendo nuovo, dovevo prima conoscere tutti i ragazzi, e loro, allo stesso tempo, entrare in sintonia con i miei metodi di allenamento; è normale incontrare un po' di difficoltà all'inizio, ora però remiamo tutti nella stessa direzione e le prestazioni offerte in quest'ultimo periodo parlano chiaro. La classifica comunque non la guardo; attualmente il punteggio finale delle singole partite non è una priorità; certi discorsi, magari, li faremo più avanti, quando avremo la salvezza in tasca».

Il tecnico ha accettato una sfida sicuramente non facile. «Sapevo bene cosa avrei trovato venendo qui: conosco quasi tutti, considerando che in passato ho giocato nell'Ollolai. La gente si è sempre dimostrata molto ospitale, una cosa che va ben al di là del calcio, ovviamente. Allenare mi piace moltissimo, per me si tratta di una bellissima avventura: lo sport mi permette di confrontarmi con realtà differenti e per ora va benissimo così».

Il 2019 si chiuderà con la sfida casalinga contro l'Aritzo.
«Sarebbe bello andare in vacanza con un'altra vittoria in tasca: daremo il massimo per riuscirci, affronteremo gli avversari con grande concentrazione ma allo stesso tempo con la giusta dose di serenità: il nostro primo obbiettivo è quello di divertirci, siamo un gruppo di amici, in fondo, e lo facciamo per passione. Cercheremo comunque di onorare la maglia, sino all'ultimo secondo».
Picconi sta dando ampio spazio ai giocatori locali. «Ben otto undicesimi della formazione titolare sono del posto, anche questo conta tantissimo, soprattutto in un periodo in cui, parlo almeno di queste zone, non è facile tirare su una squadra da iscrivere al campionato».
Il tecnico ha sempre un occhio di riguardo per i ragazzi più giovani. «In rosa ci sono due fuori quota di Ollolai, del '2004, oltre ad un ragazzo che arriva da Mamoiada; uno di loro tra l'altro sta trovando molto spazio; è un aspetto che contribuisce ad aumentare l'entusiasmo attorno alla squadra. Si stanno inserendo benissimo, grazie anche e soprattutto all'aiuto dei più grandi, con tutti i limiti, ovviamente, che possono avere i giovani a livello mentale, ma si allenano con grande applicazione e disponibilità; hanno ampi margini di crescita davanti, ma devo ammettere che ci stanno già aiutando a fare il salto di qualità, una cosa che di solito ti aspetteresti dai giocatori più esperti».

Il 2 a 2 strappato alla Bittese è uno dei risultati più positivi, soprattutto per quanto riguarda la personalità. «Una bella partita, molto intensa; loro si sono confermati un avversario forte, con ottime individualità. Siamo riusciti ad acciuffare il pari all'ultimo, grazie soprattutto alla forza del gruppo e alla voglia di combattere su ogni pallone».

La lotta per il primo posto sta entrando nel vivo. «All'appello manca la Dorgalese, per una questione di infortuni, principalmente, ma potranno rientrare in corsa tranquillamente nel girone di ritorno: sono una compagine abituata a certe pressioni, guidata da un tecnico molto preparato. Gli allenatori coinvolti, comunque, sono tutti miei amici, non vorrei sbilanciarmi troppo con i pronostici (ride); a Bitti ci son stato quattro anni, come giocatore e poi in panchina. Stiamo parlando di tre squadre fortissime e ben attrezzate; che vinca il migliore insomma».

ci son stato quattro anni, come giocatore e poi in panchina. Stiamo parlando di tre squadre fortissime e ben attrezzate; che vinca il migliore insomma».

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2019/2020
Tags:
Prima Categoria
Girone C