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L'Oristanese di Floris continua a stupire: «Le motivazioni fanno la differenza»
«Possiamo toglierci altre soddisfazioni»

L'Oristanese di Floris continua a stupire: «Le motivazioni fanno la differenza»

Sino a questo momento, il campionato in corso ha regalato all'Oristanese numerose soddisfazioni, come ad esempio quella di riuscire a strappare ai cugini della Tharros ben quattro dei sei punti in palio nei derby, l'ultimo dei quali si è disputato domenica scorsa.
La compagine guidata da mister Mattia Floris, che attualmente occupa il quarto posto in classifica, a nove punti dalla zona ply-off, non si pone limiti: in palio ci sono ancora 18 punti, tutto può ancora succedere, a patto che la squadra continui ad esprimersi con la grande determinazione che l'ha contraddistinta in queste 24 giornate.

 Mattia Floris, tecnico dell'Oristanese

Mister Floris, siete reduci dalla bellissima vittoria nel derby contro la Tharros; immagino che il morale della squadra sia al massimo.
«La partita è stata entusiasmante, più il secondo tempo, a dire il vero, che il primo, considerato che il campo su cui giochiamo spesso e volentieri è molto pesante e si tarda un po' ad ambientarsi.
E' stata una vittoria molto importante per noi, a prescindere dal fatto che si trattasse di un derby sentitissimo a Oristano; ci ha permesso di superare in classifica proprio la Tharros e non possiamo che essere estremamente felici.
I ragazzi sono scesi in campo con la giusta determinazione, è stata l'ulteriore conferma di un campionato più che positivo da parte nostra, anche considerando la giovane età di moltissimi elementi.
Sono soddisfatto, anche se dispiace per qualche punto lasciato per strada: considerando la posizione che occupiamo al momento c'è un po' di rammarico, forse potevamo mirare a qualcosa di più importante, anche se mancano sei giornate alla fine e possiamo toglierci qualche soddisfazione, visto che dobbiamo giocarci ancora alcuni scontri diretti».

 

All'andata il derby si concluse con il punteggio di 2 a 2, avete strappato quindi 4 punti ad una compagine di assoluto livello come la Tharros: quanto sono importanti le motivazioni quando si affrontano squadre che, in teoria, sono nettamente superiori?
«Le grandi motivazioni arrivano principalmente dal fatto che noi, sulla carta, partiamo svantaggiati: loro non hanno mai nascosto di puntare al salto di categoria, attrezzando la squadra con elementi di assoluto valore e di esperienza; l'Oristanese invece ha fatto un discorso opposto, affidandosi ai giovani locali e cercando di farli crescere al meglio in un ambiente familiare; non ci possiamo permettere, a causa soprattutto della grave crisi che un po' tutti siamo costretti ad affrontare, di fare grossi investimenti per assicurarci le prestazioni di calciatori che arrivano da fuori; penso che sia il momento ideale, anzi, per valorizzare i talenti della nostra città.
Le motivazioni sono importanti per sopperire alle eventuali carenze, loro forse sono un po' più professionisti, tra virgolette, di noi, ma i miei ragazzi non si sentono inferiori, e l'hanno dimostrato sul campo sia all'andata che al ritorno.
Per vincere non basta spendere tanti soldi, anche perchè comunque sia ci sono enormi risorse da sfruttare in loco, è un po' il caposaldo della nostra politica».

 

Avete nove punti di ritardo nel confronto del secondo posto: credete ancora di poter dire la vostra per la lotta play-off?
«La nostra posizione attuale ci permette di giocare senza assilli, noi puntiamo a finire al meglio il nostro campionato, sono convinto che abbiamo le potenzialità per fare bene, visto che anche nelle gare con le prime della classe non abbiamo mai sfigurato, anzi.
Vogliamo toglierci ancora qualche soddisfazione: ci aspettano i derby contro Folgore e Atletico, le sfide contro il Palmas; non vogliamo metterci limiti, tutto quanto di buono riusciremo a raccogliere sarà ben accetto.
Puntiamo a fare il massimo: se ne avremo l'opportunità, ci giocheremo le nostre carte nello sprint finale per i play-off, anche se al momento il distacco è importante.
Non dobbiamo dimenticare però che soltanto un mese e mezzo fa avevamo nove punti di ritardo dalla Tharros, ora invece li abbiamo scavalcati; riusciamo spesso a offrire prestazioni importanti sul piano del gioco, dobbiamo continuare così perchè con i tre punti tutto è possibile; avere un obbiettivo è importantissimo, i conti si faranno alla fine».

 

Avete racimolato sino a questo momento otto pareggi, un po' troppi se si vuole puntare a disputare un campionato di vertice.
«La squadra, come ti dicevo prima, è molto giovane: molti pareggi sono arrivati in partite che pensavamo di aver già vinto, dove avevamo anche due, tre reti di vantaggio; pagare sul piano dell'esperienza è normale, qualche calo di concentrazione ci può stare e purtroppo è risultato fatale, soprattutto con squadre che occupano le parti basse della classifica.
Probabilmente questi episodi ci hanno però permesso di maturare e hanno contribuito a farci crescere e a farci arrivare dove siamo ora; un pizzico di rammarico, è ovvio, rimane, però non dobbiamo guardare indietro: dobbiamo concentrarci sul futuro e tentare di fare meglio, imparando dai nostri errori».

 

Si aspetta dei margini di miglioramento nell'immediato futuro?
Dove può ancora crescere l'Oristanese?
«Io penso che si può fare meglio, non siamo ancora al top, soprattutto perchè il gruppo è giovane e ha ancora molti limiti che si possono superare soltanto con il tempo; ogni partita è un tassello in più che ci arricchisce sul piano dell'esperienza e della personalità.
Veniamo da un campionato molto duro come quello dell'anno scorso, in cui siamo riusciti a riprenderci dopo un periodo decisamente difficile; quest'anno il nostro obbiettivo era quello di migliorare la posizione in classifica, stiamo continuando a lavorare parallelamente con il nostro settore giovanile e tutto sommato le cose ci stanno andando abbastanza bene; mi auguro di regalare qualche altra soddisfazione ai nostri tifosi in queste ultime giornate».

 

Avete al momento il miglior attacco del girone; curate in maniera particolare questo aspetto?
«Ho a disposizione una discreta rosa: inizialmente siamo partiti con 25 elementi, ultimamente, tra infortuni vari, il gruppo è composto da una ventina di ragazzi, tutti molto validi.
In allenamento curiamo molto la fase offensiva e cerchiamo di favorire le caratteristiche dei nostri attaccanti anche a livello tattico, con il grandissimo lavoro degli esterni, ad esempio.
Ci capita allo stesso tempo di subire qualche gol di troppo, anche se l'attacco è indubbiamente la nostra arma migliore, con un mix di giovani e calciatori d'esperienza che stanno facendo davvero molto bene».

 

Nel prossimo turno siete attesi dalla difficilissima trasferta a Ruinas: che partita si aspetta?
«La vittoria con la Tharros ci ha dato molto entusiasmo e tantissima euforia; dobbiamo cercare di mantenere i piedi per terra e continuare a lavorare così come abbiamo fatto sino ad ora.
Quello di Ruinas non è sicuramente un campo facile, cercheremo di fare la nostra partita, consapevoli che affronteremo una squadra molto ostica.
Probabilmente i nostri avversari daranno il massimo per strappare qualche punto, dovremo farci trovare pronti; le motivazioni sono importanti in queste occasioni, per noi è fondamentale riuscire a dare continuità ai nostri ultimi, buoni risultati».

In questo articolo
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2012/2013
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Girone D