Al Li Punti lo scontro gol Guspini, l'Idolo spera ancora
L'Ossese rimanda la festa dell'Ilva, la Ferrini scavalca il Taloro, la Nuorese resta nei playoff
Niente festa per la serie D e tutto rimandato agli ultimi 90' di gioco. L'Ilva fa il suo vincendo a Castiadas ma risponde l'Ossese da Gavoi con un successo che mantiene il distacco di tre punti tra capolista e vice. Ai maddalenini basterà un punto per il salto di categoria e lo può ottenere nel match con la Ferrini che, superando il Bosa e approfittando del ko del Taloro, si avvantaggia su quest'ultimo di tre punti. I gavoesi vengono raggiunti al quarto posto dalla Nuorese ma mantengono il vantaggio dei gol fatti nella classifica generale vista la parità negli scontri diretti e nella differenza reti.
In coda festeggia la salvezza l'Arbus e lo fa nonostante il ko interno con la Nuorese perché il Li Punti vince il duro scontro diretto col Guspini e i granata diventano irraggiungiblii dai cugini mediocampidanesi. Che mantenono il punto di vantaggio sui sassaresi, a loro volta avanti di un punto sull'Idolo, vincente contro il Monastir. Da queste tre squadre verra fuori la composizione del playout e la terza retrocessa con Castiadas e Asseminese. Nelle tre sfide rimanenti, inutili ai fini della classifica, ci sono le cinquine di Villacidrese e Porto Rotondo ad Asseminese e Budoni nonché il successo esterno del Ghilarza sul Sant'Elena che porta i guilcerini al settimo posto. Mercoledì torneranno in campo Budoni e Villacidrese per il recupero della 32ª giornata.
Con la testa al campo e l'orecchio a Gavoi. L'Ilva conferma il pronostico col Castiadas vincendo il testa-coda con un gol per tempo ma dal Maristiai non esce l'1X che avrebbe fatto partire la festa promozione. Per la squadra di Acciaro il traguardo serie D da tagliare è solo rimandato di un'altra settimana. All'Annunziata la capolista scende in campo col lutto al braccio per ricordare la scomparsa di Gavino Conti, storico difensore biancoceleste degli anni Sessanta-Settanta e subito va con decisione alla ricerca del gol che arriva dopo 8' grazie al sinistro incrociato di Tapparello ben imbeccato da Chiappetta. Sembra essere l'avvio di una goleada ma Zarzo dice no più volte ad Aiana e Cacheiro, la difesa sarrabese comunque regge bene e con Retibi mette i brividi a Manis con un sinistro a fil di palo. Nella ripresa non cambia lo spartito, la composizione della capolista è ordinata, compassata e accoompagnata da una leggera pioggia, Manis fa lo spettatore e Aiana ci mette il sigillo: prima chiama Zarzo alla parata su punizione e poi la trafigge sempre su calcio piazzato. L'ex di turno segna il gol numero 13 di una stagione straordinaria e lascia il campo a Messina. Dentro anche Molina che manca il tocco sottoporta per il 3-0. Al triplice fischio la decina di tifosi biancocelesti accendono i fumogeni e i giocatori maddalenini accendono i telefoni ma il risultato di Gavoi conferma la vittoria dell'Ossese. Non è ancora ora per festeggiare, tutto rimandato alla sfida con la Ferrini.
Tutto ruotava attorno al big-match del Maristiai, sold out per la sfida tra seconda e terza in classifica che si decide a cavallo dell'intervallo. Il Taloro cercava il colpo per agguantare la seconda piazza, l'Ossese quello per cullare un'ultima speranza di spareggio primo posto dopo aver superato i problemi legati al Covid. Nel primo tempo i gavoesi si rendono pericolosi con Fois su punizione e Littarru in diagonale mentre Chelo spedice alto sulla traversa una respinta corta di Forzati. Prima del riposo c'è il vantaggio bianconero, inaspettato perché arriva direttamente dalla bandierina con Madeddu che ha l'ardire di calciare direttamente sul primo palo sorprendendo Forzati che interviene ma respinge la palla in rete. Ad inizio ripresa, i rossoblù pareggiano: cross da sinistra di Pusceddu, sull'altro lato Littarru al volo rimette palla al centro e Secchi la insacca alle spalle di Cherchi. All'8' tiro di capitan Sechi e palla sul braccio di Castro, rigore per l'arbitro Senes che Madeddu non fallisce. La squadra di Fadda non ci sta, reagisce con veemenza ma trova un Cherchi insuperabile come nel finale quando dice no al tiro ravvicinato di Falchi. L'Ossese blinda il secondo posto, il Taloro scivola al quarto posto superato dalla Ferrini e affiancato dalla Nuorese.
La Ferrini approfitta del ko dei gavoesi per soffiar loro la terza piazza. Metabolizzato il ko nel recupero col Sant'Elena, che ha tolto ai cagliaritani ogni possibilità di agguantare l'Ilva nell'ultimo turno, la squadra di casa fa valere le maggiori motivazioni nei confronti del Bosa. Apre Camba, col bomber che trova soddisfazione nella marcatura oltre al solito generoso lavoro di pressione sulla difesa avversaria, per l'ex San Marco la doppietta arriva nonostante il tentativo di anticipo sottoporta di Pischedda, la palla finisce in rete con il tiro della punta prima dell'intervento del difensore. Mattiello dimezza lo svantaggio ma il giovane difensore Ruggeri sigilla il punteggio trovando il suo primo gol in Eccellenza. Alla squadra di Pinna basta pareggiare con l'Ilva per avere la certezza di mantenere la terza posizione e conquistare la semifinale playoff in casa, col paradosso che battere la capolista porterebbe invece ad annullare le gare della post season se si rendesse necessario uno spareggio per il primo posto. Il club cagliaritano è vicinissimo ad un traguardo storico dopo aver sognato il gran colpo per un grandissimo girone d'andata chiuso in testa ma che non può togliere l'entusiasmo nel tuffarsi e vivere da protagonisti gli spareggi regionali.
La Nuorese piega la resistenza dell'Arbus solo nella ripresa e resta in gioco per i playoff. Con una vittoria col Sant'Elena sarà semifinale sicura con l'incognita se disputarla in casa della Ferrini o dell'Ossese per effeto del testa a testa con il Taloro che si giocherà sul filo dei gol segnati. La squadra mediocampidanese voleva quel punto che mancava per la salvezza e ci mette tanto vigore nella prima frazione non facendo sviluppare il solito gioco alla squadra di Cantara. Poche occasioni, un tiro di Casu murato da un difensore e una conclusione di Tuccio a fil di palo. Nella ripresa crescono i verdazzurri e la gara viene sbloccata da Ragatzu che sfrutta al meglio il cross di Peana per il gol numero 18. Poi l'ex Scioni fallisce il raddoppio di fronte a Manfredi così come lo stesso Ragatzu non trova la doppietta su colpo di testa. I granata inseguono il pari che non arriva mentre le buone notizie giungono dagli altri campi con la vittoria del Li Punti sul Guspini: i ragazzi di Falco fanno così festa per la meritata salvezza essendo al riparo da ogni aggancio all'ultimo turno anche considerando un eventuale giudizio sfavorevole da parte del Collegio di Garanzia del Coni.
L'altro scontro diretto di giornata si giocava nei bassifondi con il Li Punti all'ultima chiamata per non soccombere e il Guspini con la possibilità di evitare gli stessi playout. E la squadra di Marco Piras un pensierino al colpaccio l'ha fatto nel primo tempo quando ha chiuso in vantaggio grazie al gol di Malandra ma, nella ripresa, è arrivata la più che energica reazione dei ragazzi di Salis che, lasciato negli spogliatoi il fioretto, hanno attinto dalla forza della disperazione per ingaggiare duelli senza esclusione di colpi pareggiando con l'eterno Borrotzu ed effettuando il sorpasso con Lorenzoni per poi salvarsi nel finale sul colpo di testa di Uliana. Il distacco tra le due squadre si riduce ad una lunghezza e la sfida potrebbe replicarsi anche nei playout le due squadre batteranno all'ultimo turno Villacidrese e Monastir. Chi spera di sovvertire l'attuale classifica è l'Idolo, terzultimo e staccato di un punto dalla zona playout, che ritrova il successo allo Sturrusè dopo oltre quattro mesi grazie alla rete di Bonicelli. Gli ogliastrini sono stati sul punto di cadere diverse volte sotto i colpi di Fangwa, Sylla e Riep prima di trovare il gol-speranza da tre punti a 9' dal termine. A Budoni servirà una vittoria sperando di scalare una importantissima posizione mentre in caso di aggancio al terzultimo posto del Guspini a quota 32 o del Li Punti a quota 30 ci sarà bisogno di uno spareggio per decretare la terza retrocessa e chi (la vincente) accederà al playout.
Erano tre le gare di giornata prive di implicazioni dirette sulle sentenze ancora da pronunciare. La Villacidrese ci impiega 30' prima di sbloccare il match col fanalino di coda Asseminese, ci pensa Angheleddu a battere Medda, il raddoppio prima del riposo è di Lilliu. Nella ripresa entra Muscas e fa subito centro, il rigore di Caddeo diventa il classico gol della bandiera con la manita servita dai canarini grazie a Muscas e Cordeddu. Cinquina anche per il Porto Rotondo che, alla lunga, si impone su un Budoni sceso in campo fortemente rimaneggiato per l'assenza di dieci elementi fermati dal Covid (La Gorga, Rodrigues, Zuchi, Festa, Maione, Steri, Sorrentino, Monteiro, Marin e Murgia) ma capace di chiudere il primo tempo in vantaggio grazie alle reti di Usai e Villa inframmezzate dal momentaneo pari di Bruno. Nella ripresa prevale alla lunga la squadra di Marini che pareggia con Murgia pronto a raccogliere ed insaccare la palla respinta dal palo sul tiro dal limite di Mulas. Il sorpasso lo firma Ruzzittu su assist di Bruno, l'allungo finale è griffato ancora da Murgia e da Mulas che rimane a due gol di distanza dal capocannoniere Villa (21 contro 23). Gli olbiesi completano il percorso netto in casa con nove vittorie su nove incontri. Il Ghilarza, invece, conquista il settimo posto battendo e superando il Sant'Elena con le reti di Atzei (doppietta) e Caddeo su rigore, con quest'ultimo che si fa perdonare l'errore dal dischetto quando il punteggio era sull'1-0. Il momentaneo vantaggio dei quartesi è di Cogotti e, prima dell'1-2 dei guilcerini c'è l'errore di Caboni dagli undici metri.