«Giochiamoci le nostre carte sino alla fine»
Missione compiuta per il Cuglieri, mister Fenu: «Risultati al di la delle aspettative»
Missione compiuta per il Cuglieri: la salvezza, obbiettivo principale della stagione, è stato ormai raggiunto con largo anticipo; i ragazzi allenati da mister Giorgio Fenu sono riusciti infatti a costruire un piccolo, grande capolavoro, spingendo il cuore, come si dice in questi casi, oltre l'ostacolo, rendendosi protagonisti di un campionato di tutto rispetto.
Nonostante le enormi difficoltà, principalmente legate all'essere stati inseriti nel girone F, con trasferte conseguentemente lunghe e impegnative, il gruppo si è compattato attorno alla figura del tecnico e del suo validissimo collaboratore, Dettori, riuscendo ad ottenere la bellezza di 39 punti in classifica; i prossimi tre impegni, contro Bultei, Silanus e Bono, rappresentano un validissimo e attendibile banco di prova che potrà fornire alla squadra indicazioni più precise sul reale valore dell'organico e del lavoro svolto sino ad ora, in vista soprattutto del futuro prossimo, che si annuncia roseo e ricco di soddisfazioni.
Mister Fenu, venite da due settimane di stop forzato: come sta la squadra in vista dei prossimi, delicatissimi tre incontri che disputerete in una settimana, a partire da quello odierno contro il Bultei?
«La squadra gode di ottima salute, le due settimane di pausa sono state importantissime per recuperare alcuni elementi della rosa che non erano al meglio; l'obbiettivo che ci eravamo prefissati assieme alla società lo abbiamo raggiunto con largo anticipo: puntavamo alla salvezza, non lo dico per falsa modestia, e siamo felicissimi di quanto fatto sino ad ora.
Ad inizio stagione avevamo allestito una squadra decisamente competitiva, puntando su tantissimi ragazzi validi del posto: pensavamo di venire inseriti nel girone dell'oristanese, invece abbiamo subito la batosta di disputare il campionato nel girone F, con la conseguente difficoltà legata all'affrontare trasferte così lunghe e impegnative; molti giocatori che ci avevano dato in un primo tempo la loro disponibilità hanno immediatamente abbandonato il progetto e siamo dovuti correre al riparo in poco tempo; fortunatamente la rosa si è rivelata all'altezza, siamo riusciti a fare molto bene nonostante tutto, andando oltre le nostre aspettative, visto che al momento ci troviamo a ridosso di quelle squadre che son partite con ambizioni diverse dalle nostre e hanno costruito la squadra di conseguenza.
Stiamo giocando alla pari con tutti, è un motivo di orgoglio per noi: il Buddusò, ad esempio, è riuscito a pareggiare soltanto al 93'; abbiamo vinto con il Burgos per 2 a 0 in casa, con il Bono abbiamo pareggiato una partita entusiasmante, aperta a tutti e tre i risultati.
Abbiamo iniziato questo campionato pensando che il livello della nostra rosa non ci permettesse, in sostanza, di toglierci grossissime soddisfazioni; con il passare del tempo i risultati ci hanno fatto cambiare idea, ormai siamo in ballo e ci giochiamo le nostre carte sino alla fine, sempre con la consapevolezza però che le squadre che ci precedono, a partire dal Bono e dal Silanus, hanno risorse maggiori, a livello di organico, rispetto alle nostre».
Cosa vi ha permesso secondo Lei di fare così bene?
«Il grande gruppo che si è venuto a creare: le difficoltà che abbiamo incontrato hanno cementato il gruppo, che è riuscito a ripartire più compatto di prima.
Grande merito va dato al factotum della società, una grandissima persona, che riveste il ruolo, tra gli altri, di Direttore Sportivo, e che è riuscito nell'impresa di allestire una squadra assolutamente competitiva, soddisfacendo perfettamente le mie indicazioni: Angelo Sias quest'anno ha svolto un lavoro fondamentale per questa società.
Ci tengo a ringraziare anche Giovanni Andrea Dettori, che assieme a me allena questo gruppo e ha contribuito in maniera decisiva al raggiungimento dei nostri grandi risultati».
Quale è lo spirito con cui affronterete le prossime 8 gare?
«Ci sono ancora 24 punti in palio, che sommati ai 39 che abbiamo racimolato sino ad ora ci permetterebbero di tagliare grandissimi traguardi; non bisogna mai abbassare la guardia e tenere la concentrazione sempre alta, a prescindere dall'avversario che di volta in volta ci troviamo davanti.
Non ci precludiamo niente, scendiamo in campo ogni giornata per dare il massimo, se l'avversario sarà più bravo di noi gli stringeremo la mano e ci complimenteremo con lui».
Avete ottenuto sei pareggi sino a questo momento: c'è qualche rammarico particolare, magari, per delle vittorie che non siete riusciti a portare a casa?
«Si, probabilmente ci è capitato di pareggiare qualche gara con qualche squadra che apparentemente poteva sembrare inferiore.
Bisogna però considerare, almeno per quanto riguarda il girone di ritorno, i grandissimi stimoli con cui le altre squadre affrontano gli impegni, soprattutto di quelle che lottano per la salvezza: gli scenari cambiano radicalmente, perchè ogni punto che si guadagna diventa oro colato.
Bisogna dare merito ai nostri avversari: sinceramente, a volte, ci è capitato di pareggiare qualche partita che probabilmente avremmo meritato di perdere.
Non dobbiamo fare drammi, perchè il nostro obbiettivo, come ti dicevo prima, l'abbiamo centrato con 8 giornate d'anticipo e tutto quello che riusciremo a fare in più sarà ben accetto, ma non abbiamo particolari assilli».
Vi aspetta un finale di campionato decisamente tranquillo: pensa che nelle prossime gare si potrà incominciare a studiare qualche soluzione in vista del prossimo anno?
«Premettendo che non so, ovviamente, se sarò ancora io l'allenatore del Cuglieri nella prossima stagione, penso che l'intelaiatura di questo gruppo e la compattezza che i ragazzi hanno trovato strada facendo permettono di gettare delle ottime basi in vista del futuro prossimo; si può continuare a lavorare e a migliorare tantissimo, facendo tesoro del bagaglio di esperienze maturate quest'anno; credo che con qualche piccolissimo aggiustamento il Cuglieri potrà puntare a traguardi più ambiziosi».
Avete subito sino a questo momento 31 reti, tra le prime squadre in classifica siete la squadra più battuta: bisognerà risolvere in primis quest'aspetto per cercare di essere più competitivi?
«Il nostro organico presenta indubbiamente delle carenze, dei piccoli nei soprattutto in mezzo al campo; è normale per una squadra che puntava alla salvezza.
Non riusciamo a fare il filtro sufficiente, con i mediani, che permetta alla difesa di essere un po' più protetta e subire meno; le altre squadre probabilmente hanno dei valori diversi dai nostri, anche se i miei giocatori non li cambierei con nessun altro, è chiaro; per quanto riguarda l'organizzazione di gioco non abbiamo niente da rimproverarci, non siamo mai stati surclassati da nessuno.
Allo stesso tempo possiamo contare su un bell'attacco e su un attaccante di tutto rispetto come Mauro Bua, secondo soltanto a Marcello Pintore del Buddusò che ha disputato diversi campionati in Promozione e in Eccellenza».
Che risposte si aspetta nelle prossime tre partite?
«Mi aspetto ovviamente, da buon allenatore, di riuscire a ottenere nove punti, anche se sarà difficilissimo; l'ultimo verdetto spetta al campo, alla fine dei giochi faremo i conti: se saremo bravi a mantenere un ritmo alto e strappare il bottino pieno dai prossimi impegni potremo dire la nostra nello sprint finale, o quanto meno dar fastidio ancora alle squadre di vertice».