«Siamo la squadra più forte, paghiamo le assenze»
Mister Spano: «Il Lotzorai deve vivere alla giornata, poi faremo i conti»
La sconfitta incassata domenica, la terza nelle ultime cinque partite disputate, ha un po' tagliato le gambe al Lotzorai: la squadra guidata da mister Spano ha dato spesso l'idea di avere tutte le carte in regola per acciuffare la vetta della classifica ma sino a questo momento è venuta a mancare soprattutto la continuità di risultati necessaria per mantenere il passo con il treno di testa.
Tra le cause principali ci sono sicuramente le troppe assenze che puntualmente mettono in difficoltà il tecnico, costringendolo ad adottare soluzioni forzatamente alternative che non permettono comunque ai suoi ragazzi di esprimere al meglio tutto il loro enorme potenziale.
Il campionato del Lotzorai si deciderà sostanzialmente nelle prossime gare, a partire dalla sfida contro l'Ollolai: sarà importante tornare immediatamente alla vittoria per continuare a mantenere accesa la speranza nella rincorsa al secondo posto, valido per i play-off, distante al momento 8 lunghezze, e contemporaneamente per allontanarsi sufficientemente dalle zone calde della classifica.
Mister Spano, la sconfitta per 5 a 1 rimediata contro l'Oniferese è l'ennesima conferma del fatto che state attraversando un periodo non proprio brillantissimo: avete raccolto un punto nelle ultime tre partite.
«La partita di Baunei ci ha in un certo senso tagliato le gambe: siamo arrivati a quell'impegno abbastanza carichi però poi abbiamo dovuto incassare una sconfitta che ci ha un po' demoralizzato; tra infortuni e squalifiche non abbiamo la possibilità di esprimerci come vorremmo, le assenze si fanno sentire, sono pesanti.
Contro il Supramonte in casa abbiamo fatto una buona partita, colpendo tre pali; domenica non siamo riusciti ad ottenere la vittoria, la squadra non era al completo, le condizioni climatiche erano molto dure.
Dobbiamo ricaricare rapidamente le batterie e riprendere a fare punti, per non rischiare di sprofondare nella lotta per i play-out».
Quali sono i vostri obbiettivi in questo momento?
Avete al momento 8 punti di distacco dalla zona ply-off: ci credete ancora?
«Noi dobbiamo vivere alla giornata, concentrandoci su una partita alla volta; molto dipende anche dalla fortuna, visto che in questo campionato siamo un po' in debito.
Possiamo rientrare in gioco, ma dobbiamo crederci, è fondamentale; i nostri obbiettivi principali, almeno da quando sono subentrato io, consistono nel raggiungimento di una salvezza tranquilla e, possibilmente, nel toglierci qualche soddisfazione; di pari accordo con la società c'è la volontà di far crescere qualche giovane calciatore locale per cercare di diminuire, in futuro, le spese nell'allestimento dell'organico.
In un campionato come quello di Seconda non si può pretendere di spendere più di tanto; forse con due o tre innesti avremmo fatto meno fatica e a quest'ora forse avremmo qualche punto in più in classifica, la società non può impegnarsi più di quanto ha fatto sino ad ora e in un certo senso ci dobbiamo accontentare, va bene così.
Magari l'anno prossimo, con la squadra giusta, si potrà puntare a qualcosa di più ambizioso, anche se non è assolutamente semplice: per vincere un campionato tutte le variabili devono andare nel verso giusto».
Avete chiuso il 2012 a quota 28 punti: in quel momento avevate soltanto tre punti di ritardo nei confronti della Baunese seconda in classifica.
Pensa che i distacchi attuali esprimano i reali valori in campo oppure c'è stato semplicemente un calo da parte vostra?
«Secondo me, è ovviamente un mio parere personale, il Lotzorai è la squadra più forte: il nostro problema è che abbiamo un gruppo troppo ridotto, ci bastano due squalifiche e un infortunio per entrare in piena emergenza; sono stato costretto a scendere in campo io, per farti un esempio, che ho quasi 50 anni.
Il nostro problema principale è questo, quando siamo al completo siamo la squadra più forte; siamo però anche la più inesperta fra tutte quelle che lottano per le prime posizioni.
La Baunese, ad esempio, ha un passato importante: sanno come si vincono i campionati, come si gestiscono certe pressioni, l'esperienza gioca dalla loro parte, anche se tutto sommato sono un gruppo relativamente giovane.
Anche la dirigenza sa come lavorare ad alti livelli, è un gruppo forte e ben organizzato in tutti gli aspetti: stanno facendo un ottimo campionato, è giusto sottolinearlo.
Nel periodo natalizio forse abbiamo abbassato un po' la concentrazione, anche perchè non credevamo sino in fondo di poter davvero essere in grado di raggiungere questi risultati.
Nelle prossime due partite ci giocheremo tutte le nostre carte, dopodiché avremo un'idea più chiara di quali possono essere i nostri obbiettivi per quest'anno».
Nel prossimo turno, appunto, ospitate l'Ollolai, che all'andata strappò un pareggio.
Che risposta si aspetta da parte della sua squadra?
«Domenica recuperiamo il nostro attaccante, Lobina, reduce da una broncopolmonite che l'ha tenuto lontano dal campo per alcune settimane, speriamo solo sia in condizione per giocare; probabilmente ci sarà il rientro di qualche altro ragazzo alle prese con qualche acciacco; se siamo al completo sono sicuro che faremo una grande partita, a prescindere dal risultato.
E' un periodo in cui non possiamo prevedere quale formazione scenderà in campo; la domenica faremo il conto dei presenti e decideremo.
Penso che ci siano molte squadre nella nostra stessa situazione; probabilmente la Baunese, ad esempio, riesce a sopperire a questi problemi con il proprio settore giovanile, cosa che noi non possiamo purtroppo fare; si tratta di un aspetto determinante per una squadra che vuole fare bene».
Avete il vantaggio di affrontare Ichnos e Meana Sardo, due vostre concorrenti dirette, in casa: quanto potrà essere importante il fattore campo?
«Noi dobbiamo navigare a vista; recuperando tutti gli effettivi potremmo dire la nostra sino alla fine.
Molto dipenderà dalla condizioni in cui arriveremo a questi scontri, che sono importantissimi; allo stesso tempo, come ti ho già detto, dobbiamo guardarci le spalle per evitare brutte complicazioni.
Al momento siamo la mina vagante del girone, la nostra pericolosità dipenderà da quante energie avremo a disposizione per lo sprint finale, ma il Lotzorai non ha paura di nessuno.
Per vincere deve andare tutto per il verso giusto, fortuna e arbitraggi compresi».
E' soddisfatto dell'operato degli arbitri sino a questo momento?
«Non commento mai gli arbitraggi, a volte ti penalizzano, altre volte ti avvantaggiano.
Siamo in Seconda Categoria, non possiamo pretendere più di tanto, a volte bisogna accontentasi, anzi, bisognerebbe ringraziarli per il loro impegno.
Io ho amici che allenano squadre in Promozione e si lamentano dei direttori di gara, è normale che in Seconda ci sia qualche problema, anche se il livello generale è comunque buono; non può essere una scusante, perchè gli arbitri son quelli e si alternano domenica dopo domenica».
Probabilmente state subendo troppo in difesa, soprattutto nell'ultimo periodo, a differenza di un attacco che sta rendendo benissimo
«L'ultima sconfitta con l'Oniferese ha sfasato un po' le classifiche; abbiamo tenuto il campo sino al 3 a 1, poi abbiamo un po' mollato e abbiamo incassato altri due gol nel finale.
Contro la Baunese ad esempio abbiamo giocato in 8 per tutto il secondo tempo, reggendo bene l'urto degli avversari; subendo il gol del definitivo 2 a 1 soltanto nel 93'; la difesa probabilmente è il reparto su cui possiamo fare più affidamento».