«Con la Baunese lottiamo per il vertice ma non è facile»
Nieddu, bomber infinito, sfondata quota 400: «Il primo gol a 16 anni, mi diverto ancora e voglio continuare a giocare»
Nella carriera di un giocatore ci sono momenti speciali, che si imprimono nella memoria per sempre. Per Marco Nieddu, quella andata in scena domenica scorsa è stata una partita particolare: al 20' minuto della prima frazione, il bomber di Villagrande trasforma il calcio di rigore che vale per il raddoppio nella sfida casalinga contro il Quartu 2000, ma, soprattutto, vale il gol numero 400. Un traguardo prestigiosissimo che l'attaccante ha festeggiato a dovere, di fronte ai suoi nuovi tifosi, con tanto di maglia celebrativa. È lo stesso Nieddu che, in un post apparso sul suo profilo social, riassume, con l'aiuto dei numeri, un percorso a dir poco strepitoso: 36 reti con la casacca del Villagrande, 24 con quella del Barisardo, ben 273, una cifra mostruosa, con i colori del Tortolì, 45 con il Muravera, 3 con il Castiadas, 16 con l'Idolo e i 4, per ora, realizzati nei primi 270' della sua avventura con la Baunese di mister Tore Mereu. Nonostante le quarantuno candeline spente lo scorso 21 aprile, Nieddu continua ad essere decisivo in campo, dimostrando di avere ancora tanta fame e tantissima determinazione: il probabile futuro da allenatore, dunque, può aspettare. Prima, infatti, ci sarà da vivere, sino all'ultimo secondo, l'entusiasmante stagione con i nerazzurri, che puntano forte sull'attaccante per centrare il primo posto.
«Domenica siamo riusciti a partire subito fortissimo, considerando che dovevamo riscattarci e riprenderci dalla sconfitta rimediata nel turno precedente — dichiara Marco Nieddu a proposito della sfida al Quartu 2000 — Per fortuna siamo riusciti a sbloccare il punteggio già nei primi minuti di gioco, loro sono rimasti in 10 uomini e dopo il rigore che ho trasformato e che ci ha permesso di andare sul 2 a 0 le cose si sono definitivamente messe nel binario giusto. La prima frazione infatti si è chiusa con un parziale di 5 a 0; nella ripresa non ci è rimasto altro da fare che gestire il punteggio al meglio».
Per Nieddu si è trattata di una domenica indimenticabile, dove ha festeggiato, oltre alla vittoria dei suoi, la rete numero 400 della sua incredibile carriera.
«Per un attaccante è sempre bello, e importante, riuscire a fare gol — ammette — Arrivare a questa cifra, ovviamente, non è stato facile; proprio per questo sono contento del traguardo che ho raggiunto».
Ad inizio carriera ti aspettavi di farne così tanti?
«Assolutamente no (ride); quando ho segnato il primo gol, a 16 anni, non stavo di certo pensando ad un traguardo del genere, ma mi è andata piuttosto bene, a conti fatti».
L'attaccante ha ancora la fame e la determinazione dei giorni migliori.
«Sino a quando mi diverto e il fisico me lo permette voglio continuare a giocare. Al momento riesco a dare ancora il mio contributo e dal punto di vista atletico sto benino, facendo tutti gli scongiuri del caso (ride)».
Mister Mereu potrà puntare forte su di lui per raggiungere gli obbiettivi fissati dal club.
«Il nostro intento, chiaramente, è quello di disputare un campionato al vertice; non sarà facile, perché la concorrenza non manca, ma ci proveremo sino alla fine».
Il Pirri di Busanca, in questo senso, è una delle candidate principali al salto; i nerazzurri, tra le altre cose, hanno perso lo scontro diretto con un pesantissimo 6 a 0. Nieddu va dritto al punto della questione, senza mezzi termini.
«Posso tranquillamente dire che quel giorno non ha funzionato assolutamente nulla; una partita storta sin dal primo minuto. Non siamo scesi in campo con l'atteggiamento migliore, questo è poco ma sicuro; abbiamo commesso tantissimi errori dal punto di vista individuale, contro una squadra fortissima. In questi casi, se non approcci la sfida con la giusta concentrazione le buschi. Si tratta di una sconfitta strameritata, ma ci servirà da lezione, ne sono sicuro. Prendere questi schiaffi, sin da subito, ci aiuterà a darci una bella svegliata».
Mister Carlo Nativi, nelle scorse settimane, ha dichiarato che, secondo lui, il calcio sardo soffre di una crisi per quanto riguarda il ricambio generazionale. I giovani faticano ad emergere e molto spesso a tirare la carretta sono i giocatori più anziani. Basti pensare che nell'ultimo turno, oltre a Nieddu, sono andati a segno, in maniera decisiva, anche Christian Cacciuto, 39 anni, con la maglia del Città di Selargius, e Gianluca Siazzu, 47 anni, con quella del Posada.
«Sono d'accordissimo con Nativi: probabilmente i ragazzi di oggi non hanno la stessa passione che abbiamo invece noi vecchietti; magari loro si ritrovano con mille altre cose per la testa e lo sport passa un po' in secondo piano. Noi siamo cresciuti in un mondo diverso: il nostro primo pensiero era il pallone, sin da giovanissimi; non avevamo molte altre alternative, a pensarci bene. È vero, in tante squadre ci sono giocatori di grandissima esperienza, diciamo così, che fanno ancora la differenza, soprattutto in certe categorie; evidentemente qualche problema c'è, ed i giovani dovrebbero farsi un paio di domande».
Tra i talenti emergenti nel panorama sardo, l'attaccante della Baunese ne cita uno in particolare.
«Secondo me Nicola Mereu ha potenzialità clamorose: è ancora molto giovane, considerando che si tratta di un classe 2001, ma è già fortissimo; lo conosco bene perchè è di Villagrande, proprio come me, in più ci ho giocato assieme al Muravera. Ora milita nel Cos Sarrabus-Ogliastra ma purtroppo si è rotto il crociato proprio il mese scorso. Spero che possa fare anche meglio di quanto sono riuscito a fare io, ha tutte le carte in regola, in questo senso».
Nieddu, dal canto suo, non smette mai di imparare e di migliorarsi.
«Credo di avere questo di buono: cerco sempre di seguire in tutto e per tutto i tecnici con cui lavoro, dunque cerco sempre di rubare qualcosa di nuovo; non si smette mai di crescere, non è mai troppo tardi, insomma. In futuro, oltretutto, mi piacerebbe intraprendere la carriera da allenatore, che è un aspetto che mi spinge a mantenere la concentrazione al massimo».
Tornando al presente, la Baunese ora è attesa dalla delicatissima trasferta in casa della Ferrini di Quartu.
«Sarà una gara particolare per noi, perché ci troveremo a giocare su un campo in terra battuta, e non sarà semplice. In più loro si trovano all'ultimo posto della classifica, con 0 punti in tasca: sicuramente lotteranno sino all'ultimo secondo nel tentativo di sbloccarsi. Noi invece ora vogliamo proseguire con i risultati positivi; stiamo ingranando sul piano del gioco e dunque non ci resta che tentare di mettere in fila un paio di vittorie consecutive, una cosa che ci serve come il pane».
Nieddu chiude con una piccola dedica.
«Ci tengo a ringraziare in maniera particolare la mia famiglia, che è sempre al mio fianco. Domenica scorsa, per l'appunto, mia moglie mi ha preparato la maglia per festeggiare i 400 gol, a mia insaputa. Ha fatto tutto lei, come sempre (ride). La dedica va a loro».