Olbia, Fuke: «Progetto triennale sostenibile, la prima emergenza è rinforzare la squadra»

Romi Fuke si è presentato («faccio l'imprenditore dall'età di 23 anni, ho vissuto alti e bassi Ho creato in-Lire e il suo gruppo, con 1300 imprese e all’interno dei suoi servizi ci sono tante realtà sportive»), ha spiegato perché crede nel rilancio del progetto Olbia («è un posto che attrae investimenti, il brand Olbia può emergere ed è sicuramente capace di fare come e meglio di Como»), ha indicato la via a medio-lungo termine («il progetto non è di breve respiro ma sarà un processo di tre anni, con il primo il più complicato») ma anche le priorità a stretto giro di posta («i pagamenti per i giocatori sono stati fatti al buio, volevo mandare un messaggio alla società e quello dei rinforzi è la prima emergenza della squadra») dando anche una data certa per il suo ingresso («nel giro di 7-10 giorni conto di firmare il contratto definitivo»).

Una settimana dopo la diffusione della nota della Sport & Tourism Investments Società Benefit srl (S&TI) in cui spiegava che il primo passo verso l'acquisizione dell'Olbia era un "intervento contingente e non gestionale, finalizzato esclusivamente alla tutela dei tesserati e della continuità aziendale del Club", l'imprenditore Fuke, Presidente & CEO in-Lire SpA Società Benefit, creatore di un modello di credito compensativo a base fiduciaria che, con lo scambio di beni e servizi, crea una vera economia circolare, si è presentato alla stampa e alla città al Felix Hotel di Olbia

Romi Fuke ha parlato del suo amore per la città, che conosce da molti anni e frequenta non solo d’estate, diventata negli anni molto bella, accogliente, con il suo porto che è il più importante d’Italia e il suo aeroporto che diventerà internazionale a maggio 2026 con il collegamento diretto per New York operato dalla compagnia Delta Airlines. Tutto un insieme che fa di Olbia un brand e un polo attrattivo per investimenti con sponsorizzazioni non solo legate al territorio - tenendo validi i progetti di crowdfunding (finanziamento collettivo) per dare una parte della società agli olbiesi - ma anche con partner di livello nazionale e internazionale.

Il ruolo centrale resta e sarà sempre la squadra di calcio che ha urgente bisogni di rinforzi, intervenendo specialmente in difesa e attacco ma riconoscendo all'attuale esigua rosa e al tecnico Favarin - presenti alla conferenza insieme con il club manager Riccardo Pecchi, il segretario Federico Russu e coloro che hanno creato il Comitato di supporto all’Olbia come   Giovanni Degortes, Checco Milia e Emiliano Giagnoni - il merito per i risultati che stanno ottenendo nonostante le difficoltà attraversate dall'inizio della stagione. Nel contempo va potenziata la struttura societaria con la nomina di un direttore generale e un direttore sportivo scegliendo le persone giuste, quelle che fanno funzionare le cose quando mancano i capitali e che verranno chiamate a gestire un modello sportivo sostenibile.

Una volta conclusa l'operazione di acquisizione, la nuova proprietà prenderà subito i contatti con l’amministrazione comunale che, nel contempo, ha già fatto sapere di voler parlare con chi rappresenta la società.