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Alessandro Marino, presidente, Olbia
Il tecnico: «Importante uscire subito da questa situazione»

Olbia, Marino al fianco di Canzi: «L'allenatore non è mai stato in discussione, il progetto ha solidi presupposti»

L'Olbia torna in campo per il recupero della 9ª giornata e domani pomeriggio (ore 15) sarà di scena al Sinigaglia contro Como in quella che diventa la quinta partita negli ultimi 14 giorni e arriva tre giorni dopo il 3-0 subito sul campo della Carrarese. Dopo quasi due settimane viene rotto il silenzio stampa e parla ancora il presidente Alessandro Marino che fu l'unico a commentare la sconfitta interna contro la Pergolettese dell'11 novembre scorso.

«L'allenatore non è e non è mai stato in discussione - chiarisce il numero del club gallurese sul sito ufficiale - a maggior ragione dal momento in cui prima della sconfitta di Carrara venivamo da 4 punti in 2 partite. Il progetto ha solidi presupposti e non c'è ragione di metterlo in discussione per motivi che sono contingenti. Contro la Carrarese sapevamo che avremmo dovuto soffrire i loro esterni offensivi: dopo aver subito un gol in modo casuale, il raddoppio è arrivato su posizione nettamente irregolare, ma questo rimane un limite oggi difficilmente superabile con la tecnologia per una Serie C afflitta dai noti problemi economici. Nella ripresa, quando la squadra ha dimostrato di voler reagire alle difficoltà, il fallo del portiere su Udoh sarebbe dovuto essere sanzionato con il cartellino rosso e la doppia traversa sulla stessa azione, così come successo anche e Pistoia, indica che, là davanti, non sta girando per il verso giusto. È necessario recuperare al più presto i giocatori infortunati, restare sereni e concentrati, consapevoli che i valori della squadra verranno fuori».

 

Il tecnico Max Canzi sente la fiducia della società: «È una fortuna avere un direttore e un presidente con i quali potersi confrontare anche quotidianamente. È chiaro, però, che chi fa il mestiere dell'allenatore ha nei risultati la migliore moneta per ripagare la fiducia e visto che adesso non stanno arrivando, io sono il primo responsabile. Vedere i ragazzi concentrati e sul pezzo è importante per poter uscire quanto prima da questa situazione».

A Como potrà contare sui recuperati Biancu e Ragatzu mentre restano ancora ai box Pisano, Doratiotto, Pitzalis, Belloni ai quali si aggiunge anche Gagliano per una lombalgia acuta: «Andremo a far visita a una squadra di ottimo livello che in tempi recenti ha trovato la continuità di risultati mancata in avvio di stagione. Una squadra esperta, di qualità e forte fisicamente: per questo servirà un'Olbia di personalità, che non abbia paura di giocare a viso aperto. Sappiamo che non sarà semplice ma è solo cercando la prestazione che si possono ottenere i risultati. Non è mia abitudine cercare alibi, anche perché questa rosa numericamente e qualitativamente può sopperire alle assenze. È chiaro che il desiderio è quello di poter recuperare comunque tutti al più presto: in questa situazione di tante gare ravvicinate poter ampliare il turn over ci consentirebbe di gestire meglio le energie».

Sulla sconfitta di Carrara: «Non abbiamo fatto una buona partita a livello difensivo per due motivi, il primo è che quando si sa di avere qualche problema davanti, anche dietro può salire la tensione e quindi la paura di sbagliare; il secondo è che avevamo di fronte una Carrarese che, nei suoi uomini offensivi, ha una qualità eccelsa, probabilmente la più alta del girone. Sapevamo che sarebbe stato complicato affrontarli».

Brucia la mancata vittoria con la Lucchese mercoledì scorso: «Indubbiamente, questo è il vero rammarico. La partita era alla nostra portata e avremmo dovuto dare continuità alla vittoria di Pistoia. I campionati si costruiscono non con le scosse, ma con continuità di prestazioni e di risultati. Queste sono le componenti che stanno mancando».

Tra infortuni e i nuovi inserimenti si cerca l'amalgama: «La squadra è cambiata tanto rispetto all'anno scorso e quindi, anche se non ci aspettavamo questo rendimento, era da mettere in conto che potesse servire del tempo prima di trovare la quadra. Credo nel lavoro e nelle idee che trasmetto alla squadra, non farei questo mestiere altrimenti. Sono convinto che stiamo andando nella direzione giusta, apportando quegli accorgimenti e quelle correzioni di svolta che sono moralmente doverose quando le cose non vanno per il verso giusto». 

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2020/2021