Sulla prossima sfida: «Battere l'Oschirese darebbe una svolta alla nostra stagione»
Ollolai con il mal di trasferta, Pira cerca la cura: «La squadra viaggia a due velocità, con più attenzione in difesa possiamo fare molto meglio»
Prosegue il trend negativo in trasferta per l'Ollolai, che nell'ultima uscita in casa della Fanum ha rimediato la terza sconfitta su cinque gare sinora disputate, confermando la difficoltà cronica ad esprimersi con la stessa brillantezza mostrata invece di fronte al proprio pubblico. Il comunale Mario Cottu è una fortezza praticamente inespugnabile, gli unici a strappare un pareggio sono stati i granata della Bittese, in cui i ragazzi allenati da Luca Pira hanno racimolato la gran parte dei quindici punti che per ora valgono per il quinto posto in classifica, a otto lunghezze di distanza dalla vetta. La prossima sfida contro l'Oschirese mette in palio un bottino importante: in caso di risultato positivo, i bianco-celesti potrebbero definitivamente proiettarsi nei quartieri alti, ma superare Canu e soci non sarà impresa da poco.
«Il fatto di aver giocato due partite nell'arco di quattro giorni, a causa del recupero infrasettimanale contro il Santu Predu, ci ha levato qualcosa sul piano della lucidità, ma effettivamente la squadra al momento viaggia con due velocità diverse.
Un aspetto strano, che faccio ancora fatica a spiegarmi, considerando soprattutto che, in base alle caratteristiche dei nostri interpreti principali, dovremmo riuscire, paradossalmente, ad esprimerci meglio in trasferta». In questi casi la ricetta è solo una, e Pira la conosce alla perfezione. «Il problema si risolve soltanto attraverso il lavoro. E' una problematica con cui ci siamo confrontati anche nello scorso anno, non penso sia una questione di paura, evidentemente manca qualcosa a livello di personalità. La squadra cambia faccia troppo spesso, speriamo di invertire presto la rotta».
Per fortuna in casa le cose vanno decisamente molto meglio. «Difficilmente sbagliamo approccio alla gara; riusciamo a scendere in campo con la giusta concentrazione, sfruttando al massimo le caratteristiche del nostro terreno di gioco, in terra battuta. Anche in trasferta abbiamo offerto buone prestazioni, pagando un po' il conto sul piano della fortuna. Con il Buddusò ad esempio è arrivato il pareggio al '94, contro la Fanum siamo riusciti a passare in vantaggio per primi ma non siamo stati in grado di reggere sino alla fine».
Il tecnico per il momento è comunque soddisfatto: «Non dimentichiamo che l'anno scorso ci siamo salvati all'ultimo, nello spareggio salvezza contro il Bardia. Puntiamo ad una stagione più tranquilla, senza grossi patemi d'animo». Rimane comunque un po' di rammarico: «Questo gruppo ha valori importanti, potremmo ambire a qualcosa di più prestigioso di un traguardo minimo come la permanenza in categoria ma dobbiamo confrontarci anche con la nostra realtà: siamo il club di un piccolo paese che non ha tante risorse da investire».
Posada e Oschirese stanno monopolizzando la lotta al vertice. «La classifica parla chiaro, il Posada sembra avere qualcosa in più rispetto alle altre, soprattutto per quanto riguarda l'organico. I secondi saranno i nostri prossimi avversari: tutti ne parlano molto bene, offrono un gioco spumeggiante ed efficace». Il pericolo numero uno è rappresentato da bomber Sebastiano Canu. «Ma in rosa hanno giocatori altrettanto importanti come ad esempio Budroni, Marco Canu e Unali». Pira analizza la sfida: «Faremo la nostra solita partita, senza snaturarci. Ci troveremo di fronte il miglior attacco del torneo, servirà la massima tranquillità». Un risultato positivo contro la seconda forza del girone potrebbe favorire la svolta. «In palio ci sono punti pesantissimi; per una squadra di centro classifica come la nostra valgono il doppio, ma non ci facciamo troppe illusioni. Siamo un gruppo giovane, ci farebbe piacere batterli, un'impresa difficile ma comunque alla nostra portata». L'allenatore deve fare i conti con qualche probabile assenza. «Vediamo come vanno le cose nei prossimi allenamenti, ma chi scenderà in campo darà il massimo».
L'Ollolai ha notevoli margini di miglioramento. «Possiamo sicuramente crescere ancora molto, a partire dalla fase avanzata: giocatori di spessore come Alessandro Bussu e Emanuele Soddu stanno comunque già facendo grandi cose, forse ci manca la classica prima punta anche se io non amo molto il tipico centravanti statico. Considerando i gol che realizziamo, dovremmo stare più attenti dietro, soprattutto fuori casa. Purtroppo non ho ancora potuto schierare la formazione tipo con continuità, alla lunga è un aspetto che si paga, ma il campionato è ancora lungo». L'allenatore non esclude sorprese in questo senso. «Il Telti può togliersi tante soddisfazioni, ma occhio alla Corrasi, che nelle ultime domeniche ha ripreso a marciare a gran ritmo. Dopo il mercato invernale poi inizierà un altro torneo, ormai ci siamo abituati». I bianco-celesti hanno fatto registrare l'innesto del giovane fuori quota Marco Fais, proveniente dal Taloro. «Purtroppo non c'è la possibilità di fare molto di più, sono comunque contento della squadra che abbiamo costruito, non è affatto male. Invece possiamo e dobbiamo incominciare a credere di più nei nostri mezzi, è questo ciò che mi interessa più di ogni altra cosa al momento».