Il portiere non rientra nei piani di Lorenzoni
Pippo Zani, addio amaro dall'Alghero: «Io silurato senza neanche una chiamata»
In vacanza nella sua Sarnico, in provincia di Bergamo, a progettare l'Alghero che doveva venire, quello della ripartenza dopo una salvezza acciuffata per i capelli, con pochi soldi, pochi dirigenti, tanta passione e determinazione nel mantenere il club catalano nel massimo campionato regionale. Pippo Zani pensava, sperava e ci teneva a guidare ancora la squadra giallorossa e, probabilmente, l'avrebbe continuato a fare svolgendo il doppio ruolo di portiere e allenatore. Invece ha scoperto di esser stato silurato da chi salverà l'Alghero dal punto di vista economico, quel Antonello Lorenzoni che ha appena riportato la Torres nei professionisti e ora è pronto a ripartire nel club catalano che gli ha aperto tutte le porte societarie. Ma per l'ex presidente dei sassaresi non c'è evidentemente posto per SuperPippo, giocatore simbolo dei giallorossi da sei anni a questa parte. In porta arriverà Riccardo Giorgi, classe 1991 ex Porto Torres, a guidare i giallorossi ci sarà Massimo Demartis coadiuvato da Sergio Farris, ex vice di Guglielmo Bacci alla Torres. Decisione legittima per chi sta costruendo la squadra ma la gestione dell'avvicendamento doveva e poteva essere diverso. Per due semplici motivi: perché sul Zani-giocatore nessuno in Sardegna ha mai messo dubbi per qualità tecniche e morali, anche l'ultimo campionato di Eccellenza ha detto che il portiere cresciuto nell'Atalanta dietro Ferron e Pinato e con una presenza in serie A nella stagione 1995/96 (Atalanta-Padova 3-0), è stato tra i migliori e perché il Zani-uomo è leale, garbato rispettoso dei ruoli e che avrebbe anche capito la decisione di non essere riconfermato. «Bastava che qualcuno mi avesse chiamato al telefono comunicandomi che non c'era più spazio per il sottoscritto nel nuovo Alghero - dice il 38enne sardo-bergamasco - invece rimango esterrefatto per il modo con cui sono stato trattato. Che l'Alghero mi aveva silurato me lo ha detto mio padre perché lo ha letto sui giornali. Ieri ho ricevuto cento telefonate da tifosi e altre persone, gente di Alghero che mi vuole evidentemente bene e alla quale mi rivolgerò per ringraziarli in una conferenza stampa che terrò non appena torno in Sardegna».
Domani Zani sarà ad Alghero, il rientro era previsto pensando di dover mettere a punto gli ultimi dettagli per la preparazione: «Il gruppo era fatto all'80%, bastavano tre o quattro acquisti mirati per fare un campionato dove poterci togliere delle soddisfazioni». E poi aggiunge: «Ad Alghero ci ho lasciato il cuore. Sono arrivato nell'ottobre del 2007 con la squadra ultima in classifica in serie D e che il mister Mauro Giorico ha poi portato in C2». Un anno da titolare nei professionisti e l'anno dopo a far maturare un portiere di talento come Simone Aresti. Poi il fallimento dell'Alghero e la ripartenza in Promozione col titolo del La Palma. Pippo Zani dice ancora di sì e dà l'avvio alla scalata: campionato vinto battendo la rivale Latte Dolce nel giorno delle 100 presenze in giallorosso, poi il quarto posto in Eccellenza e, l'ultima stagione, una salvezza arrivata col Triangolare playoff quando a metà febbraio prese la squadra in mano e strinse un patto d'acciaio col resto del gruppo. Quel patto che portò capitan Serra e compagni a battere il Valledoria e pareggiare in casa di un altro La Palma, quello di Cagliari, e festeggiare la permanenza in Eccellenza con Zani che, nel frattempo, è arrivato a 201 presenze con l'Alghero. «La vita è come un libro - dice SuperPippo - ed è formata da tanti capitoli, quello ad Alghero per me rimarrà per sempre un capitolo importantissimo. L'avrei potuto chiudere io a fine stagione ed essere sul mercato già da tre mesi ma penso ad alcuni miei ragazzi che non saranno confermati e dovranno cercarsi squadra». Dirà questo e tanto altro nella conferenza. E anche che «senza Zani l'Alghero farà bene». Infine una chiusura da gran signore qual è: «Sono contento dei ripescaggi del La Palma Cagliari e Valledoria, due avversari negli spareggi di grande valore, due belle società ed entrambe guidate da ottimi allenatori».