Salta al contenuto principale
Porto Corallo, Atzori e l'ostacolo San Teodoro: «Sarà dura ma vogliamo i tre punti»
Il fantasista: «Vinciamo soffrendo? Ora è normale»

Porto Corallo, Atzori e l'ostacolo San Teodoro: «Sarà dura ma vogliamo i tre punti»

Assente in Coppa Italia nel derby col Castiadas e poi in campionato contro il Sanluri, ora Giuseppe Atzori è pronto a riprendere la chiavi della trequarti del Porto Corallo nella difficile trasferta in casa del San Teodoro. «Ho riposato abbastanza - dice con ironia l'ex capitano del Progetto Sant'Elia - ora sono pronto a tornare in campo e dare il mio contributo. A San Teodoro sarà una bella gara contro una squadra che ha giocatori importanti e che nelle ultime giornate sta mostrando il suo reale valore. Se non fossero partiti male sarebbero stati lì nelle prime posizioni». Il 31enne di Isili è contento dell'ambiente che ha trovato a Villaputzu: «Siamo una squadra nuova e costruita con giocatori che hanno giocato nei professionisti, stiamo bene e c'è entusiasmo. La società non ci fa mancare niente e lotteremo per vincere il campionato».

Sei gare vinte, un pareggio e una sconfitta, si poteva fare di più?

«Si può sempre fare di più ma il pareggio è stato fatto a Gavoi e alla prima giornata mentre il ko è arrivato in casa contro il Samassi. Una gara sfortunata perché dopo aver dominato nel primo tempo e una espulsione per parte, abbiamo fatto gol ad inizio ripresa ma non abbiamo raddoppiato subendo invece due gol nl finale grazie a due grandi giocate di Samuele Curreli, un bell'attaccante che non avevo mai incontrato»

A Calangianus poi una vittoria rocambolesca dopo essere stati sotto di tre gol

«Subire tre gol in 8' forse capita una volta sola in carriera ma siamo stati bravi a rimediare segnandone 4 e poi a fare il gol-vittoria subito dopo aver subito il 4-4 pari»

Domenica scorsa l'1-0 col Sanluri, le vittorie arrivano ma con sofferenza

«Hanno giocato come tutte le squadre che arrivano a Villaputzu, si sono chiusi e hanno cercato le ripartenze con un attaccante pericoloso come Sarritzu. Una squadra tignosa con tanti giovani che corrono e si sacrificano e un portiere come Maurizio Floris che è il 50% della squadra, dopo il gol nostro hanno avuto una buona reazione mentre noi abbiamo probabilmente sentito gli effetti di una gara di Coppa Italia dispendiosa chiusa in 10 uomini»

Queste vittorie tirate nel punteggio preoccupano visto il vistro enorme potenziale?

«Le trovo assolutamente positive. Vincere anche di misura adesso va benissimo perché poi quando saremo al massimo non potremo che avere un percorso più facilitato. Non è una scusante ma un dato di fatto che noi in ogni gara troviamo squadre che si difendono spesso con dieci uomini dietro la linea della palla e quasi tutte hanno una buona organizzazione difensiva, perciò diventa difficile se non sblocchiamo subito la gara. Ma è tutto nella norma perché la squadra è stata costruita in corsa, abbiamo fatto la preparazione con il mister Marco Cossu e prima dell'esordio in campionato è arrivato Virgilio Perra, diversi compagni sono arrivati a torneo iniziato e altri sono andati via. Ma stiamo migliorando come intesa»

Arcamone ora sta facendo vedere le sue qualità di bomber

«I gol li ha sempre fatti e li farà anche nel Porto Corallo come testimoniano le tre reti nelle ultime due gare. Anche Taraschi ci sta dando una grande mano sottoporta, due gol a Calangianus e uno bellissimo e importantissimo in Coppa Italia»

Nell'ultimo turno avete recuperato una posizione ma la Nuorese non si ferma. Come vorreste arrivarci allo scontro diretto?

«Non lo so, se sarà possibile recuperare qualche punto dei tre che ci separano dalla vetta è meglio ma lo scontro diretto è ancora lontano (ultima giornata d'andata, ndr) e noi dobbiamo pensare prima a vincere tutte le altre gare, a partire da quella di San Teodoro e poi vedremo che classifica avrremo noi e loro il 15 dicembre»

Uno sguardo alle "cugine" del Sarrabus, stupisce la classifica del Muravera

«Il Muravera ha un grande organico, strano vederli così in basso. In attacco ci sono Dessena, Nurchi, Onano e Corona, a centrocampo Ezeadi, Puggioni e Marci, in difesa Chessa e Ciminà, devono per forza risalire in questo finale di girone d'andata. Il Castiadas sta facendo bene dopo una brutta partenza, ha un bravo allenatore e giocatori che fanno l'Eccellenza da anni. Con Manunza, Lantieri e Fabio Boi abbiamo vinto un campionato col Sant'Elia, poi ci sono Cinus, Porcu, Congiu e in attacco Floris e Cacciuto. Lotteranno per un posto nei playoff»

In questo articolo
Giocatori:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Sardegna
8 Andata
Intervista