«Sennori merita altri palcoscenici calcistici»
Robur Sennori, Cossu: «Contro lo Sprint è arrivata la reazione che volevo»
La Robur Sennori rialza la testa, e lo fa nel migliore dei modi, dopo la sconfitta di misura rimediata ad opera del Golfo Aranci nel primo turno del triangolare play-off, superando con un netto e rotondo 3 a 1 lo Sprint Ittiri guidato da Adriani; i ragazzi guidati da mister Pino Cossu mantengono così vive le speranze di promozione, che ora dipendono dall'ultima partita in programma domenica.
Il mister non nasconde la sua soddisfazione per la buona prestazione offerta dai suoi nell'ultimo impegno.
«La squadra mi è piaciuta totalmente, soprattutto per quanto riguarda l'approccio mentale alla gara: i ragazzi hanno reagito bene dopo la sconfitta, secondo me immeritata, subita contro il Golfo Aranci, dove abbiamo costruito tre palle gol abbastanza nitide ma non siamo stati bravi a concretizzarle; probabilmente il pareggio, per quello che si è visto in campo, sarebbe stato il risultato più giusto.
Ci siamo riscattati contro un avversario temibile, di categoria superiore, grazie all'entusiasmo e alla determinazione; siamo riusciti ad offrire una buona prestazione, segnando peraltro tre reti che sono importantissime per la classifica, peccato solo per quel gol subito nel finale.
Ora non ci resta che aspettare l'ultima partita in programma domenica.
Fare un pronostico – continua il tecnico - è difficile, ma per quanto ho visto penso che il Golfo Aranci abbia al momento qualcosa in più rispetto allo Sprint: sono una squadra esperta, composta da giocatori importanti, che sin dall'inizio hanno lavorato per centrare il salto di categoria.
Per quanto riguarda gli ittiresi, li ho visti un po' giù a livello psicofisico, già a partire dalla gara con il Tergu, anche se poi quello che fa la differenza, soprattutto in partite secche come queste, sono gli episodi».
La Robur Sennori ha concluso il campionato al secondo posto, alle spalle dell'Uri: si è trattato di un cammino di tutto rispetto, ma per Cossu le cose sarebbero potute andare anche meglio, soprattutto in alcuni episodi particolari.
«Se fosse possibile, mi piacerebbe rigiocare la partita contro l'Ossese: non siamo arrivati sicuramente a quell'impegno nelle condizioni migliori, considerando che ci mancavano sei titolari e che sono scesi in campo diversi ragazzi giovanissimi; in un campionato equilibrato come il nostro squalifiche e infortuni ricoprono un ruolo decisivo.
Noi in questo senso siamo stati penalizzati notevolmente in attacco; ho provato ad escogitare qualche soluzione alternativa, ma in più di un'occasione ci è mancato il classico finalizzatore d'aria di rigore, il D'Orsi della situazione, per intenderci, con il quale avremmo potuto fare molto meglio, visto che siamo la miglior difesa del torneo».
Le ultime sette vittorie consecutive non sono bastate per rimediare a quegli sporadici, ma in definitiva decisivi, passi falsi che la Robur ha collezionato nel corso dell'anno.
«Purtroppo non siamo riusciti a trovare una soluzione alla nostra discontinuità di risultati, il vero grande problema cronico per la Robur quest'anno: nel match contro il Florinas ad esempio, potevamo ottenere la quarta vittoria consecutiva e invece siamo tornati a casa soltanto con un punto; ci sono stati dei brutti stop anche contro Ottava e Maristella.
Nell'ultima parte della stagione in questo senso le cose sono andate leggermente meglio, visto che abbiamo ottenuto ben sette successi e abbiamo capito quali potevano essere le reali potenzialità di questa squadra, ma purtroppo l'Uri è risultata imprendibile».
Per il tecnico comunque, la squadra allenata da Satta e Dettori non era la formazione più forte del girone.
«Era una squadra sicuramente dotata di buone individualità, ma non mi sento di dire che fosse la migliore.
C'erano diverse squadre che potenzialmente avrebbero potuto fare meglio, come ad esempio la Frassati, il Caniga, che ha avuto un crollo nel finale ma che poteva puntare a qualcosa di importante, e soprattutto la Pietraia, squadra determinata e ben messa in campo.
Bisogna fare i complimenti all'Uri, perchè alla fine chi fa più punti merita sempre di vincere, ma si è trattato di un campionato equilibrato, a differenza di quello scorso monopolizzato dalla Gymnasium».
La vittoria di domenica mantiene ancora vive le speranze di inseguire la promozione, passando magari dallo spareggio tra le migliori seconde: in vista di questa eventualità, il Sennori sta attraversando comunque un buon momento di forma.
«I ragazzi stanno abbastanza bene, sia di gambe che di testa, e domenica penso che questo si sia visto abbastanza chiaramente.
Sono molto entusiasti e carichi, sono pronti a lottare sino alla fine per tagliare il traguardo che ci siamo prefissati: Sennori secondo me merita di calcare palcoscenici migliori, magari ci sarà una fusione tra le due squadre del paese per diventare ancora più competitivi, ma il desiderio di tutti è quello di tornare nel mondo del calcio che conta».