«Prima la Virtus, poi sotto con scontri diretti»
Santa Giusta, le ambizioni di mister Guai: «Vogliamo giocarci sino alla fine il secondo posto, ma Arborea e Samassi sono una spanna sopra le altre»
Alle spalle del Samassi, capolista indiscussa del torneo, che naviga tranquilla verso la Promozione, entra nel vivo la lotta per il secondo posto, occupato attualmente dall'Arborea, che dall'alto dei suoi 51 punti può gestire con relativa tranquillità gli assalti del Santa Giusta, staccato di sei lunghezze, e dell'Andromeda, a sette. La compagine allenata da mister Enrico Guai, arrivato in panchina a metà gennaio al posto di Farina, continua nel suo processo di crescita e non si pone limiti, anche se il pareggio ottenuto nel derby con il Cabras nell'ultima uscita ne ha un po' rallentato la rincorsa. Contro il Villamar, per una trasferta delicatissima, in programma nel prossimo turno, sarà fondamentale ritornare a vincere per alimentare il sogno d'alta quota di una società giovane ma già altamente competitiva.
«Quella di domenica era una partita che ovviamente presentava tante difficoltà; da parte nostra c'era grande voglia di riscatto dopo la sconfitta subita all'andata. L'abbiamo preparata bene in settimana, proprio per cercare di interpretare la sfida al meglio: loro sono una squadra di tutto rispetto, con giocatori di spessore e grande esperienza». Il confronto si è infiammato sin dalle prime battute: «Meglio i nostri avversari nella parte iniziale poi, dopo una mezz'ora complicata, siamo riusciti a prendere le misure dal punto di vista tattico e nel secondo tempo abbiamo legittimato, per così dire, quella che a mio avviso è stata una vittoria mancata. Il pareggio in fin dei conti è il risultato più giusto, dopo un match piuttosto equilibrato; sul piano delle occasioni forse abbiamo fatto meglio noi, ma entrambi i portieri sono stati protagonisti con interventi determinanti».
Nelle ultime quattro gare il Santa Giusta ha strappato due vittorie e altrettanti pareggi: Guai traccia un piccolo bilancio a sette giornate dal termine. «Forse ci manca qualcosa, il rammarico è tanto in particolare per la sfida contro il Mogoro, considerato che soprattutto nel secondo tempo si è giocato ad una porta sola. In alcune sfide interne potevamo sicuramente fare meglio, anche se ci tengo a sottolineare che per quanto riguarda la qualità del gioco stiamo evidenziando grossi passi in avanti. Possiamo crescere ancora molto, sarebbe importante riuscire ad essere più incisivi in avanti, magari, così da allungare la striscia di risultati utili».
Perchè Samassi ed Arborea non accennano a rallentare: «Mantengono un ritmo indiavolato, come organico hanno una spanna in più rispetto a tutte le altre, i dati parlano chiaro, difficile stare dietro a due corazzate del genere. Per questo non ci possiamo permettere altre frenate, considerando che l'Andromeda, la squadra più in forma del girone, che è riuscita a battere la capolista a domicilio, ci insegue staccata di appena un punto. E' un girone livellato verso l'alto, si può vincere e perdere con chiunque; vietato rilassarsi e fare calcoli, almeno in questo momento».
Il Santa Giusta è comunque tra le più belle sorprese del campionato: «Siamo li in alto e vogliamo giocarcela sino all'ultimo, mancano ancora 7 partite, con 21 punti a disposizione può succedere di tutto. La società è giovane ed ambiziosa, ha operato bene durante l'estate, facendo un grosso sforzo dal punto di vista economico. Possiamo contare, inoltre, su un ottimo impianto, di prim'ordine; la rosa è di indubbio valore, con 22 giocatori che garantiscono il giusto mix di esperienza, parlo dei veterani, e di freschezza atletica, considerando i diversi giovani, tutti decisamente validi. Per un allenatore è una situazione ideale: mi ritengo fortunato ad avere l'imbarazzo della scelta».
Una cosa che farà sicuramente comodo alla luce dell'infortunio capitato a Massimiliano Meli: «Approfitto per fargli gli auguri di pronta guarigione da parte mia, della società e del resto del gruppo: gli siamo vicini, non vediamo l'ora di riaverlo con noi, anche se per quest'anno ormai il discorso è chiuso»
Il tecnico ha preso la squadra in corsa, da metà gennaio, ottenendo subito risultati ottimi. «Ho accettato questa sfida con grande entusiasmo, l'elemento fondamentale per calarsi in una nuova dimensione nel più breve tempo possibile. Non è mai facile continuare con il lavoro iniziato da qualcun altro, ma il fatto che la squadra lottasse per le prime posizioni è stato un motivo fondamentale. I ragazzi si son messi subito a disposizione, mostrando una grande cultura del lavoro: con queste premesse, i risultati arrivano, anche se i conti si fanno a fine stagione».
Al momento, c'è un terzo posto da difendere: sarà importante arrivare agli scontri diretti contro Samassi e Arborea con i tre punti in tasca in palio nel confronto con il Villamar. «Concentriamoci su una sfida alla volta, l'obbiettivo per domenica è senza dubbio la vittoria, anche se la gara, come tutte le altre del resto, sarà impegnativa. Incontreremo una squadra importante e pericolosa, soprattutto tra le mura amiche: non facciamoci ingannare dal 6 a 3 rimediato contro l'Allai, sarà necessario arrivarci con gli stimoli giusti, dopo aver analizzato nel dettaglio gli errori commessi nell'ultima uscita. Per il resto, la nostra filosofia dovrebbe essere quella di guardare in alto, e non indietro, anche se l'Andromeda ci fa sentire il fiato sul collo, non possiamo non tenerne conto».