«Giocheremo alla pari con l'Oristanese»
Sanverese, il sogno continua; Meloni: «Campionato strepitoso, oltre le aspettative»
La Sanverese continua a vivere il suo sogno ad occhi aperti: il pareggio strappato domenica in casa della Folgore Oristano ha interrotto una striscia di quattro vittorie utili ma allo stesso tempo rappresenta, dato che assume un significato ancora più importante se si considera il valore degli avversari, il nono risultato positivo ottenuto consecutivamente.
La squadra allenata da mister Meloni si sta scucendo di dosso i panni di rivelazione per vestire quelli decisamente più adatti di solida realtà: i ventisei punti ottenuti sino a questo momento non possono che confermare tutto il valore di una compagine che rispetto all'anno scorso ha completamente cambiato marcia.
L'appetito, si sa, vien mangiando: in questo senso la sfida all'Oristanese, seconda forza del campionato, arriva nel momento migliore, e sarà utile per capire quali sono le ambizioni di una squadra giovane che ha tutta l'intenzione di continuare a stupire.
Il tecnico analizza la sfida di domenica scorsa:
«Sotto il profilo del gioco non è stata una grande partita, discorso che vale sia per la mia squadra che, penso, anche per gli avversari.
Noi abbiamo avuto molte più occasioni, dopo il vantaggio potevamo tranquillamente chiudere la gara, ma non ci siamo riusciti.
Il secondo tempo invece è stato un pochino più tirato, ci sono stati numerosi capovolgimenti di fronte, la gara era più accesa e noi nel tentativo di raddoppiare ci siamo sbilanciati troppo e abbiamo subito il gol del pareggio, ma tutto sommato, considerando la caratura della squadra che affrontavamo, il risultato è più che giusto; nessuna delle due contendenti a mio avviso avrebbe meritato la vittoria».
A quota 26 punti l'entusiasmo è sicuramente tantissimo: rischia magari di darvi alla testa?
«Si cerca di volare bassi, noi siamo partiti tra mille incertezze, c'è stato qualche ragazzo che non ha dato la riconferma perché non credeva nel progetto ma sono arrivate altre persone che si sono dimostrate veramente all'altezza.
C'è stata la volontà, anche e soprattutto da parte della società, di volere valorizzare qualche elemento locale proveniente dal nostro settore giovanile.
Provvisoriamente siamo li in cima, però noi dobbiamo pensare in primis a raggiungere la quota salvezza.
Siamo una società a costo zero – continua Meloni -, non abbiamo fatto nessuna spesa per costruire questa squadra, è un club dove tutti si impegnano in prima persona: il nostro vero obbiettivo è quello di garantire al paese e ai nostri tesserati un campionato di seconda categoria anche il prossimo anno».
E' difficile comunque non pensare in grande, visti i risultati ottenuti in questa prima parte di stagione.
«Se poi ci troveremo, nel momento decisivo della stagione, nella parte nobile della classifica, proveremo a giocarcela, ma squadre come la Folgore, l'Oristanese, il Cuglieri e la Tharros erano e sono tutt'ora candidate ad un ruolo da protagoniste, forse più di noi».
La Sanverese vista quest'anno è una lontana parente della squadra che ha disputato lo scorso campionato; una metamorfosi sorprendente che non può essere dettata dal caso.
«La differenza, almeno sino a questo momento, la sta facendo il gruppo.
Ci sono giocatori d'esperienza che hanno dato sicurezza ai tanti giovani che abbiamo in organico; probabilmente siamo la squadra che ha l'età media più bassa.
Riusciamo a lottare sino alla fine grazie anche a quelle due o tre persone di categoria superiore che abbiamo in campo: oltre a essersi integrate in modo ottimale nel gruppo, fanno la differenza a livello caratteriale».
Il segreto è il clima che si respira nell'ambiente.
«Siamo semplicemente un gruppo di amici, a partire dal presidente: molti di quei ragazzini ventenni che oggi si stanno togliendo tante soddisfazioni sono cresciuti con me nelle giovanili, qui a Sanvero e nelle squadre di Oristano, ci conosciamo non solo a livello calcistico ma anche a livello personale, credo sia un fattore che sta risultando determinante».
Il mercato è l'occasione giusta per rafforzare la rosa, soprattutto per una squadra lanciatissima per la corsa al vertice.
«Abbiamo ceduto qualche giocatore che trovava poco spazio, in alcuni casi sono state decisioni prese a malincuore, perché secondo me potevano stare tranquillamente nel gruppo.
Onestamente, mi sento di ringraziare le persone che sono state con me, anche se per un breve periodo, perché tutti mi hanno dato qualcosa di positivo.
È arrivato Andrea Floris, un portiere; è tornato dopo un anno di pausa il capitano storico della Sanverese, Giovanni Spanu, qualitativamente molto valido: quando sarà in condizione potrà dare sicuramente una mano.
Abbiamo anche provato a sondare il terreno per vedere se c'erano i presupposti per altri innesti, ma i giocatori chiedono congrui rimborsi: noi vogliamo dormire sogni tranquilli, ci interessa maggiormente far crescere un ragazzo giovane in casa, senza fare il passo più lungo della gamba; molte società sono fallite per scelte sbagliate di questo tipo, preferiamo continuare a lavorare così e magari allestire un progetto più importante per la prossima stagione.
Quest'anno la Sanverese ha cercato di ingaggiare diversi giocatori anche di categoria ma purtroppo queste persone non hanno creduto nel progetto: non siamo minimamente rammaricati anzi, siamo orgogliosi di chi ha scelto di rimanere.
Tengo a precisare che noi abbiamo fatto poco mercato, ma i nostri giocatori sono stati contattati da tantissime squadre, anche del nostro girone: ciò significa che stiamo lavorando bene, con i ragazzi, con la società, con lo stesso paese; c'è entusiasmo, la gente partecipa in maniera molto attiva a tutte le iniziative della società».
Cresce l'attesa per il big-match contro l'Oristanese, staccata di appena due lunghezze.
«Non sarà una partita facile: sicuramente sarà fuori per squalifica il mio attaccante migliore, Ciccio Manca, che è uno di quelli che ci ha fatto crescere tanto, è un ragazzo di 33 anni veramente in gamba; di conseguenza i ragazzi se la dovranno cavare da soli, ma io sono tranquillo».
L'avversario è di alto livello, ma Meloni è consapevole che la sua Sanverese ha le carte giuste per disputare un buon incontro.
«Penso che l'Oristanese sia la squadra più attrezzata per vincere il campionato, ha un bel parco giocatori.
Noi ce la giochiamo, spero ci sia una partecipazione di pubblico massiccia come sta accadendo ogni domenica, perché per noi sono importanti.
In casa ci teniamo particolarmente a fare sempre bene e non molliamo sicuramente ora; sappiamo che sarà dura ma abbiamo affrontato già tante belle squadre, portando a casa punti preziosi; di conseguenza penso proprio che anche i nostri avversari avranno il giusto rispetto per noi».