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Vittorio Corsini, allenatore, Siliqua
«L'anno scorso bellissima esperienza, in salvo grazie a giocatori ai più sconosciuti»

Siliqua, la delusione di Corsini: «Sollevato dall'incarico senza motivo, dispiace perché avrei voluto far raggiungere al club traguardi importanti per i 90 anni»

Il Bologna con Guidolin (2003-04) e Colomba (2010-11), il Torino con De Biasi (2006-07) e il Cagliari con Donadoni (2011-12). Sono diversi i casi di allenatori di serie A sollevati dall'incarico prima dell'inizio del campionato, i casi poi si restringono per i campionati dilettantistici benché ci sia il recente precedente del Latte Dolce che ha cambiato Massimiliano Paba con Marco Sanna dopo la prima gara di Coppa Italia. È del tutto anomalo, invece, il caso del Siliqua che, dopo 4 turni di allenamento, divorzia da Vittorio Corsini, il tecnico iglesiente che lo scorso anno fece una grande impresa arrivando alla quarta giornata, con la squadra ultima in classifica a quota zero, e con la stessa rosa di poco aggiustata a dicembre (Sartorio e Amorati) ha conquistato 43 punti nelle restanti 26 giornate per chiudere al settimo posto perché all'ultima giornata ha perso con la corazzata Samassi mentre vincevano Sant'Elena (46), Seulo (45) e Carloforte (44).

 

Una decisione della società del presidente Valentino Mulas che ha colto ovviamente di sorpresa mister Corsini (che è anche direttore sportivo professionista) quasi disarmato nello spiegare l'improvvisa interruzione dei rapporti: «Onestamente mi vien difficile giustificare un qualcosa sulla quale non ho responsabilità. Non ho argomenti per poter motivare una decisione non mia ma che, per non offendere l'intelligente altrui, è più un qualcosa che ricade sulla sfera del personale che non nel merito tecnico-tattico. Diventa imbarazzante spiegare cosa possa essere successo in tre sedute di allenamento, sono un allenatore non contrattualizzato ma autorizzato a svolgere la preparazione che però oggi è fuori dal Siliqua. C'è molta ipocrisia in tutto questo e un certo sottobosco che accompagna alcune realtà calcistiche. Qualcosa si è inceppato cammin facendo, molte parole sono state fraintese e certe persone hanno utilizzato il mio frasario per cavalcare un qualcosa che non si sposa con il mio pensiero».

 

L'ex allenatore di Monteponi Iglesias (riportata in Promozione quattro anni fa), San Vito e Portoscuso (salvezza miracolosa in Prima), è deluso: «La società mi conosceva, abbiamo condiviso gioie e dolori, vado avanti a testa alta convinto di aver dato tanto alla squadra e società. È stata una esperienza bellissima, l'anno scorso ho detto sì al Siliqua per fare una cortesia personale ad un amico, ho preso una squadra a zero punti dopo quattro giornate e ci siamo salvati con 43 punti e un settimo posto con dei giocatori sconosciuti nel panorama calcistico, facendo giocare qualche ragazzo del 2000 e inventandoci qualsiasi cosa, se siamo stati bravi a raggiungere la salvezza è grazie ai giocatori. Avrei voluto far raggiungere alla società, che quest'anno compie i 90 anni di vita, un obiettivo importante, d'altronde la squadra è stata costruita per vincere il campionato. Resta questo rammarico ma col Siliqua mi sono lasciato bene e auguro loro ogni miglior fortuna».

In questo articolo
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2017/2018