Il nuovo bomber: «Segno tanto? Merito di tutti»
Taloro guastafeste, Cherchi: «Vogliamo dare fastidio a chi è partito per vincere il campionato»
Tra le due litiganti (Nuorese e Porto Corallo) la terza cerca di godere (Fertilia) mentre la quarta «vuole dare fastidio a chi è partito per vincere il campionato». Così dice Alessandro Cherchi, l'uomo più in forma del Taloro e giustiziere del San Teodoro con una splendida doppietta. La vittoria di domenica ha portato i gavoesi ad agganciare al terzo posto (26 punti) il Porto Corallo, fermato sul pari dal Fertilia ora più avanti solo di 2 punti mentre la Nuorese, che ha battuto il Sant'Elia, prossimo avversario dei rossoblù, resta a + 4. Il Taloro è imbattuto dopo 12 giornate e getta la maschera. «Basta guardarsi dietro - afferma Cherchi - ormai il girone d'andata è quasi finito, non abbiamo ancora perso e abbiamo 10 punti di vantaggio sulla sesta in classifica. Non puntiamo al primo posto ma daremo il massimo per provare a superare chi ci è davanti». E assicura: «Possiamo ancora migliorare»
Da 5 gare avete fatto un grande allungo dopo un inizio di stagione in cui alternavate la vittoria al pareggio
«Esatto e l'unico pareggio è arrivato a Sanluri, buona squadra anche se meritavamo di vincere perché ho sbagliato il rigore e colpito un palo e una traversa. Nelle altre 4 gare le vittorie sono quasi sempre arrivate con punteggi per i quali non c'è tanto spazio affinché gli avversari possano recriminare»
Come contro il San Teodoro, un 2-0 limipido
«Limpido sì ma difficile, perché loro sono un'ottima squadra nonostante avessero in panchina La Rosa e Medda. Abbiamo fatto forse il nostro miglior primo tempo della stagione trovando gol con una mia azione personale, poi bisogna dire bravo a Zani che ha evitato il pareggio parando un tiro di Siazzu a tu per tu. Vero è che abbiamo avuto altre occasioni ma fino al mio 2-0 a 10' dal termine la gara era aperta»
Doppietta per raggiungere quota 8, eguagliando lo score dell'anno scorso
«La scorsa stagione mi sono fermato a 8 perché ho saltato le ultime 5 giornate per infortunio e altre 2 per squalifica. E poi quest'anno ne avrei segnato già 9 e non 8, a Serramanna il mio secondo gol per un giornale è diventato autogol»
Vedendo le immagini di quella gara, però, il tiro deviato in porta sembrava più un cross al tuo compagno a centro area
«La palla era indirizzata sul secondo palo e sarebbe potuta entrare in porta se avesse preso una zolla, gol così ne ho visto assegnati anche in Champions»
Allora avresti gli stessi gol dei capocannonieri Basciu e Mesina
«A me non interessa primeggiare per il titolo di bomber, non sono mai stato uno che ha fatto tanti gol. Gioco esterno, mi piace puntare l'uomo e liberarmi al tiro e se quest'anno segno con più frequenza il merito è dei miei compagni che mi supportano e del mister Cirinà che mi mette in condizione di esprimermi al massimo»
Segnando a raffica sei diventato il beniamino del Mariastiai
«Ma è dall'anno scorso che a Gavoi mi trattano benissimo, diciamo pure che mi coccolano. I tifosi sono eccezionali e spero di ripagarli non solo con i gol ma anche con belle prestazioni perché è anche grazie al loro supporto che noi giochiamo bene. Poi è chiaro che a tutti piace segnare e la cosa più bella è esultare con i propri tifosi e i nostri ci seguono numerosi anche in trasferta»
Un'altra statistica dice: se segna Cherchi il Taloro vince sempre. Così è stato nelle 5 occasioni in cui hai fatto gol
«Davvero? Non lo sapevo. Mi fa piacere, vuol dire che anche domenica prossima dovrò segnare io perché vogliamo battere il Sant'Elia»
In una garà da vero ex, che ricordi ti porti appresso dell'esperienza di tre anni fa?
«Bellissimi, perché vincemmo il campionato. Fui trattato benissimo da società, allenatore, compagni e tifosi, mi farà piacere tornare nel campo di Cagliari e poter salutare il presidente Cardia e altri dirigenti. Dei giocatori è rimasto solo Andrea Loi, all'epoca giocò poco ma era un perno dello spogliatoio»
Dopo Sant'Elia la gara col Castiadas e due scontri diretti in trasferta con Fertilia e Porto Corallo
«Ci stiamo preparando al meglio per queste gare di fine anno, ma poco ci cambia perché noi scendiamo sempre in campo come se ogni partita fosse una finale, proviamo sempre a vincere e se non ci riesce pazienza. Quelle che ci aspettano sono tutte gare belle e difficili ma non dobbiamo preoccuparci solo noi degli avversari, credo che anche gli altri avanno di che preoccuparsi incontrando questo Taloro. Comunque saranno sfide che non decideranno nulla, il campionato è lunghissimo e c'è tutto il girone di ritorno da giocare»
Come ci si prepara al meglio in un posto come Gavoi che in inverno ha temperature bassissime?
«Non è facile ma l'esperienza dello scorso anno è servita al mister Cirinà, al preparatore Mossa e all'allenatore dei portieri Cottu per apportare alcune variazioni negli allenamenti che preservi la muscolatura»
Sbaglio o vi è capitato anche di fare l'allenamento al buio?
«Sì, un giorno ci fu un problema all'impianto di illuminazione del campo e terminammo la parte atletica con la luce dei fari delle macchine. Gavoi è un posto incredibile e noi non molliamo mai, questo spirito che abbiamo in allenamento poi lo trasportiamo sul campo la domenica»
Il Taloro non solo ha il miglior attacco (23 reti) ma anche la miglior difesa con soli 4 gol subiti
«Molto merito ce l'ha Pippo Zani, che sta facendo un campionato straordinario, così come Silvetti, Mattiello e Pinna quando gioca dietro. Senza dimenticare Satta e Frau, due ottimi giovani e anche Massidda, un '96 che domenica è entrato al posto di Satta e ha fatto benissimo»