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Prima Categoria
Il tecnico: «Porto Rotondo ormai imprendibile»

Tavolara, secondo posto nel mirino; Leggieri: «Contro il La Caletta sarà una battaglia, ci arriviamo carichi e motivati»

Grazie al 2 a 0 rifilato in casa al Bardia, in una sfida tutt'altro che facile, risolta soltanto nelle battute finali, il Tavolara aggancia il terzo posto in classifica, a quota 30, a pari punti con la Bittese.
Nella giornata in cui la capolista Porto Rotondo rallenta la sua folle corsa, accontentandosi di un punto al termine dello scontro proprio in casa dei granata, la leadership comunque non è assolutamente in discussione, considerando il cospicuo vantaggio accumulato dagli uomini di Marini nei confronti delle inseguitrici, si infiamma la lotta per il secondo posto, occupato al momento dalla Corrasi, con i ragazzi allenati da mister Giuseppe Leggieri, di nuovo sulla panchina degli olbiesi al posto del dimissionario Antonello Zedda, dopo la bellissima avventura di dieci anni fa culminata con la vittoria del campionato di Eccellenza, che rilanciano la propria candidatura in vista di una seconda parte di stagione entusiasmante. All'orizzonte, la trasferta contro il La Caletta: in palio per i verdi, oltre a tre punti pesantissimi, il sesto risultato utile di fila.

«Arriviamo alla prossima sfida carichi e motivati; abbiamo recuperato le energie dopo il doppio turno di campionato; proprio in quest'ottica, ho concesso un giorno di riposo in più ai ragazzi, anche alla luce del richiamo di preparazione effettuato durante la sosta natalizia. Stiamo bene, ma ci aspettiamo una vera e propria battaglia». Proprio come è accaduto nell'ultima uscita, in casa contro il Bardia. «C'è da soffrire in tutte le gare, non esistono impegni facili o dal risultato scontato. La vittoria in fin dei conti è stata meritata, bravi noi a crederci sino alla fine. Il Bardia si è dimostrata un'ottima squadra, non merita la classifica che occupa in questo momento».

Il Tavolara continua a stupire: domenica è arrivata infatti la quarta vittoria, il quinto risultato utile, ma il discorso per il primo posto sembra una questione privata. «Non penso che il Porto Rotondo avrà problemi ad aggiudicarsi la vittoria del campionato; può permettersi di incappare in qualche giornata storta, il vantaggio che ha accumulato nei confronti delle inseguitrici è un bel margine da gestire; solo un'epidemia di massa – scherza – potrebbe rimettere in discussione l'esito del torneo. Per quanto riguarda il secondo posto invece, ce la giocheremo con altre tre-quattro squadre: Bittese, Corrasi e Luogosanto su tutte». Per spuntarla, servirà dare il massimo, non solo dal punto di vista tecnico-tattico. «La serenità e la concentrazione faranno la differenza: in questo senso, allenatore e società devono lavorare in simbiosi; per vincere occorre curare ogni dettaglio, è importante consentire ai ragazzi di esprimersi al massimo».
Il gruppo a disposizione del tecnico è di primissimo livello: «Una rosa fantastica, alcuni di loro meritano altre categorie, ben più prestigiose della Prima. Inseguiremo il secondo posto sino alla fine, al campo, come sempre, spetterà poi l'ultima parola; noi non possiamo fare altro che continuare a lavorare con impegno e concentrazione». Il valore della squadra sta emergendo in maniera piuttosto chiara: «Siamo andati a pareggiare ad Oliena, che in casa aveva centrato sei vittorie su sei, mentre il Santu Predu, in trasferta, aveva ottenuto cinque pareggi, una vittoria ed una sola sconfitta, prima di perdere contro di noi».

 

Da quando mister Leggieri è salito in sella, in seguito alle dimissioni di Antonello Zedda all'indomani della rimonta da tre punti nel match contro il Monti di Mola, i verdi hanno incassato soltanto due sconfitte. «Entrambe meritate – ammette -: i nostri avversari hanno dimostrato di avere più voglia di vincere la partita. Ad Ollolai, le condizioni meteo non erano delle migliori, ma il fatto è che non siamo riusciti ad esprimerci come sappiamo, la classica partita storta. Idem per il confronto di Orosei: sull'1 a 0 abbiamo fallito il gol del pari, a tu per tu con il loro portiere, l'episodio chiave del match; la Fanum invece si è dimostrata compagine cinica e con due invenzioni hanno chiuso il discorso. Non ci siamo potuti presentare con tutti gli effettivi per via di squalifiche e infortuni vari, probabilmente ha pesato l'assenza del portiere, ma è inutile cercare alibi; tanto di cappello ai nostri avversari».
Il tecnico traccia un primo bilancio dopo due mesi intensi di lavoro: «L'obbiettivo della società è quello di disputare un campionato onorevole, e gli acquisti fatti nella sessione invernale ci daranno una grossa mano; peccato per il problema al ginocchio che sta limitando il rendimento di Castricato, per il resto, corriamo ben oltre le aspettative. Non mi posso sicuramente lamentare, considerando che rientro in gioco dopo cinque anni dall'esperienza con l'Olbia; sto vivendo la sfida con lo spirito giusto, anche se non è facile fare calcio a questi livelli. Ci tengo però a sottolineare la grande professionalità di questi ragazzi: ci siamo allenati sino al 24, riprendendo il 28 dicembre, fino al 31: un sacrificio che merita un applauso e che, son sicuro, ci permetterà di toglierci tante soddisfazioni».

 

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2015/2016
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Sardegna
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Girone D