Salta al contenuto principale
Un compleanno col botto per Fabrizio Nuoto
Festeggia i 18 anni con una doppietta all'Atletico

Un compleanno col botto per Fabrizio Nuoto

Fabrizio “Bizio” Nuoto ha la passione per il gol. Il giovane attaccante algherese, 18 anni appena compiuti il 2 settembre scorso, ha festeggiato col botto il suo compleanno. Portano la sua firma, infatti, due reti su tre nel match tra l’Alghero e l’Atletico Elmas, valido per la seconda giornata del campionato di Eccellenza.

La passione per il calcio parte da subito, a nove anni Fabrizio inizia a giocare nella Mercede e a 12 veste la maglia dell’Alghero, la squadra della sua città natale. Poi un anno alla Torres, nella categoria giovanissimi con cui vince il torneo Nike per poi fare ritorno ad Alghero dove nel campionato allievi si mette in evidenza segnando 19 gol. L’anno successivo, ancora con i catalani, disputa il campionato allievi nazionali, mettendo a segno 8 reti e giocando contro Inter, Milan e Atalanta. Un curriculum invidiabile, in cui la costante e sempre quella: il gol.


Fabrizio, tanti i gol segnati da te anche nella scorsa stagione...

«Si, l' anno scorso dopo la non iscrizione dell' Alghero ho disputato il campionato juniores regionale con il Fertilia. Ho segnato la bellezza di 25 reti conquistando il titolo di capocannoniere di tutta la juniores regionale. Una grande soddisfazione per me, contrapposta alla delusione per non aver esordito in prima squadra»

Sei ancora giovanissimo, quale è il tecnico che ha inciso di più nella tua formazione calcistica?

«Il mister che ha inciso di più è stato Luca Marcomini, ma ho appreso grazie ai buoni consigli di tutti i tecnici che mi hanno allenato tra cui Gianluca Pinna, Peppino Rassu e Simone Usai»

Quali sono la tua specialità e il tuo punto debole?

«Il mio ruolo preferito è il trequartista, ma gioco anche esterno alto a destra e sinistra, e all’occasione anche centrocampista centrale. Le mie specialità sono gli assist, i calci di punizione e i rigori, ma purtroppo credo che quest' anno non avrò molte opportunità di calciare da fermo. Il mio punto debole? non la prendo mai di testa»

Nell’ultima gara fuori casa hai segnato due reti. Quanto sono importanti per te il fattore campo e il pubblico? Come sono i tifosi di Alghero e che rapporto hai con loro?

«I tifosi algheresi per tradizione sono sempre stati calorosi e appassionati: ci seguono anche in trasferta. Quando gioco fuori casa rimango concentrato sulla gara, senza farmi condizionare dal pubblico avversario, mentre quando siamo sull' erba del Mariotti i supporter mi danno sicurezza e mi incoraggiano. Anche per questo spero di segnare al più presto davanti a loro»

I gol, comunque, sono quasi sempre il frutto di un lavoro di squadra

«Naturalmente: il calcio è un gioco collettivo, quindi per arrivare al gol c'è sempre un lavoro di squadra che è la base per raggiungere qualsiasi obbiettivo. Per cui mi sento di ringraziare tutta a squadra»

L’Alghero è una squadra ambiziosa: sarete protagonisti in questo campionato?

«Spero di si; siamo un grande gruppo, determinato e compatto, e penso che potremo toglierci grandi soddisfazioni. Stiamo migliorando sia la forma fisica che l'intesa in campo e credo che disputeremo un ottimo campionato»

Conoscevi già il mister Antonello Calvia? Come ti trovi nei suoi schemi?

«Di persona lo conoscevo già anche se non mi aveva mai allenato prima d'ora. Con lui posso dire di trovarmi benissimo, e anche per questo cercherò di dare il massimo in qualsiasi ruolo mi voglia utilizzare»

Quali sono i tuoi obiettivi personali per questa stagione?

«Cercherò di farmi conoscere nel massimo campionato regionale, e dopo aver superato l'emozione delle prime partite spero di segnare qualche gol, consapevole che questo torneo è molto emozionante ma anche molto difficile, soprattutto per noi fuoriquota»

Quali squadre secondo te si sono mosse meglio sul mercato e sono le favorite per la stagione in corso?

«Per me la squadra da battere è la Torres, che vedo come favorita, ma terrei d’occhio Olbia e Muravera: sono possibili outsider»

Con l’arrivo di giocatori esperti come Stocchino e Mattiello ti senti più sereno in campo? Il loro contributo alla squadra si sente anche durante gli allenamenti?

«Sono giocatori di grande esperienza, mi incoraggiano, mi danno consigli e mi trasmettono sicurezza, fanno spogliatoio e in più sono anche simpaticissimi».

In questo articolo
Squadre:
Giocatori:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2011/2012
Tags:
Sardegna
Intervista