«San Biagio avversario pericolosissimo»
Aiana si gode il suo Sarroch: «La squadra cresce domenica dopo domenica»
Dopo il passo falso dell'esordio, contro il forte Santadi, il Sarroch guidato da Ramon Aiana è riuscito a collezionare una serie di quattro risultati utili consecutivi, un pareggio e ben tre vittorie, che l'hanno catapultatoal terzo posto in classifica, a due lunghezze dalla vetta occupata dal Barbusi.
Il Sarroch ha confermato, con la bella vittoria ottenuta domenica ai danni dell'Is Urigus, di essere una squadra in netta crescita su più fronti e che, se saprà continuare con il buon lavoro fatto in questi due mesi, potrà togliersi tantissime soddisfazioni.
«Sto vedendo la squadra crescere domenica dopo domenica - ammette Aiana - e questo mi fa piacere.
Al gruppo dell'anno scorso si sono aggiunti dei giocatori di qualità quindi penso che si possa lottare per migliorare la classifica della stagione passata.
La squadra sta bene, sta ritrovando la volontà e la voglia, con i risultati diventa tutto più semplice sia per me che per loro, si stanno impegnando molto per migliorare sul piano del gioco.
Anche i giocatori che sono arrivati quest'anno, che hanno esperienze in categorie diverse, si sono messi a disposizione, si sono integrati benissimo nel gruppo, hanno voglia di tornare nuovamente ad essere protagonisti. Lavoriamo di settimana in settimana come piace a me, senza grandi assilli, concentrandoci su una gara alla volta».
L'avvio in campionato non è stato dei più positivi, ma per il tecnico si tratta di una sconfitta che ci può stare.
«Abbiamo zoppicato un po' all'esordio: non eravamo all'altezza del Santadi per quanto riguarda il livello fisico; il gran caldo poi ha complicato tutte le cose.
Abbiamo pagato anche l'atteggiamento un po' nervoso, ma loro hanno meritato di vincere.
La squadra che mi ha impressionato più di tutte, sino a questo momento, è stato comunque il Sestu».
Il Sarroch al momento occupa la terza posizione in classifica, ma Aiana non vuole sentire parlare, almeno per il momento, di campionato di vertice.
«Forse fra qualche mese potremo avere un quadro più preciso della situazione.
Ora non si conoscono ancora i valori reali delle squadre, qualcuno poi cambierà l'organico tra novembre e dicembre.
Per il momento voglio che i ragazzi lavorino strenuamente come stanno facendo domenica dopo domenica; durante la settimana noi non facciamo mai scarico, facciamo sempre un lavoro intenso, mirato, pianificando il tutto con il nostro preparatore atletico; una cosa che ha funzionato bene già l'anno scorso e che sta dando ottimi risultati anche in questa stagione».
Domenica il Sarroch affronterà il San Biagio a Villasor: una trasferta difficilissima, che darà ulteriori indicazioni al tecnico sulle potenzialità della sua squadra; Aiana analizza la sfida.
«Conosco l'allenatore, Valdes, e so che preparerà al meglio la gara.
Mi hanno detto che la squadra non è in crisi come i risultati possono far pensare; hanno dato una bella risposta nel derby col Villasor, non vedo queste grandi differenze tra noi e loro.
Andremo ad affrontarla con grande determinazione, con lo stesso atteggiamento con cui scendiamo in campo tutte le domeniche, con grandissima umiltà.
Dobbiamo prendere dimestichezza con la categoria e continuare a lavorare al massimo: il campionato è composto da trenta battaglie, a livello sportivo ovviamente, visto che le squadre incontrate fin'ora sono state molto correte.
E' un girone equilibrato, tutti gli allenatori sono seri, mi sto divertendo, sto trovando squadre che hanno voglia di giocare un buon calcio, una cosa che mi sta colpendo particolarmente.
Ci sono tantissimi ragazzi interessanti – continua il tecnico -, che hanno carte importanti da giocare: bisognerebbe dare più fiducia ai giovani, a prescindere dalle varie regole sui fuori quota, perchè alcuni di loro hanno le potenzialità per fare bene anche in categorie superiori».
L'estate per l'allenatore è stata turbolenta, ma alla fine è arrivata la conferma sulla panchina del Sarroch.
«Io avevo dei problemi di lavoro e non avevo ancora idea se potevo o non potevo assumermi l'impegno, poi ho risolto e mi son messo a disposizione; mi dispiace, come è ovvio, per il collega che è andato via, ma sono contento di essere tornato.
La società mi abbia messo a disposizione un bellissimo gruppo, ora sta a noi ottenere i risultati in campo».