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Prima Categoria
«Possiamo essere protagonisti anche in futuro»

Asara si gode la Promozione: «Bravo Sorso, ora cresciamo assieme»

Il Sorso strappa un pass per disputare il prossimo campionato di Promozione, mentre il Tonara è rimandato allo spareggio con la seconda classificata dell'altro triangolare, che vede in gara Arbus, Frassinetti e Castor Tortolì; è questo il verdetto arrivato domenica, al termine di una sfida entusiasmante che si è conclusa per 4 a 3 in favore dei ragazzi allenati da Sau, una sconfitta che non ha lasciato nessuno strascico negativo, perchè la squadra di Asara, grazie alla miglior differenza reti, ha coronato il suo sogno dopo una stagione tiratissima e ha condannato invece il Siniscola, ormai fuori dai giochi promozione.

 

«Sono molto soddisfatto e contentodichiara Asara -, alleno soltanto da un paio di anni e conquistare subito una promozione ti da molta gioia, sopratutto quando si tratta della squadra del tuo paese, credo sia una soddisfazione ancora maggiore».

 

Il tecnico tira le somme al termine di un'avventura entusiasmante ma allo stesso tempo anche molto dura.
«Non ci sono stati – ammette il tecnico - momenti particolarmente complicati .
Fondamentalmente questa era una squadra nuova, perché rispetto allo scorso anno abbiamo cambiato tanto.
Nonostante avessi a disposizione giocatori ottimi abbiamo pagato dazio, soprattutto all'inizio, per il fatto proprio che dovevamo ancora conoscerci e amalgamare bene il gruppo.
Abbiamo cominciato male, con due sconfitte inaspettate e ingiuste, arrivate più per caso che per demerito, ma superato quel momento la squadra ha disputato una stagione grandissima, al cospetto di un Ploaghe che ha grandi potenzialità ed era incattivita, a parer mio, dalla stagione scorsa, quindi quest'anno non hanno sbagliato praticamente nulla.
Noi però abbiamo fatto una grande stagione, la squadra ha preso sempre più consapevolezza delle sue qualità con il passare delle giornate, è cresciuta tanto durante l'anno e credo che siamo arrivati a questi spareggi in condizioni sia fisiche che psichiche ottime, quindi ce la siamo giocata benissimo».

 

Contro il Tonara si è trattato di una sconfitta assolutamente indolore, ma il Sorso ha confermato per l'ennesima volta di essere una squadra di grande personalità.
«La partita si è messa subito bene perché abbiamo trovato il vantaggio dopo pochi minuti con Gareddu, quindi il Tonara per passare avrebbe dovuto fare 3 gol.
Loro poi hanno trovato il calcio di rigore, peraltro giusto, con conseguente espulsione del nostro centrale difensivo, quindi siamo stati costretti a giocare in dieci uomini per 80 minuti.
Abbiamo sofferto particolarmente nel primo tempo, dove loro hanno trovato il secondo gol, però nella ripresa abbiamo giocato in maniera strepitosa: siamo riusciti a pareggiare e ad andare in vantaggio, sfiorando successivamente più volte il 4 a 2: negli ultimi 5 minuti la squadra ha allentato la tensione e abbassato la concentrazione, perché ormai era fatta; il Tonara poi è riuscito a realizzare il gol della vittoria».

 

Proprio quella rete è costata l'eliminazione al Siniscola; un risultato che ha accontentato entrambe le due squadre in campo e ha fatto storcere il naso a qualcuno.
«Noi abbiamo trovato subito un clima pesante; loro hanno lottato sino all'ultimo per centrare questa vittoria, se la sono giocata in tutti i modi e con tutti i mezzi possibili, sicuramente hanno cercato di intimorirci con atteggiamenti un pochino fuori luogo, tra virgolette, ma che ci possono stare; a fine gara comunque anche i giocatori del Tonara hanno ammesso che il Sorso è stato superiore.
Suppongo che chi crede queste cose non abbia visto la partita, inoltre non conosce le qualità caratteriali della nostra squadra.
Rimando al mittente qualsiasi eventuale polemica».

 

Mister Asara divide i meriti per questo successo con i suoi ragazzi.
«Penso che la squadra ricalchi lo spirito e il carattere dell'allenatore, almeno così è stato per il Sorso, quindi, dovendo dare un voto, mi darei un bel nove e mezzo come a tutta la squadra. L'allenatore è importante perché è la persona che deve mettere in condizione il giocatore di rendere al massimo, però poi in campo ci vanno i giocatori, con le loro qualità e sono loro i veri protagonisti».

 

C'è spazio per una dedica speciale.
«Dedico questa promozione a Sorso, augurandole e augurandoci di crescere sempre insieme, di migliorarci e di portare il Sorso a calcare palcoscenici consoni al suo blasone e alla sua storia».

 

In casa Sorso si guarda con grande fiducia al futuro prossimo.
«Credo che la squadra abbia una base ottima da cui partire per cercare di fare bene anche il prossimo anno.
Dipenderà molto, comunque, dall'incontro che ci sarà ad Oristano a giugno, nel quale si deciderà in merito al numero dei fuori quota, sarà fondamentale sapere se da quattro si passerà a due.
Io credo, senza presunzione, che il Sorso debba svolgere un ruolo da protagonista anche nella prossima stagione, consapevoli del fatto che la squadra è buona e ha tutte le carte in regola per poter far bene anche in Promozione».

 

Il tecnico chiarisce la sua posizione in merito alla contestata regola dei fuori quota.
«L'anno scorso ero a Castelsardo, in Eccellenza, e c'era l'obbligo di schierare quattro fuori quota. Secondo me si trovano tanti giovani maturi e con la passione giusta per far bene, sono quelli i calciatori che meritano di giocare, perchè ne trovi tanti altri che scendono in campo solo per una questione di età ma hanno scarso attaccamento nei confronti di questo sport.
Io quest'anno avevo l'obbligo di schierare soltanto un fuori quota ma in molte gare in campo ne sono scesi addirittura 3; io valuto il calciatore, non la sua carta d'identità».

 

In questo articolo
Squadre:
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2012/2013
Tags:
Girone D