«Nel ritorno ci hanno frenato infortuni e Covid»
Dessì, le strade col Sant'Elena si dividono: «Ringrazio il club e ogni calciatore, stagione strapositiva»
Le strade tra il Sant'Elena e Cristian Dessì si dividono. L'incontro tra la società e il tecnico autore di un'ottima stagione con il nono posto conclusivo ma fino a qualche giornata dal termine in lotta per i playoff ha partorito la non prosecuzione del rapporto per la prossima stagione. Una decisione presa in accordo tra le due parti, come conferma l'allenatore che ha guidato la prima squadra dopo alcuni anni nel settore giovanile dei quartesi.
«Ci eravamo presi del tempo dopo la fine del campionato per fare delle riflessioni - esordisce Dessì - oggi ci siamo incontrati, io ho esposto le esigenze e le aspirazioni per proseguire l'esperienza e la dirigenza ha parlato del programma che intende portare avanti. In perfetto accordo, e con molta serenità da entrambe le parti, abbiamo convenuto di interrompere il rapporto e di stringerci la mano in modo amichevole perché io non posso che ringraziare all'inifinito la società, che ha creduto in me, dandomi la possibilità di guidare la prima squadra dopo le esperienze fatte coi Giovanissimi e gli Allievi. E lo ha deciso l'anno scorso quando la squadra non aveva fatto nemmeno un punto nelle quattro delle sette giornate che erano state programmate prima dell'interruzione per il Covid».
Perciò il battesimo è arrivato in questo campionato. «Per essere al mio primo anno in Eccellenza - continua Dessì - devo dire che è stata una stagione strapositiva, direi bellissima specie nella prima parte perché mai pensavamo di poter arrivare al giro di boa con 29 punti e il quinto posto. Peccato che, in due parti del girone di ritorno, prima gli infortuni e poi il Covid ci hanno penalizzato fortemente impedendoci, di fatto, di lottare fino alla fine per i playoff. Oltre che la società, per questo campionato devo ringraziare ogni singolo giocatore, dai più esperti del gruppo come Falciani, Palumbo, Caboni e Merella per finirie coi più giovani del gruppo, molti dei quali lanciati in Eccellenza come Domiziano Tirelli, Lorenzo Zuddas, Emanuele Dessì, Luca Crobe, Stefano Palimodde. Tutti mi hanno seguito in ogni allenamento e in ogni gara, contribuendo a costruire una stagione di grande rilievo con la società costretta a spendere tante risorse economiche per darci un campo; spesso ci siamo spostati come zingari da una parte all'altra».
Il tecnico Dessì conserva tanti bei ricordi in stagione: «In tante gare del girone d'andata è stato bello vincere mentre ci stavamo conoscendo e, soprattutto, che si parlasse di un Sant'Elena ai vertici dell'Eccellenza dopo tantissimi anni. Nel ritorno è stata entusiasmante la rimonta col Li Punti, perdevamo 2-1 in casa ed eravamo in dieci contro undici ma i ragazzi sono riusciti a ribaltarla sul 3-2». Nel finale di campionato, coi quartesi fuori dai giochi playoff, ha fatto discutere l'inaspettato successo per 3-0 in casa della Ferrini che, di fatto, ha estromesso i cagliaritani dalla corsa al primo posto: «Io sono stato tanti anni alla Ferrini, li ringrazio sempre perché se sono ora un allenatore è perché credevano che io potessi diventarlo. Non è stato fatto niente di che, abbiamo solo onorato il campionato mentre loro, probabilmente, hanno sentito la pressione per l'importanza della gara e pagato lo sforzo di tre giorni prima nella gara col Taloro. Alla fine l'Ilva, che davo per favorita insieme con l'Ossese e a seguire Ferrini e Taloro, ha vinto il campionato meritatamente perché ha avuto il "cazzotto" al momento opportuno, cioè quando è andata a vincere a Gavoi, lì si è deciso tutto».
Il futuro prossimo di Dessì verrà scritto da domani in poi: «Se ci sarà qualche chiamata la valuterò con piacere e interesse, e non mi spaventa se dovessi spostarmi dal Cagliaritano».