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città di selargius
«Inseguivamo il successo sin dal primo giorno di preparazione»

Entusiasmo alle stelle per il Città di Selargius, Melis: «Lavoro e sacrificio pagano sempre, noi più cattivi e continui del Sestu»

Al Città di Selargius bastava un punticino per ottenere la certezza matematica della vittoria del campionato e i bianco-rossi hanno sfruttato al massimo il primo match-ball utile, andando a pareggiare per 2 a 2 sul campo della Jupiter: l'approdo in Prima Categoria diventa finalmente realtà, al termine di una stagione esaltante, in cui tutte le componenti sono girate nel verso giusto: il DS Stefano Siddi ha lavorato sodo, in estate, per allestire un organico di primissimo livello, poi la palla è passata a mister Albertino Melis, che è riuscito a dare alla squadra un'identità ben precisa, puntando forte su grinta agonistica, determinazione e tanta corsa. Avere la meglio su un rivale ostico come il Sestu non è stato affatto facile, ma Zucca e soci sono riusciti a sbaragliare la concorrenza a suon di ottime prestazioni, per un successo meritatissimo per quanto fatto vedere in campo. Il tecnico, ovviamente, applaude i suoi e commenta con entusiasmo il trionfo.

«Volevamo chiudere i giochi alla prima occasione, per questo la gara contro la Jupiter è stata preparata curando ogni più piccolo dettaglio — dichiara mister Albertino Melis —. Domenica le cose si sono messe subito nel verso giusto, con i due gol che ci hanno spianato la strada, poi i ragazzi si sono lasciati un po' andare ed è finita in parità, ma se avessimo segnato altre 4-5 reti credo che non ci sarebbe stato niente di cui stupirsi, anzi. Ci serviva un punto e ce lo siamo preso».
La vittoria del campionato ora è realtà. «Un successo che ci ripaga dei tanti sacrifici, sia a livello economico che dal punto di vista fisico e mentale. Abbiamo già iniziato con i festeggiamenti, come è giusto che sia».
Il Città di Selargius si è rivelata la squadra più forte. «Ci allenavamo per tre volte a settimana, anche quattro, all'occorrenza, spingendo sempre al massimo; chi lavora duro, solitamente, raccoglie i frutti e viene premiato; in realtà poi nessuno ci ha regalato niente, abbiamo dimostrato sul campo tutto il nostro valore».
Il tecnico divide i meriti in parti uguali. «Devo ringraziare pubblicamente i ragazzi: siamo partiti il 20 agosto con le idee ben chiare, puntavamo a vincere il campionato e così è stato, i miei giocatori sono stati a dir poco fantastici, mi hanno seguito alla lettera in ogni mia pazzia senza mai una lamentela».

Battere la concorrenza del forte Sestu, comunque, non è stato affatto facile.
«La differenza tra noi e loro penso sia nella cattiveria agonistica: siamo stati più duri, grintosi, cattivi di loro, soprattutto contro le piccole squadre. Loro di tanto in tanto incappavano in qualche passo falso, noi invece riuscivamo ad approfittarne puntualmente, aumentando il vantaggio».
Negli scontro diretti però le cose non sono andate benissimo. «Ci sta perdere contro una squadra di quel calibro, anche se è una cosa che brucia: anche loro avevano tutte le carte in regola per chiudere al primo posto ma la continuità nei risultati è risultata decisiva».

Il DS Stefano Siddi in estate ha fatto le cose in grande, allestendo un'autentica corazzata.
«Zucca, Corda, Dessì e Sarritzu son stati le nostre armi in più in avanti, ma questi risultati sono arrivati grazie al collettivo, che in sostanza è stato il nostro valore aggiunto: gli attaccanti hanno tutti una media di dieci gol all'attivo, se fossimo dipesi da un solo giocatore, sul piano realizzativo, i numeri sarebbero stati ben diversi, invece c'è grande equilibrio».

I momenti delicati però non sono mancati.
«La sconfitta interna con il Sestu rischiava di lasciare il segno, anche perchè dopo quel confronto abbiamo perso diverse pedine importantissime tra squalifiche e problemi vari. Mi sono ritrovato con la squadra ridotta all'osso, ma come detto a Stefano Siddi, ero sicuro che se avessimo superato le successive tre gare avremmo vinto il campionato e così è stato. Ci siamo rimboccati le maniche concentrandoci esclusivamente su noi stessi, mettendo in fila una serie di vittorie che ci hanno permesso di spiccare definitivamente il volo».

Il club ora può programmare il futuro prossimo con largo anticipo.
«Mancano ancora tre giornate per la fine del campionato, poi ci troveremo tutti attorno ad un tavolo e faremo il punto sulla situazione: se ci fossero tutti i presupposti e le garanzie necessarie per disputare un campionato importante io non avrei problemi a continuare con il Città di Selargius, altrimenti sarò il primo a fare un passo indietro. Sono sincero: mi reputo una persona positiva e vincente, se mi impegno in un progetto do e mi aspetto il massimo». Poi Melis scende nel dettaglio: «Ho avuto modo di giocare in Eccellenza, in Promozione e anche in Prima: conosco bene quali sono le difficoltà a cui vai incontro affrontando il salto di categoria, servono delle risorse economiche non indifferenti: le trasferte in Ogliastra, nello specifico, sono lunghe ed impegnative, devi partire la mattina, con tutto quello che questo comporta».

Il tecnico è riuscito a dare al gruppo un'impronta decisamente professionale.
«Ho un carattere molto forte: chi è stato scelto per far parte di questa rosa ha capito sin da subito il mio modo di lavorare; per fortuna c'è stata grande sintonia, in questo senso, tra me e loro. Mi piacciono i giocatori rapidi, che non si risparmiano mai, dal primo all'ultimo minuto di recupero: ecco il piccolo segreto che c'è dietro ai nostri successi, molti dei quali maturati nel finale: quando gli altri rallentavano noi aumentavamo del triplo i giri del nostro motore».
Si chiude con la dedica di rito: «Ringrazio miei ragazzi, prima di tutto, poi i nostri tifosi e le nostre ragazze che ci hanno supportato per tutto il campionato».


 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Seconda Categoria
Girone A