Il tecnico: «Con il Triei ci giochiamo tutto»
Ferrini Quartu pronta a ripartire, Panarello: «Il passo falso ci aiuta a tornare con i piedi per terra, siamo motivati più che mai»
La Ferrini Quartu torna a casa senza punti dalla delicatissima trasferta di Jerzu, che i bianco-verdi ogliastrini non fossero un cliente facile lo si sapeva già, considerando le illustri vittime già cadute, nel corso della stagione, al 'Teccodi', e dice addio, almeno per il momento, al primo posto in classifica, ma nulla è ancora compromesso. Anzi.
Si deciderà tutto, sia la questione legata alla vittoria finale che quindi quella relativa al secondo posto, negli ultimi 180' di un campionato che sicuramente è tra i più avvincenti degli ultimi anni, con la situazione in equilibrio precario: la capolista Quartu 2000 è staccata infatti di una sola lunghezza, mentre l'Orione insegue, in corsia di sorpasso, a -2.
Un bel rebus da risolvere per mister Giuseppe Panarello, al primo anno sulla panchina dei quartesi ma già vicinissimo a quella che sarebbe una vera e propria impresa, il quale ora aspetta con rinnovata fiducia la prossima sfida casalinga contro il Triei, gara in cui sarà assolutamente vietato sbagliare se non si vuole compromettere quanto di buono fatto sino ad ora.
Il tecnico cerca di mantenere alto il morale della truppa:
«Sono decisamente sereno – dichiara -, e rilassato, forse anche più libero mentalmente. Il primo posto probabilmente pesava troppo, i ragazzi non stavano più rispondendo al meglio; questo piccolo passo falso ci aiuta a rimettere i piedi per terra e a darci un'abbondante dose di motivazioni per affrontare questo finale».
Che si è complicato dopo il passo falso di Jerzu: cosa non ha funzionato domenica?
«Non ho niente da rimproverare ai miei sul piano dell'approccio, forse abbiamo semplicemente trovato una squadra che aveva una grande voglia di fare risultato.
Avevamo alcune assenze importanti – continua -, altri elementi non erano sicuramente al top per via di qualche malanno accusato in settimana, ma non penso di esagerare se dico che un pareggio poteva starci; a cinque dalla fine invece è arrivato il gol decisivo, per un errore nostro su una ripartenza. Ci sta».
Onore agli avversari dunque:
«Mi fa piacere che lo Jerzu abbia giocato la sua partita, alla grande; sono convinto che farà lo stesso con le altre squadre, Cardedu quindi, ma soprattutto con il Quartu 2000 all'ultima di campionato. Dovrebbero prendere tutti esempio da loro».
Nel finale di stagione, alcune compagini hanno già la testa rivolta alle vacanze, mentre in vetta, è questo il nostro caso, si deciderà un'annata intera.
«Mi auguro solo che il campionato venga deciso sul campo, e che risultino determinanti soltanto gli errori dei tecnici, dei giocatori, e degli arbitri, ma che non ci siano in ballo altre dinamiche che con lo sport non c'entrano nulla. Io ho giocato per tantissimi anni, e ho sempre dato tutto, sino all'ultimo minuto».
Panarello esclude che i suoi possano subire un contraccolpo psicologico dopo la settima sconfitta stagionale.
«I ragazzi sono ovviamente dispiaciuti per aver perso la leadership del girone, ma questo può anche trasformarsi in un aspetto estremamente positivo: ripartiamo con quella grinta che forse avevamo smarrito, pensando di essere i più bravi. I punti ottenuti quest'anno sono assolutamente giusti e meritati, siamo nella condizione di lottare per la vittoria del campionato, vogliamo dimostrare tutto il nostro valore».
Il primo ostacolo è rappresentato dal Triei, che affronterete in casa:
«Sono una squadra che scalpita per conquistare l'accesso ai play-out. Verranno a giocarsi la partita, vincerà il migliore, ma noi non possiamo sbagliare: se non riusciamo a fare bottino pieno domenica, sarà difficile continuare a sostenere che meritiamo il salto».
Poi vi spetta la difficilissima trasferta in casa dell'Orione.
«Sinceramente, preferisco concentrarmi su una partita alla volta. Gli ultimi novanta minuti saranno decisivi, se non per la promozione diretta, per la seconda piazza, ma ci penseremo soltanto da lunedì.
La mia squadra per ora è rimandata, considerando che veniamo da alcune partite in cui abbiamo evidenziato qualche ombra di troppo. Nell'ultima uscita ad esempio è mancata la lucidità mentale che ha fatto la differenza in altre occasioni, dove magari non ci siamo espressi benissimo».
Pensi che i selargini possano avere qualcosa in più, in uno scontro diretto?
«Non nascondo che potrebbero partire in vantaggio sul piano dell'esperienza e della personalità, rispetto a noi, ma i miei ragazzi non sono impauriti, e scenderanno in campo vogliosi di strappare il risultato pieno, consapevoli di avere tutte le carte in regola».
La Ferrini si presenta nel momento clou con l'organico al completo.
«Stiamo smaltendo qualche piccolo infortunio, ma conto di avere tutti a disposizione» – conferma.
Dovrete fare il massimo per stare in scia del Quartu 2000, partita come voi a fari spenti e pronta a fare lo scatto decisivo nel rettilineo finale.
«Rispetto al girone di andata sono cresciuti molto, a dicembre hanno piazzato dei colpi importanti, inserendo giocatori di spessore. Faccio loro il mio in bocca al lupo, stanno disputando una stagione fantastica».
A vostro vantaggio, ci sono gli scontri diretti: la lunghezza che vi separa in realtà pesa meno.
«Solo in chiave play-off, ovviamente, perchè arrivando a pari punti ci sarà lo spareggio.
E' una delle ipotesi, staremo a vedere cosa succederà: non hanno un calendario facilissimo, spero che il Vecchio Borgo Sant'Elia se la giochi, idem per lo Jerzu».
Ormai sembra una corsa a tre per due posti, con il Barisardo ancora in corsa soltanto forse per una questione matematica.
«Probabilmente sono una delle squadre più deluse, non so se riuscirà ad inserirsi per lo sprint finale, anche se ancora non è deciso nulla; domenica la situazione sarà molto più chiara in questo senso, ma prima di pensare a cosa faranno gli altri, dobbiamo concentrarci su noi stessi; se domenica non vinciamo, saremo praticamente fuori e non ci rimarrà altro che fare i complimenti ai nostri avversari».