«Siamo diventati una squadra solida e compatta, contro il Cus puntiamo alla vittoria»
Gemini Pirri in orbita tra le grandi, Loi: «Il lavoro alla fine paga sempre, oltre alle prestazioni ora arrivano anche i punti»
Alle spalle della capolista Vecchio Borgo Sant'Elia, in fuga con un vantaggio di sette lunghezze nei confronti della diretta inseguitrice, si gioca un campionato parallelo: la Gemini Pirri di mister Andrea Loi, dall'alto dei suoi 30 punti, occupa attualmente il quarto posto, con la seconda forza del torneo, il Villasor di Ruggiero, costantemente nel mirino.
La netta vittoria interna per 3 a 0 ai danni della Baunese nell'ultima uscita, la quarta di fila nel girone di ritorno, conferma che i rosso-blu stanno attraversando un momento ottimo, non solo per quanto riguarda i risultati ma anche e soprattutto per la qualità del gioco espresso.
«Domenica abbiamo avuto un'ulteriore conferma sul fatto che la prestazione alla fine paga sempre; anche quando non riuscivamo a raccogliere tutti i punti che meritavamo la squadra si esprimeva piuttosto bene. Ora, a differenza del passato, siamo decisamente più compatti, concreti, anche in fase d'attacco». La sfida di domenica è stata condotta con grande personalità. «Un primo tempo strepitoso, i ragazzi hanno fatto tutto quello che ho chiesto loro durante gli allenamenti, mi seguono alla lettera».
Dati alla mano, salta all'occhio il rendimento della difesa. «Non prendiamo gol da tre gare, è la prima volta che capita in stagione, è segno di grande equilibrio. In questo periodo ci stiamo concentrando sulla fase di non possesso ed il campo ci sta dando ragione; ora non possiamo che continuare su questa strada».
Tra le note più liete c'è lo spirito del gruppo. «Si è davvero formato un bell'ambiente; i vari elementi sono amalgamati alla perfezione, è un piacere poter lavorare in queste condizioni».
Quello nel derby contro l'Uragano è stato senza dubbio uno dei successi più dolci. «Sono partite particolari, in cui si azzera il divario in classifica. La mia squadra ha tolto fuori gli attributi, ci tenevamo a fare bella figura, proprio come i nostri avversari. Ci vediamo spesso, visto che ci alleniamo sullo stesso campo, finiamo noi e iniziano loro; io e Baby tra l'altro siamo molto amici, è normale che sia una gara più sentita delle altre». Il confronto è stato in equilibrio sino all'ultimo. «Per fortuna siamo riusciti a buttarla dentro, aggiudicandoci questa bellissima partita che sino all'ultimo ha tenuto tutti con il fiato sospeso, considerando che loro hanno sbagliato un calcio di rigore al 90'».
Il quarto posto in classifica è un piazzamento di tutto rispetto. «Non ci stupisce, perché puntavamo a fare un buon campionato, nonostante la squadra sia composta prevalentemente da tanti giovani. Per il resto viviamo alla giornata, domenica dopo domenica».
Sino ad ora, la Gemini Pirri ha dimostrato di potersela giocare con tutti, Vecchio Borgo Sant'Elia compreso. «Uno degli impegni più delicati e combattuti, conosco molti di loro da diverso tempo e ci lega un rapporto di amicizia. Sono una buonissima squadra, costruita per vincere il campionato, con elementi di ben altra categoria. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi, potevamo vincere noi, così come loro». Se c'è del rammarico, questo è legato piuttosto ad altri episodi. «Spesso ci hanno fatto i complimenti per la prestazione, ma rimanevamo a bocca asciutta, o al massimo con un pareggio. A Villagrande ad esempio abbiamo giocato una grande gara: siamo andati al riposo sull'1 a 0 per noi, ma poco prima ci era stato annullato un gol. Nella ripresa invece l'arbitro ha letteralmente regalato il rigore ai nostri avversari, che sono passati poi in vantaggio grazie ad un'autorete. E' stata una delle partite migliori dell'anno, ma non abbiamo raccolto niente. Stesso discorso per la partita contro il San Sperate: da fastidio perdere così».
Il calendario ora riserva l'impegno con il Cus Cagliari. «Ci presenteremo con la giusta dose di rispetto, ma a livello psico-fisico stiamo decisamente bene. Conosco bene il loro allenatore e so che prepara al meglio le partite. Noi proveremo a dire la nostra, come sempre capita, anche nelle trasferte più insidiose in Ogliastra; del resto, ci teniamo a far bene in quello che considero un derby cagliaritano». Rispetto all'andata sarà un'altra partita. «Il gruppo è cresciuto tanto da allora, serviva del tempo per integrare i nuovi arrivi all'interno del sistema di gioco; curo molto l'aspetto tattico e mi rendo conto che non è facile prendere confidenza con determinati meccanismi».