Si lavora intanto per una fusione con la Monteponi
Iglesias, Marras analizza la stagione: «Bilancio positivo, i nostri giovani hanno fatto bene»
Quella dell'Iglesias è stata sicuramente un'ottima stagione, come confermano i numeri ottenuti al termine del campionato: i ragazzi guidati da Andrea Marras hanno racimolato la bellezza di 55 punti, frutto di quindici vittorie e dieci pareggi, dodici in meno rispetto alla corazzata Fermassenti di Maricca che si è aggiudicata la vittoria finale del torneo; ciò che più sorprende però, sono stati i 18 risultati utili consecutivi messi a segno tra la fine del girone d'andata e quello di ritorno: è il segnale più chiaro delle grandi potenzialità di una squadra che, per stessa ammissione del tecnico, con un pizzico di esperienza in più avrebbe potuto giocarsi sino alla fine la promozione in Prima Categoria.
Il futuro non può che essere roseo, per diverse ragioni: la prima è che il gruppo, composto prevalentemente da ragazzi giovani, continuerà il suo processo di crescita sia a livello tecnico – tattico e sia per quanto riguarda la personalità; la seconda, probabilmente la più importante, è che nelle ultime settimane si sta lavorando assiduamente per raggiungere un accordo con l'altra squadra di Iglesias, la Monteponi, per dare il via ad una fusione tra le due società.
A quasi 30 giorni dalla fine del campionato, Andrea Marras tira le somme del suo lavoro.
«Siamo partiti con l'obbiettivo di disputare una stagione tranquilla, anche perché la squadra era molto giovane, soprattutto inizialmente; puntavamo ad un campionato senza sofferenze, che ci avrebbe permesso di far crescere con tutta calma e tranquillità i nostri ragazzi.
In seguito – continua il tecnico - abbiamo integrato alcuni elementi in rosa, che ci hanno aiutato a migliorare ulteriormente e ci siamo resi conto che probabilmente ce la potevamo giocare sino all'ultimo; non abbiamo centrato la promozione, è vero, ma si tratta di una stagione assolutamente positiva per noi, sono contentissimo perchè ho avuto a disposizione un gruppo formato da persone in gamba che hanno fatto registrare grandissimi progressi: sono tutti cresciuti molto sul piano tecnico, un ragazzo addirittura è stato convocato nella nazionale dilettanti under 17, per noi si tratta di una bellissima soddisfazione. Un po di rammarico rimane perché probabilmente, con un po più di attenzione, forse ce la potevamo giocare almeno fino all'ultima giornata, ma il bilancio rimane più che positivo».
Un cammino regolare, costellato però da troppi pareggi, ben 15, che fanno dell'Iglesias la squadra che ne ha collezionato di più nell'intero girone.
«Sono proprio i troppi pareggi che non ci hanno permesso di rimanere agganciati alle prime della classe fino alla fine: abbiamo ottenuto 18 riultati utili consecutivi, riuscendo a superare quasi sempre le squadre d'alta classifica ma abbiamo perso punti con le formazioni che si trovavano nella parte bassa.
Forse abbiamo pagato eccessivamente l'inesperienza, forse abbiamo commesso un po' di errori, soprattutto in fase di approccio alla gara, ma alla fine sono cose che fanno parte del gioco; questa squadra ha indubbiamente grandi potenzialità, ma a volte serve anche un pizzico di fortuna».
Le grandi soddisfazioni si sono alternate, come ovvio, a momenti più difficili: l'allenatore riassume in poche parole la stagione dell'Iglesias:
«Abbiamo avuto un inizio ottimo, con 7 vittorie consecutive, poi c'è stato un periodo opaco durato all'incirca 7 giornate dove abbiamo perso 3 partite di seguito: ci siamo confrontati e abbiamo cercato di capire cosa non funzionasse, fortunatamente ci siamo ripresi e siamo riusciti ad inanellare 18 risultati utili.
Sono cose che possono capitare nell'arco di una stagione, secondo me sono aspetti fisiologici, soprattutto per una squadra formata da molti ragazzi come la nostra: in quel periodo, per motivi personali, sono mancati anche i 2 o 3 elementi più esperti, ma sia io che la società siamo più che soddisfatti.
Stiamo cercando di crescere in tutti i settori, un progetto ambizioso che potrà dare frutti importanti a breve e lungo termine».
Se il futuro di Marras è ancora in definito, quello dell'Iglesias potrebbe riservare clamorose sorprese.
«Io faccio parte anche del direttivo di questa società per cui sicuramente continuerò la mia avventura con l'Iglesias, ma non so se sarò ancora l'allenatore, ci sono alcuni aspetti che analizzeremo con gli altri amici dirigenti prima di prendere le decisioni; continuerò a far parte di questo splendido gruppo, ma non so ancora in che ruolo.
Stiamo seriamente valutando con la Monteponi la costruzione di un'unica società, per cui la nostra prospettiva di crescita è insita in questo discorso.
Se l'operazione non dovesse andare in porto, noi come AS Iglesias, vista l'esperienza di quest'anno, sicuramente proveremo, senza fare grandi proclami, a disputare un un campionato migliore di questo.
Se invece dovesse andare in porto il discorso avviato con la Monteponi, sicuramente ci sarà una crescita perché probabilmente faremo la Prima Categoria: le trattative in questo senso dovrebbero concludersi a breve, ci sono buone probabilità che tutto vada per il meglio.
Io credo - continua il tecnico - che in questo periodo storico di grande crisi economica, più aumenta la divisione e più danni si fanno: secondo me da questa situazione possiamo uscirne soltanto se uniamo le forze, per cui penso che la collaborazione sia la premessa più grande per fare un grande lavoro».