Il caos a Calangianus rischia di falsare il campionato

Dopo sole tre giornate il campionato di Eccellenza rischia di essere falsato o, perlomeno, di vedere nella contesa 15 squadre su 16 all'altezza del massimo torneo regionale. Perché ciò che sta accadendo a Calangianus è un qualcosa senza precedenti visto che siamo ancora a settembre, quando si sono giocati appena 270' e col mercato chiuso che non consente operazioni in uscita mentre per quelle in entrata si possono fare solamente con i giocatori svincolati.

Nel turno infrasettimanale di mercoledì la squadra gallurese ha affrontato il San Teodoro in casa schierando la formazione Juniores con la presenza del solo capitano Andrea Gori e del 20enne Tusacciu: 0-6 il risultato finale perché i viola di Giovanni Pittalis non hanno più affondato i colpi capendo la situazione di difficoltà di un avversario che non stava utilizzando i suoi giocatori migliori. Infatti, i vari Marini, Saragato, Soro, Barneschi, Andreoli, Muzzoni, Marongiu, Cugini, Fois, Pischedda (era comunque squalificato), Cuccu, Davide e Simone Virdis, Musibau, Deriu, Sanna non sono scesi in campo perché non avevano ricevuto alcun rimborso dall'inizio della stagione. Semplice ritardo? No, la situazione è un po' più complessa e coinvolge l'assetto societario del glorioso club fondato nel 1905. Durante l'estate erano, infatti, partite le trattative per il passaggio di proprietà dall'attuale presidente Giovanni Gori (padre del capitano Andrea) a Pier Domenico Battoni che, nel frattempo, aveva lasciato la presidenza del Lauras (Promozione). L'ingresso che si stava definendo di Battoni nel club giallorosso aveva favorito quello del tecnico Franco Scano, protagonista di un ottimo campionato nel Lauras, il quale aveva convinto a seguirlo in questa nuova avventura in Eccellenza molti dei giocatori che avevano vestito la maglia bianconera come il portiere Saragato, i difensori Barneschi, Cuccu e Cugini, i centrocampisti Soro, Deriu e Musibau, gli attaccanti Renato Marini (per anni capitano del Calangianus), Andreoli e Davide Virdis. Tutti questi giocatori, compresi altri pezzi pregiati del mercato come Muzzoni, Pischedda e Marongiu, avevano preso gli accordi sui rimborsi spese con colui che sarebbe dovuto diventare il presidente.

Intanto la stagione parte, allenamenti, amichevoli e gare di Coppa Italia. Ma la trattativa per il passaggio di consegne si arena e, perciò, salta il cambio al vertice societario. Il presidente Giovanni Gori resta in sella ma non avalla gli accordi presi coi giocatori da colui che sarebbe dovuto subentrargli, nel frattempo si è già sotto la scadenza dei termini per effettuare operazioni di mercato (il 17 settembre era l'ultimo giorno utile) e i giocatori si sono trovati, in buona sostanza, impossibilitati nel lasciare il Calangianus. Hanno giocato in casa contro il Serramanna (perso in casa 2-0) e in trasferta con il Sanluri (0-0) poi hanno detto basta, incrociando le gambe per la sfida col San Teodoro, quando hanno capito che solo con la presenza in società di Pier Domenico Battoni gli accordi sarebbero stati validi. Così facendo hanno sfiduciato il presidente in carica Giovanni Gori che, invece, non molla e si sta attivando per coinvolgere l'amministrazione comunale e qualche ex dirigente che ha a cuore le sorti della società (che può vantare 39 partecipazioni ai campionati di Serie D tra il 1955 e il 2009) nel risolvere questa situazione. Già nella sfida al Signora Chiara contro il San Teodoro erano presenti in tribuna e poi negli spogliatoi il sindaco Gio Martino Loddo e il capogruppo della maggioranza Antonio Brigaglia. Nel frattempo incombe la sfida di campionato in casa del Progetto Sant'Elia che si giocherà in anticipo sabato (ore 16), se non interverranno novità dell'ultimora i giallorossi potrebbero schierare nuovamente la squadra Juniores. Si spera che la situazione si risolva al più presto per non dover vedere sconfitte annunciate, panchine vuote e ragazzi buttati allo sbaraglio.