«Salvezza il prima possibile per poi giocare senza assilli»
Il Decimoputzu fa il pieno di punti, Mennella: «Partenza positiva, contro la Don Bosco mi aspetto una prestazione importante»
Dopo aver vinto meritatamente il campionato di Seconda categoria, il Decimoputzu, guidato ancora da mister Roberto Mennella, confermatissimo sulla panchina dei campidanesi, si toglie già le prime, grandi soddisfazioni, con un avvio da urlo e due vittorie che valgono per il primato in classifica, in coabitazione con l'Antiochense.
Il 2 a 1 rifilato a domicilio al Segariu è stato sicuramente un ottimo trampolino di lancio, con Mocci e soci che poi hanno offerto il bis, strapazzando, di fronte al proprio pubblico, la Monreale di San Gavino, con un sontuoso 4 a 2.
I bianco-blu ora pensano già alla prossima delicatissima sfida contro la Don Bosco Fortitudo di Guspini, un banco di prova di livello assoluto che sicuramente fornirà al tecnico ulteriori indicazioni sullo stato di salute dei suoi.
«Il nostro esordio in Prima Categoria è stato sicuramente molto positivo — ammette Roberto Mennella — soprattutto per il risultato. Per la seconda partita ho chiesto alla mia squadra di alzare l'asticella per quanto riguarda l'attenzione e l'intensità, e devo dire che le cose sono andate decisamente bene in questo senso, ma possiamo migliorare ancora molto sul piano della qualità della manovra: dobbiamo fare di più, insomma».
Le occasioni per mettersi alla prova non mancheranno di sicuro. «A partire da domenica prossima, in cui ci aspetta una sfida molto impegnativa: dovremo dimostrare di essere una squadra vera».
Il Decimoputzu può già contare su una base importante: sei punti raccolti in 180' di gioco sono un bottino di tutto rispetto, soprattutto per una matricola.
«Sono soddisfatto, speravamo di iniziare con il piede giusto e ci siamo riusciti. Ora bisogna proseguire su questa strada, battere il ferro finché è caldo, come si dice in questi casi.
Ciascun giocatore sa esattamente cosa deve fare, cosa mi aspetto; ora non resta che esprimerci con continuità».
Mennella scatta un'istantanea al gruppo a sua disposizione.
«Conosciamo i nostri limiti, l'organico è sicuramente valido ma dobbiamo lavorare sodo se vogliamo tenere il passo delle nostre avversarie: più che sui grandi nomi in rosa, dobbiamo puntare sull'organizzazione tattica e sul sistema di gioco, cercando di far emergere le nostre potenzialità».
Il 2 a 1 rifilato al Segariu rappresenta la prima conferma in questo senso.
«Una partita difficilissima per noi, da più punti di vista: una trasferta delicata, giocata su di un campo in terra battuta, con il vento che soffiava a circa 90 chilometri all'ora: il maestrale è stato davvero fastidioso e ci ha complicato ulteriormente le cose. Affrontavamo una matricola che, come noi, è partita con tanto entusiasmo, spinta a dovere dai tifosi del paese: Segariu si è confermata una piazza molto calda in questo senso».
Mennella analizza nel dettaglio il match: «Nonostante l'inesperienza abbiamo cercato di fare la nostra partita, tentando il tutto per tutto per vincerla e fortunatamente ci siamo riusciti. Sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire e che i nostri avversari ci avrebbero dato del filo da torcere, ma nell'economia della gara hanno pesato di più gli episodi a nostro favore. Loro non hanno potuto schierare un elemento importante come Michele Caddia, fuori per squalifica, e sono convinto che con il tempo riusciranno a crescere e migliorare, considerando, poi, che possono contare su un allenatore molto bravo come Matteo Congia. Valgono molto di più rispetto a quello che hanno fatto vedere sino ad ora».
In attacco il Decimoputzu sta già girando a mille, con ben sei reti all'attivo.
«Stiamo continuando il lavoro della passata stagione, anche se qualcosina è cambiata. Nel momento in cui abbiamo capito che avremmo perso alcuni giocatori, ci siamo subito messi alla ricerca di elementi che potessero fare al caso nostro, che riuscissero a inserirsi nei nostri meccanismi di gioco e, per fortuna, i partenti sono stati rimpiazzati nel migliore dei modi. Davide Piscedda, che arriva dalla nostra Juniores, sta continuando nel suo percorso di crescita ed ora è diventato una risorsa molto importante; l'arrivo di Attilio Marongiu, inoltre, ci permetterà di fare un ulteriore salto di qualità: anche se è reduce da un'annata sfortunata, culminata con la retrocessione con il Domusnovas, si porta dietro un bottino personale di gol piuttosto importante, ben oltre la doppia cifra. In più possiamo sempre contare su giocatori di grandissimo valore come Manuel Usai e Omar Mocci; in pratica ho a disposizione quattro ragazzi per tre posti, perchè molto spesso schiero il tridente in avanti e quando stanno tutti bene ho l'imbarazzo della scelta, cosa che per un allenatore è sempre positiva».
Mennella presenta la prossima sfida in casa della Don Bosco di Guspini.
«Chiederò ai miei di cancellare dalle loro teste le due partite giocate sino ad ora: da domenica si volta pagina e siamo subito chiamati ad un banco di prova importante, al cospetto di una buona squadra, ben allenata e ben disposta in campo: in casa risultano molto ostici e rognosi, per noi, poi, non è mai facile giocare su una superficie in terra ma cercheremo di farci trovare pronti. Sono sicuro che i ragazzi lavoreranno sodo durante la settimana e affronteranno la sfida con l'attenzione e la concentrazione al massimo: ci troveremo davanti una delle migliori squadre del torneo, che già nella passata stagione ha saputo mostrare a tutti il suo enorme potenziale»
I bianco-blu arrivano alla sfida in condizioni ottimali.
«La preparazione atletica è durata sei settimane: ho avuto modo di lavorare in maniera ideale, andando a curare ogni più piccolo dettaglio; dal punto di vista fisico stiamo piuttosto bene, peccato solo per l'infortunio di Stefano Manca, che proprio una settimana prima dell'inizio del campionato ha rimediato un brutto trauma al crociato anteriore; è stato davvero molto sfortunato ma si tratta, ad oggi, dell'unica nota negativa, toccando ferro (ride). Per il resto non abbiamo avuto nessun altro contrattempo, soprattutto a livello muscolare, e questo ci fa ben sperare per il futuro».
Il tecnico non sente il peso delle pressioni.
«La società, a partire dal presidente, ci mette nelle condizioni di lavorare in tutta tranquillità, ma se anche così non fosse, credo di essere una persona che non si fa influenzare facilmente, in questo senso. In testa abbiamo un obiettivo piuttosto chiaro: correre il più possibile, tenendo il piede pigiato sull'acceleratore, per raggiungere la salvezza nel minor tempo, per poi iniziare a divertirci, giocando magari senza troppi patemi, senza troppe preoccupazioni per la testa. I ragazzi si stanno sacrificando tanto, a partire dagli allenamenti, e io sono convinto che se lavori sodo, alla fine, ottieni i risultati: proseguiamo dritti sulla nostra strada, spinti dal grande entusiasmo che si respira tra i tifosi ed in paese. Qui mi sento stimato, c'è un bel rapporto con la gente del posto, ma sono consapevole che ogni domenica dobbiamo dimostrare il nostro valore e non possiamo abbassare la tensione neppure per un secondo».