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Decimoputzu
«Il 4-3 a Decimo ha coronato la cavalcata»

Il Decimoputzu vola in Prima, Mennella: «Gruppo fantastico, una stagione da incorniciare»

In Seconda Categoria il campo ha già espresso il suo verdetto: il Decimoputzu di mister Roberto Mennella ha vinto il Girone B conquistando il salto di categoria con tre giornate di anticipo rispetto al termine ufficiale della stagione. Al sicuro in cassaforte ci sono 45 punti, frutto di 14 vittorie e 3 pareggi. I campidanesi, che devono ancora recuperare una gara, non si sono fatti scappare il primo match-ball utile, nella trasferta contro i cugini della Decimo 07, che si è chiusa con il risultato di 4 a 3 in favore dei biancoblù, al termine di una vera e propria battaglia sportiva che ha regalato tantissime emozioni e colpi di scena ai tifosi delle due squadre presenti al “Comunale” di via delle Aie.

«È stata sicuramente una delle partite più difficili che abbiamo affrontato quest'anno — ammette senza mezzi termini mister Mennella — ma anche una delle più entusiasmanti. Ci siamo presentati da loro con il morale al massimo, considerando che abbiamo messo in piedi una vera e propria cavalcata culminata probabilmente nel migliore dei modi possibili».

Il confronto contro la compagine allenata attualmente da mister Rugiu si è rivelato tutt'altro che semplice. «Considerando che dopo appena 7' di gioco siamo rimasti in inferiorità numerica per l'espulsione dal nostro portiere e, sugli sviluppi del calcio di punizione conseguente, abbiamo preso il primo gol, la situazione non era delle migliori. In casa della nostra diretta concorrente, in undici contro dieci e sotto di una rete. Eppure, nonostante tutto, i ragazzi hanno ribaltato il risultato, portandosi addirittura sul 4 a 2. Una manifestazione di forza notevole».

Mennella non può fare altro che applaudire i suoi: «La situazione ci imponeva di essere concreti, non potevamo badare più di tanto all'estetica della manovra, ma sul piano del carattere abbiamo offerto una risposta importante».

Il Decimoputzu ha ottenuto così la vittoria numero 14 della stagione: proprio la continuità è stata l'arma in più che alla lunga ha fatto la differenza.
«A dire il vero l'annata non era iniziata nel migliore dei modi — ricorda Mennella — con un pareggio e una sconfitta; dopo due gare, quindi, avevamo già cinque lunghezze di distanza proprio dalla Decimo 07, che è rimasta al comando per sei turni. Poi, evidentemente, siamo riusciti a sistemare le gambe e soprattutto la testa; la squadra è riuscita ad esprimersi ad alti livelli e i risultati sono la conseguenza».

Il tecnico evidenzia un momento particolare del campionato in cui è arrivata la classica svolta.
«Penso allo scontro diretto in casa contro l'Is Urigus, che abbiamo vinto con il risultato di 7 a 1; è stata in un certo senso la madre di tutte le partite; se l'avessimo persa loro si sarebbero portati a soli tre punti da noi; grazie alla vittoria invece abbiamo aumentato ulteriormente il divario. Quel successo ha fatto rumore ed è stato un messaggio chiaro per tutte le nostre rivali nella corsa al titolo».

I bianco-blu hanno collezionato numeri da urlo, che valgono per il miglior attacco e la miglior difesa.
«Per l'idea di calcio che ho, tutti i ragazzi in campo devono sapere esattamente cosa fare, sia in fase di possesso che di non possesso; ogni giocatore deve essere in grado di attaccare così come di difendere; è indispensabile che corrano tutti e si diano una mano l'un con l'altro. Spesso e volentieri spetta all'attaccante ripiegare in copertura per inseguire un avversario; altre volte capita che un difensore si trovi nelle condizioni di puntare dritto verso la porta. Si tratta, comunque, di un processo di maturazione che ha richiesto del tempo e tanto, tanto lavoro sul campo. Devo ammettere, comunque, che ho avuto a disposizione dei ragazzi fantastici, indipendentemente dall'età: si sono impegnati con grande professionalità e sacrificio, sia durante la settimana che la domenica per le partite».

Manuel Usai, in avanti, si è rivelato un autentico lusso.
«Un giocatore fondamentale per noi, a trecentosessanta gradi; riesce a fare la differenza all'interno del rettangolo di gioco, ma anche negli spogliatoi. È un vero e proprio esempio per i suoi compagni: arriva sempre per primo, subito dopo che termina con il suo lavoro; il resto della squadra lo trova già pronto negli spogliatoi. Elementi come lui, con questo tipo di mentalità, facilitano il compito di un allenatore».

Con la Prima Categoria ormai in tasca, per Mennella arriva il momento delle dediche.
«Ci tengo a ringraziare una persona particolare, che mi è stata affianco in ogni momento, in ogni istante, sia la domenica, durante le partite, e sia nei pomeriggi passati a casa, mentre studiavo il nostro prossimo avversario: sto parlando della mia compagna, Claudia, che non mi ha mai fatto mancare nulla. La dedica, inoltre, va estesa anche a mio figlio Marco. Vorrei esprimere tutta la mia gratitudine al presidente Mino Mocci, che mi ha dato la possibilità di iniziare a fare il mestiere, tra virgolette, di allenatore, mettendomi peraltro nelle condizioni di poter correre per la vittoria finale. Per finire, devo necessariamente ringraziare i miei giocatori: sono loro, in sostanza, che ti fanno diventare un allenatore vincente».

Il tecnico vuole chiudere la stagione nel migliore dei modi.
«Ci rimangono da giocare ancora quattro partite: credo che sia doveroso e serio, da parte nostra, affrontarle con il massimo della concentrazione e onorare il campionato sino all'ultimo, anche per una questione di rispetto nei confronti dei nostri tifosi, che hanno rincominciato a seguirci con grande calore, oltre che, soprattutto, per tutte le squadre che stanno lottando per non retrocedere. Dopodiché ci godremo la festa e il meritato riposo».
A proposito del suo futuro sulla panchina dei campidanesi, Mennella non si sbilancia. «Incontrerò il presidente appena sarà possibile: faremo il punto della situazione assieme e cercheremo di capire cosa fare da grandi (ride)».

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2021/2022
Tags:
Seconda Categoria
Girone B