Il Guspini tiene accesa la fiammella, Piras: «Vittoria sofferta che dedico ai gufi»

Il Guspini è ancora in corsa per la salvezza. Il recupero contro l'Idolo era la classica gara da dentro o fuori perché una sconfitta avrebbe probabilmente affossato una squadra che non vinceva da quasi cinque mesi mentre il successo per 2-1, giunto nel recupero, potrebbe sbloccare mentalmente i biancorossi che, sulla carta, possono far punti contro chiunque. Per il tecnico Marco Piras arriva la prima vittoria alla sesta partita alla guida dei mediocampidanesi: «Si è visto il percorso del Guspini, nel momento in cui la partita si stava mettendo nei migliori dei modi, in vantaggio 1-0 e con l'uomo in più, ci siamo incasinati facendo un rigore insensato. Poi ci sono stati gol sbagliati sulla linea, una traversa colpita ed era l'emblema di questo campionato che stiamo cercando di raddrizzare. Ma ci speravamo fino alla fine e, in fin dei conti, è più bello vincere così. Vorrei dedicare questa vittoria ai gufi che continuano a venire al campo, dopo aver fatto i danni iniziali, spero che non vengano più anche se hanno la faccia di presentarsi al campo dopo esser stati cacciati».

Il Guspini è terzultimo e rivede i playout ma le prossime due gare sono durissime: «La squadra non vinceva da cinque mesi ma non è scarsa, è impaurita e va in affanno nel momento in cui deve gestire la partita. E ha rischiato anche di prendere il gol del 2-1. Questa è una squadra malata che si sta curando piano piano, con la speranza che guarisca al più presto possibile. Se non avessimo battuto l'Idolo dove pensavamo di dover vincere? Contro Ferrini e Ossese che sono due squadroni? A noi mancava un qualcosa che potesse riaccendere la speranza di poter agguantare la salvezza, questa vittoria all'ultimo respiro spero sia ciò che ci mancava anche se non abbiamo fatto nulla».