Taloro secondo, il Sant'Elena dentro i playoff
Il Monastir fa cedere l'Ossese e riconsegna la vetta all'Ilva, colpi di coda per Idolo e Guspini
Altro smottamento in vetta e l'Ilvamaddalena torna a condurre ma non perché ha recuperato la gara non giocata a Villacidro bensì perché ha approfittato del ko in casa dell'Ossese per mano del Monastir e, contemporaneamente superato all'inglese l'Asseminese. Sale in seconda posizione il Taloro dopo aver superato di misura il pericolante Li Punti e superato in classifica l'ex capolista. Resta in quarta posizione la Ferrini, ferma ai box per il Covid da due giornate e ora avvicinata in classifica dal Sant'Elena capace di rifilare una cinquina al Porto Rotondo e superare la Nuorese, fermata sullo 0-0 dal Budoni nell'anticipo del sabato. Si riporta in quota il già citato Monastir tornato a compiere un exploit dopo quelli mancati per un soffio con Taloro e Ilva e riprende a vincere il Ghilarza giocando però solo 16' nel match contro i residui del Castiadas scesi in campo con otto elementi. La zona bassa, invece, viene movimentata dai successi esterni dell'Idolo ad Arbus e del Guspini a Pozzomaggiore contro il Bosa.
L'Ossese perde la gara e la testa tornando al terzo posto dopo una settimana passata in vetta alla classifica. Contro il Monastir i bianconeri arrivavano col pieno di entusiasmo per la leadership raggiunta e il pareggio agguantato a Civitavecchia nell'andata degli ottavi di finale della Coppa Italia Dilettanti. E nonostante la pericolosità dei campidanesi già visibile nei primi minuti con Arzu (tiro angolato che Cherchi devia in angolo), la squadra di Loriga ci prova prima con Madeddu e Sabino ma, alla mezzora, rischia la capitolazione col palo colpito da Anedda. Poco dopo Fangwa cerca di sorprendere Cherchi con un destro angolato, il portiere si allunga e devia sui piedi di Anedda che calcia a botta sicura trovando però il salvataggio di Arca. Il quale pareggia il conto dei legni con una punizione dal limite che manda la palla a stamparsi sulla traversa. Nella ripresa i bianconeri si avvicinano al gol con Virdis (bravo Zanda a rifugiarsi in angolo), Chelo (bel colpo di testa) e Zinellu (ancora Zanda in tuffo manda in angolo) per poi trovarlo con Dettori che insacca la palla sotto l'incrocio dei pali. La squadra Manunza reagisce e perviene al pareggio dieci minuto dopo con il tiro di Melis, deviato e imparabile per Cherchi. Il finale sembra non porti grandi sorprese ma, questa volta, arride al Monastir (diversamente da Gavoi e La Maddalena) con la fuga di Fangwa e l'assist per il neo entrato Sylla bravo a battere Cherchi e regalare i tre punti ai campidanesi. Per l'Ossese c'è subito la possibilità di riscatto con l'atteso match di Coppa che mercoledì fermerà il paese di Ossi.
L'Ilva si riprende la vetta dopo una settimana in cui il Covid ha annullato la trasferta di Villacidro e fatto perdere una posizione agli isolani. Prontamente ripresa perché il ko dell'Ossese è stato accompagnato dal successo nel testa-coda contro l'Asseminese. La squadra di Acciaro parte forte con l'obiettivo di orientare subito il match e, a metà della prima frazione, sblocca il risultato: cambio gioco di Chiappetta a pescare Aiana, controllo a rientrare e destro a giro rasoterra con palla sull'angolo opposto imprendibile per Mainas. Alla mezzora gol annullato a Chiappetta, sull'angolo di Gallo, il centrocampista insacca dopo un controllo della palla col braccio. Prima del riposo scontro di gioco Tapparello-Mainas, il bomber argentino ha la peggio con un taglio alla testa e nella ripresa al suo posto c'è Molina. All'ora di gioco match chiuso dal neo entrato Cacheiro che trafigge il portiere al termine di un'azione nata dallo scambio Chiappetta-Molina. Ultima mezzora in totale controllo per gli isolani e si registra l'esordio di Domenica Messina, esterno basso catanese classe 1999 con trascorsi nel Biancavilla e Gela (Eccellenza Sicilia), e Corneto Tarquinio (Eccellenza Lazio).
Il Taloro vince la terza gara di fila in casa e sale al secondo posto. Ma il successo contro il Li Punti è stato conquistato con tanto sudore, nonostante i sassaresi abbiamo disputato metà ripresa con l'uomo in meno ma senza mai arrendersi fino al triplice fischio. I gol che hanno deciso il match del Maristiai sono stati realizzati nel primo tempo. Dopo i primi 25' di gioco in cui si registra un intervento di Murru su Pusceddu, l'equilibrio viene spezzato da Falchi che riceve palla da Mele e fa secco il portiere Murru dai venti metri. Alla mezzora il raddoppio lo firma capitan Mele con una incornata sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pusceddu. Prima del riposo la squadra di Salis dimezza lo svantaggio con Luiu che risolve una mischia in area in seguito ad una punizione. Nella ripresa il tentativo dei sassaresi di agguantare il pareggio viene depotenziato dall'espulsione di Tenerelli per una spinta su Sau, i ragazzi di Fadda tengono il gol di vantaggio e incassano i tre punti per stare in scia all'Ilva.
Del pari a reti inviolato di sabato tra Nuorese e Budoni, coi barbaricini andati più vicini al gol con Vinci e Cocco (bravo La Gorga a neutralizzare), ne approfitta il Sant'Elena per conquistare il quinto posto con una bella cinquina ai danni del Porto Rotondo. Gli olbiesi si erano finora distinti in questo 2022 per una facilità nell'andare a rete e una certa compattezza difensiva, sgretolata sin dai primi minuti con il rigore conquistato da Caboni e trasformato da Falciani. I quartesi, come già visto in altre gare, non si fermano e vanno alla ricerca del raddoppio con Pilosu (destro potente) e Caboni (conclusione debole) trovandolo poi proprio con Pilosu, a segno nel giorno del suo compleanno. Nella ripresa di scatena Caboni con una doppietta che non dà scampo ai galluresi, ridotti in dieci per l'espulsione di Piemonte prima che Casciello firmi la "manita" che proietta la squadra di Dessì nei playoff e con un'altra gara in casa contro la vice capolista Taloro.
Il Ghilarza torna alla vittoria dopo quattro sconfitte di fila e per incassare i tre punti impiega appena 16'. Perché il Castiadas, sceso in campo con soli otto elementi, fa a tempo ad incassare le reti di Atzei (doppietta) e Caddeo prima di accusare l'infortunio di due giocatori. Con soli sei elementi in campo l'arbitro Virgili non ha potuto far altro che interrompere il match come da regolamento per il disappunto del pubblico giunto al campo per godersi 90' di calcio. Un'altra vicenda grottesca per il club sarrabese che, da dicembre in poi, ha messo in fila una serie di "battute a vuoto" che non possono essere cancellate dalla dignitosa partecipazione alla finale di Coppa Italia.
Il resto del succo della giornata arriva dalla corsa salvezza con gli squilli forti e chiari di Idolo e Guspini. Gli ogliastrini hanno vinto ad Arbus lo scontro diretto riaprendo la propria corsa per evitare i playout. La squadra di Masia si avvicina subito al gol col palo centrato da Stochino, le replica dei granata sono affidate agli spunti pericolosi di Alassani. Ma è nella prima parte della ripresa che si decide il match: in apertura spunto di Bonicelli a sinistra e palla d'oro per il vantaggio di Traorè. Poi capitan Staffa infila la palla all'incrocio dei pali su calcio di punizione. Nel finale la difesa guidata dall'ex Kamana fa buona guardia e il portiere Loi salva su Casu e Idili. La squadra di Agus incassa il quinto ko di fila e si ritrova gli arzanesi a due sole lunghezze.
Il Bosa aveva tutte le intenzioni di festeggiare la salvezza in anticipo e i presupposti erano dei migliori visto che, dopo 4', la sfortunata deviazione di Ibba valeva per il vantaggio interno. Il Guspini non si è però disunito e ha trovato il pareggio prima della mezzora su palla inattiva con Uccheddu che devia in rete la palla calciata su punizione da Malandra. Nella ripresa le due squadre cercano la vittoria ma è nel recupero che i biancorossi di Piras piazzano il colpo del ko con un Bruno Floris, non nuovo in questa stagione nell'essere decisivo all'ultimo assalto come già capitato nel recupero con l'Idolo o all'andata contro il Sant'Elena. I mediocampidanesi superano il Li Punti e tornano in zona playout rilanciandosi per un finale di stagione che, in coda, vede rimescolare diverse carte tranne le assodate ultime due posizioni occupate da Castiadas e Asseminese.