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porto cervo 2019\2020
«La qualità media degli organici è altissima»

Il Porto Cervo vuole correre sempre più forte, Spano: «Per la vittoria finale c'è tanta concorrenza, la sfida con l'Ozierese dirà chi siamo»

Una cosa è certa: mister Giuseppe Spano non sa stare lontano dal mondo del calcio; è naturale, dunque, ritrovare nuovamente il tecnico al lavoro, per l'ennesimo anno, con la solita dose di entusiasmo e professionalità. L'intento, ovviamente, è quello di portare il suo Porto Cervo più in alto possibile in classifica, tentando di migliorare i risultati raggiunti nel recente passato con il Monti di Mola. Il club dunque cambia nome ma non filosofia e riparte forte dal suo storico condottiero.
Intanto dopo i primi 180' della stagione i bianco-neri hanno già messo in cassaforte quattro punti, che valgono per il primato in classifica, seppur in coabitazione: al pari ottenuto alla prima uscita in casa del Cus Sassari ha fatto seguito la bella e netta vittoria ottenuta con un largo 5 a 2, di fronte al proprio pubblico, nel match contro il San Giorgio Perfugas.

«A dire la verità nella sfida d'esordio abbiamo accusato il fortissimo caldo — ammette mister Giuseppe Spano — purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di disputare un'amichevole per abituarci all'orario di inizio della gara e soprattutto al clima che avremmo trovato una volta scesi in campo e dunque siamo stati un po' penalizzati, sul piano atletico, ma credo che sia un discorso comune a tante altre squadre».
Per la seconda uscita le cose sono andate decisamente meglio. «Siamo cresciuti tanto sul piano del ritmo e dell'intensità: sono tutti segnali positivi, ora speriamo di raggiungere il pieno regime nel più breve tempo possibile».

Durante la preparazione il tecnico ha dovuto fare i conti con qualche piccolo problemino di natura logistica. «In rosa ci sono parecchi ragazzi che svolgono lavori stagionali durante i mesi estivi, un contrattempo che provoca mille difficoltà. Abbiamo provato a segnalare questa cosa alla Federazione, sperando di iniziare il campionato il più tardi possibile, ma chiaramente ci sono anche le esigenze delle altre compagini da rispettare. Dunque accettiamo il calendario e ci prepariamo a dare il massimo».

 

Per quanto riguarda gli obiettivi il tecnico ha le idee chiare. «I dirigenti hanno cercato di migliorare sensibilmente l'organico, intervenendo nel mercato estivo con il chiaro intento di potenziarlo e completarlo, considerando che l'anno scorso era emersa qualche lacuna ed è proprio da queste che siamo ripartiti. Per la vittoria finale chiaramente non dipende solo da noi, devi essere più forte e bravo dei tuoi rivali, la concorrenza non manca di certo in questo senso ma noi vogliamo volare sempre più in alto: due anni fa ci siamo piazzati al quinto posto, l'anno scorso al quarto».
Poi continua. «I reali valori in campo non sono ancora delineati, è ancora presto per tracciare un bilancio in questo senso ma mi sembra un torneo estremamente equilibrato, la qualità media degli organici è altissima. Credo che dopo 5-6 giornate si capirà qualcosa in più».

 

Il Porto Cervo nel prossimo turno è atteso dalla delicatissima trasferta in casa dell'Ozierese, reduce dal roboante 4 a 1 inflitto ai danni del Coghinas, ma anche i bianco-neri arrivano al confronto con un ottimo biglietto da visita e un Filippelli in forma smagliante, reduce dalla tripletta messa a segno nell'ultimo turno. «Si tratta di un bel test che sicuramente ci darà un'idea più precisa sul nostro valore. Loro vengono da una dolorosa retrocessione, sono la classica nobile decaduta che proverà immediatamente a riconquistare la Promozione, possono contare su una rosa ottima e affiatata, che nel corso degli anni ha raggiunto una solidità invidiabile; del resto Ozieri offre un ampio bacino di ragazzi su cui puntare. La nostra realtà è leggermente diversa: siamo costretti ad attingere dai centri più grossi come Olbia e Arzachena perché il contributo da parte dei calciatori locali è esiguo».

Spano si aspetta diversi passi in avanti da parte dei suoi rispetto alle ultime stagioni.
«Più che sul piano tecnico cercheremo di migliorare nella capacità di fare quadrato e di reagire nei momenti difficili, sia all'interno di una singola gara che nell'arco del torneo. La forza del gruppo, soprattutto per quanto riguarda il carattere, è uno degli ingredienti principali per noi: proprio per questo la società sceglie i giocatori in base alle garanzie che ci possono offrire da questo punto di vista. Io credo che i risultati passino proprio da qui».


Il tecnico si sta tuffando in questa nuova stagione con il suo solito carico di entusiasmo.
«Non ricordo se si tratta del quattordicesimo o del quindicesimo campionato che affronto (ride), in passato sono stato fermo per due anni di fila, una scelta mia, ma quando sei abituato a vivere le domeniche in quel modo ti assicuro che stare senza calcio è quasi una tortura; non mi ci vedo mica a passare le giornate a tagliare il prato o a fare le passeggiate, non riesco proprio ad adattarmi a questa realtà. Ci ho provato ma ho capito subito che dovevo tornare ad occuparmi di sport».

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2019/2020
Tags:
Prima Categoria
Girone D