«Onano, Massessi e Festa i giusti rinforzi per non soffrire»
Il San Vito parte col piede giusto, Padiglia: «Finalmente sul nostro campo dopo tre anni, puntiamo ad una salvezza tranquilla»
Il San Vito inizia la stagione nuova nello stesso modo con cui aveva terminato quella scorsa, ovvero con una vittoria: il match d'esordio contro il Sestu si è infatti concluso con il punteggio di 1 a 0 in favore degli uomini allenati da mister Angelo Padiglia, che ha ricevuto tantissime indicazioni importanti, a partire dall'attaccante Umberto Festa, autore del gol decisivo. L'obiettivo del club è quello di disputare un torneo all'insegna della serenità, centrando la salvezza senza troppi patemi d'animo, come invece è successo negli ultimi anni. Se il buongiorno si vede dal mattino, dunque, i biancocelesti hanno tutte le carte in regole per togliersi tantissime soddisfazioni: il tecnico, nel frattempo, è già al lavoro per preparare l'insidiosissima trasferta nella tana dell'Azzurra Monserrato, in programma nel prossimo turno.
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«Quando si vince si sta sempre bene – ammette mister Angelo Padiglia – ma intanto siamo felicissimi e molto soddisfatti perché dopo tre anni siamo finalmente rientrati a casa nostra e abbiamo la possibilità di giocare su un campo nuovissimo. Credo che sia una delle cose più positive».
Poi il tecnico analizza la prestazione offerta dai suoi nel match contro il Sestu.
«Abbiamo fatto un bellissimo primo tempo, dove non abbiamo rischiato praticamente nulla: abbiamo costruito almeno 4-5 palle gol, subendo un solo tiro in porta, al 47', in pieno recupero, su calcio di punizione, con la palla che si è stampata sulla traversa. Ma a parte questo episodio, possiamo dire che la gara è stata dominata dal San Vito».
Nella ripresa il copione non è cambiato.
«Abbiamo continuato a giocare bene, creando forse meno occasioni rispetto ai primi 45', ma con più possesso palla. Nonostante il calo fisico che abbiamo accusato nell'ultima parte della gara non abbiamo rischiato quasi niente».
Padiglia è piuttosto soddisfatto.
«Nelle ultime tre stagioni avevamo sempre incominciato il campionato con una sconfitta; riuscire ad invertire la rotta, in questo senso, è stato davvero molto importante, anche perché abbiamo dovuto fare i conti con qualche assenza di troppo. Ho tutte le ragioni per essere contento della prestazione offerta dai miei ragazzi».
Il San Vito è già apparso piuttosto tonico.
«Ci tenevamo a dare continuità con quanto fatto vedere nell'ultima parte del campionato scorso, in cui eravamo riusciti a vincere nelle ultime sette giornate, che sono poi risultate fondamentali per aggiudicarci la salvezza. Con quella di domenica scorsa, quindi, le vittorie di fila sono diventate otto».
La rosa allestita dagli uomini mercato del club è di ottimo livello.
«Abbiamo cambiato un po' le carte rispetto alla passata stagione: sono arrivati giocatori di spessore come Onano, Massessi e Festa, che hanno maturato esperienze importanti in categorie superiori; sono convinto che ci daranno una grossa mano per proseguire con il nostro percorso di crescita, considerando che l'anno scorso l'età media della rosa era piuttosto bassa, con l'unica eccezione rappresentata dal nostro portiere. Ho a disposizione un mix perfetto, composto da alcuni veterani e da tantissime giovani promesse».
Gli obiettivi del San Vito sono piuttosto chiari:
«Cercheremo di migliorare la classifica, rispetto a quanto fatto l'anno scorso: puntiamo a raggiungere una salvezza tranquilla, senza patemi d'animo, considerando che negli ultimi anni riuscivamo a salvarci soltanto all'ultimo: nella stagione 2023-24 avevamo dovuto attendere i playout; l'anno scorso la certezza matematica della permanenza in Prima Categoria è arrivata alla penultima uscita. Possiamo disputare un campionato dignitoso, la sensazione è questa, e il fatto di poter giocare in casa, sul nostro campo, ci potrebbe aiutare a raccogliere qualcosina in più: poter giocare davanti al nostro pubblico è una cosa importante; la superficie di gioco, inoltre, è praticamente perfetta, e questo ci consente di esprimerci al meglio e di approcciare la sfida nel modo ideale».
Padiglia preferisce tenere un profilo basso: la stagione sarà molto lunga ed impegnativa.
«Non ci possiamo sicuramente permettere di fare voli pindarici, anche perchè nel girone A ci sono diverse corazzate: le squadre che salgono dalla Seconda di solito pagano il salto di categoria ma Accademia Sulcitana, Gioventù Sarroch e Decimo 07 hanno fatto le cose in grande, allestendo organici di primissimo livello. Le neopromosse sono fortissime, ma la stessa cosa si può dire dell'Idolo, squadra retrocessa dalla Promozione che ha fatto una bellissima campagna acquisti. Sarà un campionato molto equilibrato, più difficile dell'anno scorso, questo è poco ma sicuro. Noi abbiamo un pizzico di esperienza in più, però, che potrebbe darci una grossa mano».
Nel prossimo turno, intanto, Festa e soci sono attesi dalla delicatissima trasferta contro l'Azzurra.
«Quest'anno, come ho detto ai ragazzi proprio negli scorsi giorni, ho puntato su una preparazione atletica più pesante, a differenza di quanto fatto per la passata stagione. C'è da aggiungere, anche, che ho avuto quasi sempre la rosa al gran completo per tutti i 30 giorni di preparazione, una cosa che in passato accadeva molto raramente: ricordo che spesso siamo stati costretti ad allenarci in sette, in dieci, in undici, perché molti ragazzi erano impegnati con il lavoro. Abbiamo ampliato la rosa proprio per non doverci più trovare in queste brutte situazioni e devo dire che le cose sono andate nel migliore dei modi. Probabilmente sul piano della condizione non potremo essere al top, almeno per quanto riguarda le primissime uscite: anche domenica scorsa, ad esempio, siamo un po' calati nella ripresa, proprio a causa dei carichi di lavoro a cui ho sottoposto la mia squadra, sperando di partire con più benzina nel serbatoio rispetto a quanto accadeva in passato: di solito preferivo puntare su allenamenti molto più soft, magari facevamo bene nelle prime due o tre gare ma poi alla distanza non riuscivamo a tenere il passo dei nostri avversari. Quest''anno puntiamo a disputare un campionato più equilibrato anche da questo punto di vista.
Cosa aspettarsi dalla sfida di Monserrato?
«Giocheremo contro un avversario ostico, su un campo difficile: loro sono molto affiatati, si conoscono ormai da diversi anni: stanno puntando forte sui giovani, corrono tantissimo e tra l'altro sanno giocare bene a calcio; ho molto rispetto per Canosa, il loro allenatore, davvero bravissimo: sarà una sfida difficilissima, ma per noi ogni domenica sarà una battaglia, e lo sappiamo. Non siamo sicuramente una corazzata, non possiamo andare a giocare fuori casa pensando di poter fare chissà che, ma questo non vuol dire che non scenderemo in campo con il piglio giusto; abbiamo la consapevolezza di essere molto più competitivi rispetto all'anno scorso: andremo a Monserrato con l'intento di fare risultato, poi sarà il campo ad esprimere l'ultimo verdetto come al solito».