Ricorso dei due club, l'8 luglio deciderà il Consiglio Federale
La Covisoc boccia Teramo e Campobasso, risalgono le speranze di ripescaggio della Torres
E adesso in casa Torres iniziano a lievitare le speranze del ripescaggio in serie C. Dopo il primo step del 22 giugno, nel quale tutti i club aventi diritto a partecipare al campionati di Lega Pro avevano presentato la domanda di ammissione, entro l'1 luglio la Co.Vi.So.C. e la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, hanno comunicato alle società l’esito dell'istruttoria sulla documentazione prodotta ed è emerso che Campobasso e Teramo sarebbero gli unici due club ad aver ricevuto parere negativo alla domanda di iscrizione, con gli abruzzesi che avrebbero un problema del non rispetto dell'indice di liquidità, cioè il parametro che rappresenta il rapporto fra attività correnti (disponibilità liquide e crediti esigibili entro i 12 mesi) e passività correnti.
La notizia è giunta dagli stessi club "bocciati" attraverso una nota ufficiale.
"La Co.Vi.So.C. - si legge nel comunicato dei molisani - ha dato parere negativo alla domanda di iscrizione al Campionato presentata da S.S. Città di Campobasso s.r.l. Il club, consapevole della bontà delle operazioni effettuate, ha già conferito mandato allo studio DCF Sport Legal per assisterla e dimostrare la correttezza di tutto quanto adempiuto".
"La Co.Vi.So.C. - si legge nel comunicato degli abruzzesi - ha dato parere negativo alla domanda di iscrizione al Campionato 22/23 presentata da S.S. Teramo Calcio s.r.l. Il club è consapevole di aver ottemperato correttamente agli adempimenti previsti e per dimostrarlo ha già conferito mandato allo studio DCF Sport Legal per assisterlo e difenderlo".
Entrambi i club, dunque, vanno verso l'esclusione dalla Serie C, in ogni caso Campobasso e Teramo hanno tempo fino a mercoledì 6 luglio per presentare ricorso, le due Commissioni esprimeranno, entro il 7 luglio, parere motivato sui ricorsi proposti e la decisione sulla concessione delle Licenze Nazionali verrà poi assunta dal Consiglio Federale nella riunione dell'8 luglio. In caso di ulteriore bocciatura sarà possibile per le due società fare ricorso al Collegio di Garanzia del Coni.
Il fatto che già si appalesino due bocciature in essere questo fa scaldare il cuore dei torresini. Perché se Campobasso e Teramo dovessero ricevere un no definitivo alla Lega Pro alla loro sostituzione si procederà alla "integrazione" che, in base alle norme federali, prevede l’alternanza fra una squadra B dei club di serie A (non ce ne sono), una squadra di serie C tra le retrocesse ai playout (prima è la Fermana che scavalca la Pistoiese in quanto ripescata lo scorso anno) e una di serie D tra la vincenti dei playoff. In questo caso la graduatoria stilata dalla Lega Nazionale Dilettanti vede la Torres al quinto posto ma che balzerebbe in testa perché la Cavese (prima) viene esclusa essendo stata ripescata in serie C al termine della stagione 2017-18, il Lentigione non ha lo stadio a norma, il Poggibonsi non avrebbe le risorse necessarie mentre l'Union Clodiense non ha mai esternato una intenzione di fare domanda di ripescaggio.
Queste società che fanno parte della graduatoria dei club di serie D possono candidarsi per l'eventuale "integrazione" dell'organico di serie C documentando, entro il termine perentorio del 19 luglio 2022, di essere in possesso dei requisiti di ammissibilità a detto campionato previsti dal Sistema delle Licenze Nazionali e presentare apposita domanda sia alla FIGC, corredata dalla documentazione tra cui l'assegno circolare di 300mila euro di contributo straordinario (il cd fondo perduto), e sia alla Lega Italiana Calcio Professionistico, corredata dalla documentazione tra cui la quota associativa, che per le società non associate a Lega Pro, è di 105mila euro, e la fideiussione dell'importo di 350mila euro.