«Campionato equilibrato, possiamo toglierci ancora molte soddisfazioni»
La Libertas è pronta a ripartire, Piga: «Ci stiamo lasciando alle spalle un periodo sfortunato, in casa contro il Sadali voglio una vittoria a tutti i costi»
Il girone di ritorno si è aperto con due sconfitte, il pesante 4 a 1 incassato nella tana del Gonnos e quella, di misura, rimediata al cospetto dell'ostico Senorbì, ma in casa Libertas regna comunque grande serenità: Marco Piga, il giovane allenatore che negli anni è diventato il vero e proprio punto di riferimento tecnico per il progetto messo in piedi dal club giallo-rosso, sta svolgendo davvero un ottimo lavoro alla guida di un gruppo che è composto per buona parte da tantissimi giovani, alcuni di loro addirittura alla primissima esperienza in Prima Squadra, a cui si aggiungono diversi elementi di comprovata esperienza per un mix assolutamente valido e bilanciato.
Far crescere al meglio il proprio settore giovanile è una sfida sicuramente affascinante, che rappresenta uno degli obbiettivi primari, anche se non ci si può dimenticare della classifica: con 25 punti all'attivo la salvezza ormai è ad un passo, ma nel corso della stagione i baruminesi hanno dimostrato di poter orbitare tranquillamente attorno alle prime posizioni. Diventa fondamentale, in questo senso, la sfida interna al Sadali, in programma nel prossimo turno: in caso di vittoria ci sarebbe appunto l'aggancio agli avversari diretti, che ora occupano il quinto posto.
«Stavamo andando piuttosto discretamente – ammette Piga – ma gli infortuni e le squalifiche dell'ultimo periodo ci hanno messo un po' in difficoltà. Non avendo una rosa ampissima, con tanti giovani alla prima esperienza, è normale incappare in qualche passo falso. Ora spero solo di recuperare un po' di pezzi: mi mancano elementi di spessore come Ghiani, che è rientrato proprio domenica dopo aver saltato un intero girone, ma non può ancora essere, ovviamente, al meglio; Concu, che sarebbe dovuto essere il pilastro della nostra difesa ma ha rimediato una brutta frattura al piede, oltre a Cordella, Viola e Osei».
Nell'ultima uscita è arrivata la sconfitta, per 1 a 0, contro il Senorbì. «Potevamo fare sicuramente qualcosa in più; il rammarico deriva dal fatto che sullo 0 a 0 abbiamo sciupato tante buone occasioni; il rigore arrivato all'ultimo, a dirla tutta un po' generoso, ci ha penalizzato forse più del dovuto, ma non siamo stati brillanti come al solito. Probabilmente il turno infrasettimanale, nella sfida di recupero vinta con il Narcao, ci ha tolto un po' di lucidità, possiamo comunque stare tranquilli; vietato demoralizzarsi dunque». L'imperativo è riprendere la marcia a partire dalla prossima sfida. «Giochiamo in casa dopo diverse trasferte; sarà importante capitalizzare al massimo il fattore campo. Il Sadali è una squadra tosta che come noi ha bisogno dei tre punti, però non possiamo fallire se vogliamo cambiare passo. Ricordiamoci comunque che abbiamo già scontato il turno di riposo, a differenza di tutte le squadre che ci precedono».
Il tecnico ha fatto buon viso a cattivo gioco: le varie emergenze aprono spazi interessanti per i tanti talenti in erba provenienti dal settore giovanile. «Fa piacere lavorare con i giovani, è davvero molto bello, soprattutto perché ti ricambiano con tanto entusiasmo. E' un onore per me poterli vedere crescere: si stanno applicando con la concentrazione e la professionalità dei grandi, il vivaio è un settore nevralgico nel discorso di questo club, considerando che non possiamo permetterci spese folli». Come in ogni cosa però, c'è da mettere in conto l'aspetto negativo: «In questo caso paghiamo un po' sul piano della continuità; molti sono passati direttamente dagli Allievi alla Prima Squadra, saltando la trafila della Juniores; mantenere lo stesso rendimento per 30 gare è faticoso, ma i miglioramenti si vedono ogni giorno».
Dopo quindici giornate, al netto dei recuperi, la Libertas si trovava a cinque lunghezze dalla vetta: un segnale chiaro sul valore di una squadra che può giocarsela con chiunque. «Peccato per aver sperperato qualche punticino di troppo, anche se ci tengo a sottolineare il fatto che non ho mai potuto schierare la stessa formazione per due partite di seguito». Nel girone di ritorno ci sarà la possibilità per riscattarsi. «Il campionato è ancora molto lungo, ora conosciamo il livello di tutte le nostre avversarie; sono sicuro che possiamo fare ancora molto bene e puntare alle prime posizioni, ma i ragazzi devono capire che ciascuno è fondamentale, non si può puntare soltanto su undici giocatori».
La corsa al titolo, a differenza di quanto accaduto negli ultimi anni, è caratterizzata da grande incertezza ed equilibrio. «Di solito nel nostro girone c'era qualche squadra che puntualmente riusciva ad ammazzare il campionato con largo anticipo; il torneo attualmente è livellato, sono sicuro che da qui alla fine assisteremo ancora a tantissimi colpi di scena». Piga scommette forte sull'Andromeda. «La compagine più completa secondo me, si conoscono ormai da tanti anni e hanno tassellato l'organico con gli elementi che mancavano; le altre sono tutte sullo stesso piano. Io conto di avere tutti a disposizione in vista del momento cruciale: possiamo dare filo da torcere a tutti, sognare non è vietato, anche perchè personalmente prima o poi mi piacerebbe calcare palcoscenici più importanti, ma il lavoro è ancora tantissimo».
I 32 gol all'attivo, per il secondo miglior attacco dopo quelli di Andromeda e Gonnosfanadiga, sono l'indicazione più evidente della grande efficacia della fase avanzata; probabilmente, alla luce delle 25 reti subite, si può fare qualcosa in più dietro. «In quest'ultimo periodo stiamo subendo decisamente molto meno, se si esclude la giornata particolare in cui siamo incappati in occasione della sfida contro il Gonnos, dove praticamente è scesa in campo la Juniores, a causa di contrattempi vari. Come dicevo prima, gli infortuni hanno ridotto all'osso il reparto difensivo e il centrocampo; per fortuna riusciamo a costruire puntualmente diverse palle gol, una rete di solito arriva sempre».