«La squadra così costruita è forte, ma ci sono gli avversari»
L'Arbus aggancia la vetta, il presidente Garau: «Il bello inizia adesso, proveremo a vincerle tutte»
Grazie al secco 2 a 0 rifilato a domicilio alla quotatissima Libertas Barumini nell'ultimo turno di campionato, l'Arbus Costa Verde conquista la quinta vittoria in queste prime sei uscite e, complice il pari del Samugheo fermato a Perdaxius, aggancia la prima piazza della classifica, a quota 16, in coabitazione con i rossobiancoverdi.
Mister Stefano Pani può continuare a lavorare con il pieno di serenità, perché il club sta mettendo i suoi tesserati nelle condizioni migliori per esprimere tutto il valore di una rosa allestita nella sessione estiva di mercato di primissimo livello. Ora non rimane altro da fare che mettere a frutto l'enorme potenziale del gruppo e, soprattutto, mettere in cassaforte quanti più punti possibile: l'obiettivo, chiaramente, è quello di ritornare nel campionato di Promozione, iniziando a lenire la delusione e l'amarezza per la doppia retrocessione.
Spetta al presidente del sodalizio granata, Luca Garau, fare il punto della situazione a pochi giorni dal match interno contro la Virtus Villamar, partendo da un assunto sicuramente condivisibile: «Ovviamente siamo consapevoli che la squadra che abbiamo costruito potrebbe tranquillamente competere in categorie superiori alla Prima, ad esempio come la Promozione. Ma questo non significa che i risultati piuttosto buoni che stanno già arrivando siano scontati, perché poi in campo ci sono anche gli avversari. Ma il punto che mi interessa rimarcare è che la qualità dei giocatori dell'Arbus quest'anno è veramente alta: la società, del resto, ha fatto tantissimi sacrifici, investendo cifre importanti».
Ed i risultati sono una conseguenza logica, in questo senso, a partire dal secco 2-0 di Barumini, contro un avversario imbattuto in casa e che puntava al sorpasso in classifica dei granata.
«Abbiamo dominato la partita per quasi 60' di fila; loro hanno avuto giusto due occasioni, noi invece ci siamo presentati di fronte alla loro porta per ben sette volte nella prima frazione, e per tre volte nella ripresa. La partita dunque poteva anche finire con un risultato più rotondo, questo significa che siamo stati abbastanza spreconi. Il Barumini comunque si è dimostrata una squadra di tutto rispetto, un gruppo molto compatto, con diversi interpreti di grandissima esperienza: meritano i nostri complimenti per come hanno tenuto il campo. Del resto sappiamo bene che ogni partita sarà una guerra per noi, perché quando vai ad incontrare la prima della classe hai sempre uno stimolo in più; ci aspettiamo che i nostri avversari scendano sempre in campo con il coltello tra i denti ma allo stesso tempo cercheremo di farci trovare pronti».
Intanto l'Arbus, complice anche il mezzo passo falso del Samugheo, ha agganciato la prima posizione della classifica.
«Il bello per noi comincia adesso, come si dice; sarà una sfida continua, stare in vetta non è e non sarà semplice e lo sappiamo; si tratta principalmente di una questione di testa, perché per vincere i campionati non basta il bagaglio tecnico e tattico, ma serve anche il carattere. Noi abbiamo la fortuna, in questo senso, di poter contare su un grande mister, coadiuvato da uno staff di tutto rispetto: lavorano molto sulla mentalità dei ragazzi, sull'atteggiamento che la squadra deve mantenere in campo, e questo succede puntualmente, in ogni seduta di allenamento che facciamo durante la settimana. Il nostro primo obiettivo è quello di rendere il nostro gruppo coeso e compatto, in modo da creare lo zoccolo duro dal quale partire per poi affrontare, nel caso, anche campionati più impegnativi come la Promozione, che speriamo di riconquistare quanto prima».
Tra i protagonisti assoluti di questo primo scorcio di stagione c'è sicuramente Lorenzo Andrade Da Silva, che ha già collezionato sei centri. Tra le note più liete, però, c'è anche il rendimento della difesa, la migliore sino ad ora del torneo, con due reti appena al passivo.
«Credo di poter tranquillamente dire che la difesa e il centrocampo dell'Arbus siano i migliori del girone; la squadra tiene il campo in maniera molto ordinata e quando hai un reparto arretrato che spinge così forte e concede poco agli avversari puoi esprimerti con maggiore tranquillità e con la giusta dose di fiducia. Non dimentichiamo che tra i pali stiamo schierando un portiere del 2005 come Pilloni ed un difensore centrale, Yassin Haoui, anche lui del 2005, che si sta dimostrando un giocatore molto valido per la categoria e molto maturo per l'età che ha. Per non parlare di Frederic Betibouo, uno stangone di un metro e 97 che però gioca in maniera molto pulita e si sta rivelando molto duttile tatticamente. Sugli esterni possiamo contare su Spina e Ferraraccio: il primo ha 10 anni di esperienza in questa squadra ed è il nostro capitano; sul secondo c'è davvero poco da aggiungere: parliamo di un grande terzino che riesce ad essere parecchio efficace anche in fase offensiva».
Il centrocampo non è da meno.
«Con elementi del calibro di Atzori, Mura e Floris puoi giocare tranquillamente anche in un campionato di categoria superiore; questo reparto è uno dei nostri fiori all'occhiello. In attacco stiamo ancora cercando di raggiungere gli equilibri giusti, considerando che una squadra come la nostra, che punta al salto, non può dipendere da un unico giocatore, e sto parlando ovviamente di Andrade. Ci sta dando una grossa mano Tomasi, anche e soprattutto per quanto riguarda l'esperienza. In più cerchiamo sempre di valorizzare i giovani locali che fanno parte del nostro progetto e ci stiamo riuscendo alla grande: considera che se escludiamo Mura e Tomasi l'età media della squadra è di 22 anni».
L'unico neo in un cammino praticamente perfetto, almeno sino a questo momento, è rappresentato dal pari, per 1 a 1, ottenuto in casa contro il Perdaxius, alla terza uscita.
«Un piccolo incidente di percorso può capitare a tutti, ma questo non toglie nulla alla nostra partenza, che è stata quasi perfetta. Diciamo che contro il Perdaxius ci abbiamo messo del nostro: il gol che abbiamo subito è nato da una palla persa a centrocampo, così abbiamo permesso ai nostri avversari di ripartire in contropiede, ma Yassin è riuscito a recuperare piuttosto bene; però poi sugli sviluppi del calcio d'angolo successivo ci siamo fatti trovare impreparati, un po' distratti a dire il vero, e non siamo riusciti a difenderci bene; sappiamo tutti come funziona nel calcio: a volte basta una mischia, un unico tiro in porta e subisci il gol che ti costa la vittoria. Il risultato finale è stato di 1 a 1 ma se avessimo vinto con due o tre gol di scarto nessuno, credo, avrebbe potuto gridare al furto. Gli errori, insomma, si pagano a carissimo prezzo. Ne approfitto per fare i complimenti al Perdaxius, che ha giocato bene non solo contro l'Arbus ma sta riuscendo a mettere puntualmente in difficoltà tante altre squadre ben strutturare che puntano alla vittoria finale».
Il presidente suona la carica in vista del futuro prossimo.
«L'Arbus scenderà in campo sempre per vincere, e questo vale per ogni partita. Cercheremo di non lasciare nemmeno un punto per strada, ma poi ovviamente l'ultimo verdetto spetterà al campo». (nella foto il bomber Andrade e capitan Spina)