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Prima Categoria
«Non abbiamo assilli, viviamo alla giornata»

Luci puntate sulla rivelazione del girone C, parla Baranta: «la forza del Macomer è la tranquillità»

L'A.S Macomer è sicuramente una delle sorprese più piacevoli del girone C, sempre che una squadra che riesce a vincere le ultime sei partite di fila, su sette totali, possa essere ancora definita una sorpresa.
I ragazzi allenati da mister Baranta hanno sin qui messo in cassaforte 21 punti, che valgono la testa della classifica in coabitazione con il Siniscola, frutto di 19 reti realizzate, il secondo miglior attacco del torneo dopo quelli atomici di Aritzo e Siniscola, e soltanto 11 reti subite.
Si tratta di un vero e proprio momento magico, che va oltre anche le più rosee previsioni: basti pensare infatti che il Macomer ha strappato la salvezza, pochi mesi fa, nello spareggio play-out.
Domenica intanto, nel derby contro il Borore, potrebbero arrivare ulteriori conferme per quello che al momento ha le sembianze di un vero e proprio miracolo.

 

Avete vinto sette partite; siete la squadra che sino a questo momento ha ottenuto più successi nel torneo: i numeri fotografano un gruppo che sta attraversando un momento davvero eccezionale.
«I numeri lasciano il tempo che trovano; per comprendere meglio lo stato attuale del Macomer bisogna partire dall'inizio: noi abbiamo costruito una squadra per raggiungere il traguardo della salvezza; l'anno scorso abbiamo guadagnato la permanenza in prima categoria soltanto dopo lo spareggio play-out.
Il progetto dell'A.S Macomer è quello di far maturare 26 giocatori locali, ed è una cosa da sottolineare: loro sono il nostro orgoglio, soprattutto in questo periodo di crisi dove è difficilissimo investire delle risorse per allestire organici competitivi.
Abbiamo confermato tutti quei ragazzi, in blocco, che l'anno scorso hanno compiuto una vera e propria impresa, riscattandosi nella seconda parte del campionato dopo una prima parte disastrosa, dimostrando grande forza di volontà e determinazione.
In questo momento ci godiamo la prima posizione, ma sappiamo benissimo che società come Montalbo, Siniscola, Aritzo, Arborea, solo per citarne alcune, hanno costruito delle squadre per puntare al salto di categoria.
Siamo sereni, non abbiamo pressioni di nessun tipo, abbiamo la possibilità di vivere alla giornata e di crescere in tutta tranquillità; verranno sicuramente tempi più brutti di quelli che stiamo vivendo ora e dovremo essere bravi ad accettare i verdetti del campo».

 

Partendo dal presupposto che state andando ben oltre le aspettative, secondo Lei cosa vi sta permettendo di raggiungere questi risultati che, alla luce di quanto mi ha appena detto, possiamo tranquillamente definire clamorosi?
«La tranquillità e la serenità di un gruppo in cui i ragazzi sono tutti amici.
Siamo una squadra giovane, con una media di vent'anni, e i giocatori passano gran parte del tempo assieme; c'è un buon spirito e tanto affiatamento.
C'è poi grande disponibilità al lavoro, che alla lunga è un aspetto che paga sempre: i ragazzi sono consapevoli che se dai tutto e ti impegni al massimo i risultati arrivano di conseguenza».

 

Quando le cose vanno estremamente bene, come appunto nel vostro caso, è sempre difficile trovare delle cose che non girano ancora come dovrebbero;
dove pensa possano essere i margini di miglioramento più importanti e più immediati?
«Stiamo cercando di migliorare soprattutto sul possesso della palla e nella gestione della partita in generale; ci capita a volte di subire troppo, forse perchè in alcune occasioni riusciamo a fare poco filtro a centrocampo.
Siamo consapevoli di avere qualche lacuna, qualche pecca, e lavoriamo costantemente, in maniera specifica, per cercare di risolvere tutti i nostri problemi».

 

Domenica siete attesi dalla sfida contro il Borore, che non vince dalla terza giornata: per voi si tratta di un'occasione ghiottissima per continuare a vivere il vostro sogno ad occhi aperti.
«Come ogni derby sarà una partita difficilissima, probabilmente più impegnativa di altre che abbiamo giocato quest'anno.
Loro hanno un importante passato in promozione: quest'anno hanno una rosa giovane, giocano con grande grinta e determinazione.
E' una gara da tripla, aperta ad ogni risultato: noi abbiamo grande rispetto nei loro confronti, come del resto di tutti gli avversari; io penso che questo aspetto sia una grande forza della mia squadra, un ottimo atteggiamento per affrontare qualsiasi sfida: i ragazzi hanno capito che bisogna andare in campo con il coltello tra i denti, aggressivi e dinamici, perchè si può rischiare di perdere con chiunque, in un girone come il nostro».

 

Quale pensa possa essere la chiave della partita?
Si aspetta una giocata decisiva del singolo, o ritiene che la prestazione corale della squadra possa fare la differenza?
«Noi abbiamo pochi giocatori in grado di risolvere una partita da soli; quasi sempre abbiamo ottenuto i risultati attraverso il gioco e la prestazione del collettivo.
Abbiamo qualche elemento che in effetti può fare la differenza e far fare il cambio di marcia alla squadra, ma io personalmente mi aspetto una grande prestazione da tutti quelli che scenderanno in campo.
Saranno determinanti le condizioni del campo, visto che in questi giorni sta piovendo molto e potremmo trovare un terreno pesante; in questo caso magari potrebbe risultare fondamentale anche un calcio piazzato, o un singolo episodio».

 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
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Girone C