«Servirebbe più attenzione con le designazioni»
Senorbì, Coraddu polemico dopo la sfida alla Monteponi: «L'arbitro ha falsato una bellissima partita»
Perdere con la prima forza del campionato, peraltro in forma smagliante considerando che quella di domenica è stata la vittoria numero 19 in stagione su 23 gare disputate, la nona consecutiva, è una cosa che in casa Senorbì era stata probabilmente messa abbondantemente in preventivo.
Mister Coraddu e soci però non si aspettavano minimamente di chiudere la gara in 8 uomini, aspetto che ne ha ovviamente condizionato pesantemente la prestazione e, conseguentemente, il risultato.
«C'è poco da commentare – dichiara uno sconsolato Coraddu -, visto che praticamente non si è giocato, ad eccezione dei primi 15 minuti. Abbiamo commesso due ingenuità ad inizio gara e siamo andati sotto.
L'Iglesias ha congelato il gioco, forte del risultato, ma il Senorbì non si è arreso, creando diverse palle gol; per quanto mi riguarda c'erano tutte le premesse perchè diventasse una bellissima partita».
Invece le cose sono andate in maniera opposta: l'episodio sfortunato che ha coinvolto il vostro portiere è stato il prologo per un vero e proprio disastro.
«Atzeni ha tentato di intervenire con i piedi su una palla lunga proveniente dalle retrovie, ma è poi entrato in contatto con un giocatore avversario, che probabilmente ha cercato il fallo, commettendone uno più evidente di quello sanzionato poi nei nostri confronti.
L'arbitro – continua - ha dato una sua interpretazione personale del regolamento e ha espulso il nostro estremo difensore; i miei ragazzi hanno chiesto insistentemente i motivi di una decisione del genere, non so che risposte abbia dato il direttore di gara, ma a farne le spese è stato Olla, costretto a lasciare il campo anzitempo».
Il clima è diventato incandescente:
«Il pubblico si è innervosito, la partita rischiava di incattivirsi ulteriormente ma abbiamo preferito abbassare i ritmi, considerando pure che eravamo in nove.
Nella ripresa, il copione non è cambiato: c'è stata l'ennesima espulsione della gara a carico nostro dopo un intervento che a mio avviso non era assolutamente da rosso.
Era fondamentale, a quel punto, evitare che l'arbitro diventasse ancora il protagonista del match».
Difficile onorare l'impegno sino al 90' in quelle condizioni.
«La reazione tuttavia da parte nostra c'è stata, nonostante le difficoltà oggettive; non era facile proporsi in avanti, anche perchè rischiavamo di sbilanciarci, e così è stato; la Monteponi per l'appunto ci ha punito con due ripartenze micidiali, chiudendo il discorso.
Tra le due squadre, ci tengo a sottolinearlo, non ci son stati particolari problemi; una partita abbastanza corretta».
Il tecnico non risparmia un'altra stilettata al direttore di gara.
«In tutta la mia carriera, sono in questo mondo da diversi anni, non mi è mai capitato di incontrare un arbitro del genere, il suo comportamento è stato assurdo».
Il discorso è più ampio, e si arricchisce di ulteriori, interessantissime sfumature:
«Probabilmente -attacca Coraddu - è un errore designare degli arbitri che di solito sono impegnati in Eccellenza per delle gare di Prima Categoria, anche se di cartello: è come se si sentano puniti, declassati, ridimensionati; non possono avere la serenità necessaria.
Aspetto ancora più importante: questi direttori di gara di solito hanno il supporto dei guardalinee, cosa che non avviene in Prima.
Il Senorbì occupa la terza posizione in classifica con 43 punti: in un altro girone, probabilmente, ci sarebbero ancora i margini per puntare alla promozione.
«Nessun rammarico: più di così non potevamo fare, puntavamo ad un campionato tranquillo, e stiamo centrando il nostro obbiettivo.
La realtà è sotto gli occhi di tutti: Iglesias e Guspini hanno costruito degli organici che non sfigurerebbero neppure in un campionato di Eccellenza, discorso fuori-quota compreso.
I primi hanno perso soltanto una partita; il cammino dei secondi è stato, sino a questo momento, leggermente meno brillante, ma meritano entrambe la promozione».