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Fabrizio Carracoi, allenatore, Serramanna
«Non accetto si vada sul personale, non sono un burattino»

Serramanna, incredibile esonero del tecnico Carracoi: «Ho sofferto per mesi e tenuto saldo il gruppo, forse non dovevo vincere con 7 giornate d'anticipo»

Incredibile ma vero. Il tecnico vince il campionato con due mesi d'anticipo rispetto alla chiusura della stagione e, come premio-promozione, riceve l'esonero. Questo è ciò che è capitato a Fabrizio Carracoi che, dopo la vittoria del girone B di Prima categoria col pareggio a Villasimius festeggiato poi domenica scorsa battendo la Virtus San Sperate, ha ricevuto ieri il benservito da parte del Serramanna. Stasera avrebbe dovuto dirigere il primo allenamento settimanale, invece si è presentato al campo solo per salutare la squadra spiegando il motivo dell'esonero. 

 

«Mi è stato chiesto di vincere il campionato ma, evidentemente, non ho rispettato l'obiettivo perché l'abbiamo vinto con 7 giornate d'anticipo e numeri impressionanti», dice col sorriso amaro il tecnico di Sardara. Che poi si fa più serio e aggiunge: «Mi è stato scritto un messaggio, senza neanche essere chiamato, in cui ho letto che il motivo dell'esonero è perché avrei tenuto un "comportamento irriguardoso nei confronti della società ed in particolare una mancanza assoluta di rispetto verso i dirigenti". Potevo essere esonerato per altri motivi ma non accetto di essere toccato sul personale. La verità è che da mesi, l'ambiente Serramanna, dal di fuori, sembrava tutto bello ma dentro c'erano problemi. Si è aspettato a vincere il campionato per essere allontanato dopo aver tenuto il gruppo ben saldo sino al traguardo».

 

Mister Carracoi parla del rapporto col presidente Enrico Maccioni: «Non ci parlavamo. E questo perché non sono burattino che accetta di essere guidato con i fili. Io ragiono con la mia testa, quando mando in campo un giocatore e faccio la formazione penso sempre che sia la migliore per quella partita, nel rispetto del gruppo di giocatori che ho scelto di allenare. In tutto l'anno non ho mai ricevuto un complimento e una pacca sulla spalla, neanche quando abbiamo vinto il campionato. In questi mesi non ho sofferto così tanto nemmeno quando sono stato 7 giorni in rianimazione per un'operazione chirurgica. Fino al 30 giugno sono un tesserato del Serramanna e mi aspetto che il presidente faccia l'uomo fino alla fine rispettando gli impegni presi. Dall'1 luglio sarò libero di tutelare i miei interessi e valutare qualsiasi proposta mi arrivi».

 

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2018/2019