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Danilo Piredda, allenatore, Campanedda
«Pensiamo alla salvezza ma possiamo chiudere tra le prime sei»

Splende il sereno per il Campanedda, Piredda: «Con il Pozzomaggiore vittoria di personalità, stiamo trovando i giusti equilibri»

Il Campanedda chiude il girone di andata in bellezza, mettendo a segno la quarta vittoria nelle ultime cinque gare, grazie al 2 a 1 rifilato al Pozzomaggiore, e vola così a quota 28, con un margine importante nei confronti della zona calda della classifica, ben 11 punti di vantaggio sul San Giorgio Perfugas quartultimo. Davvero niente male per una matricola, con i rosso-blu che comunque hanno dimostrato di potersela giocare ad armi pari con tutte le formazioni più quotate del torneo, ed in questo senso le prestazioni offerte, tra l'altro, contro il Coghinas, sconfitto di fronte al proprio pubblico per 1 a 0, Lanteri, fermato sul pari, e Tempio, 2 a 1 il finale in favore di Puliga e soci, parlano chiaro. Mister Danilo Piredda può dunque proseguire con il pieno di fiducia ed entusiasmo nel suo lavoro ed è pronto a raccogliere tante altre belle soddisfazioni: le premesse per fare bene, e magari chiudere la stagione tra le prime cinque, ci sono tutte, ma l'ultimo verdetto in questo senso spetterà al campo. Il calendario intanto riserva la sfida contro il Mesu 'E Rios, con gli ozieresi a caccia di riscatto dopo la rocambolesca sconfitta a tavolino rimediata all'esordio.

«Stiamo vivendo un periodo davvero molto buono, ricco di indicazioni e risultati positivi, una cosa non scontata per una matricola, considerando soprattutto che siamo la squadra di calcio di una piccola frazione di appena seicento abitanti. Tutto questo significa che in Prima Categoria ci possiamo stare alla grande, nonostante il livello sia altissimo e le difficoltà, ogni domenica, non manchino di certo; in più nella sessione invernale del mercato molte squadre si sono rafforzate ulteriormente. Ci sono tantissimi giocatori di spessore che rendono questo torneo ancora più entusiasmante: potrei farti diversi nomi, penso ad Aloia del Tempio, ad esempio, o a Degortes e Del Soldato del Luogosanto, ma la lista sarebbe lunghissima in questo senso. Ho militato in questo campionato per diversi anni e lo conosco piuttosto bene, so quanto sia difficile raggiungere certi traguardi».
Il Campanedda però ha tutta l'intenzione di continuare a stupire. «Mancano ancora diciassette partite alla fine, può succedere di tutto ma per noi quanto raccolto sino a questo momento va oltre le più rosee previsioni».
Domenica tra l'altro è arrivata l'ennesima prestazione convincente.
«Devo essere sincero: forse il pareggio avrebbe rispecchiato meglio l'andamento della gara ma i ragazzi hanno stretto i denti e lottato sino all'ultimo per conquistare la vittoria. Abbiamo affrontato un Pozzomaggiore molto determinato, che puntava al bottino pieno proprio come noi».
I rosso-blu si stanno mostrando decisamente compatti, nonostante qualche problemino legato alle varie assenze. «In questo periodo stiamo accusando un pizzico di stanchezza, la rosa non è di certo ampissima ed è dall'inizio dell'anno che a tirare la carretta sono, in sostanza, sempre gli stessi. Ora speriamo di recuperare le energie per continuare con questo trend».

Il tecnico si gode il momento, a partire dai successi su Coghinas e Tempio, il pari ottenuto in casa della Lanteri e la sconfitta, più che dignitosa, rimediata in casa contro il Cus Sassari.
«Rispetto alle prime 7-8 giornate stiamo trovando i giusti equilibri; forse all'inizio pagavamo la poca esperienza e l'impatto con una dimensione nuova: rispetto al campionato di Seconda c'è un abisso, se abbassi la concentrazione, e basta davvero un attimo, ti puniscono immediatamente. Nelle ultime uscite invece siamo riusciti a tenere bene il campo, rischiando pochissimo».

L'attacco è uno dei fiori all'occhiello dei sassaresi. «Grazie alla velocità delle nostre punte riusciamo a mettere sempre in difficoltà gli avversari».
Dei ventotto gol realizzati in totale sino ad ora, più della metà, ben sedici, portano la firma della premiata ditta Puliga Mura. «Mi fido ciecamente di loro, sono al terzo anno qui da noi e ormai rappresentano una vera e propria garanzia. Anche Santona è un buonissimo giocatore, ma sta ancora risolvendo alcuni problemi; a dicembre in più è arrivato Serra, un classe '98 proveniente dallo Stintino che in queste prime tre partite ha dimostrato tutto il suo talento, può davvero diventare il nostro valore aggiunto. Vorrei spendere una parola per ogni ragazzo della rosa, ma riassumo il tutto con una battuta: la nostra vera forza è il gruppo. Stanno mostrando doti caratteriali importanti: dopo due o tre batoste hanno rialzato la testa con grande personalità. Penso che la rotta sia quella giusta».

Avanti con fiducia, dunque, verso il primo, grande obbiettivo stagionale. «Proveremo a salvarci senza grossi affanni, anche se io credo le questa squadra abbia tutte le potenzialità per chiudere la stagione tra le prime 5-6 del torneo. Per ora stiamo riuscendo nel nostro intento, ma non sarà facile perchè la concorrenza è molto agguerrita. Vedo però la maturità giusta, un aspetto che ti permette di vincere o comunque fare risultato anche lontano da casa; di fronte al nostro pubblico, bene o male, riusciamo sempre a racimolare punti. Speriamo solo di continuare così».
A partire dalla prossima sfida contro il Mesu 'E Rios, che nella gara di andata si è visto ribaltare il risultato conseguito sul campo dal Giudice Sportivo. «Avevamo fatto ricorso perchè loro schierarono un giocatore squalificato, il calcio è così: chi sbaglia paga. In quell'occasione non avevamo assolutamente sfigurato, anzi; una bellissima gara che non meritavamo di perdere, considerando che Puliga aveva tra le altre cose fallito un calcio di rigore. Domenica sarà durissima per noi, loro vorranno rifarsi ma in casa non vogliamo concedere niente».

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Prima Categoria
Girone D