Casini: «Creato tanto, a Nuoro per la svolta»
Torres, Scotto deluso: «Colpa mia se non abbiamo vinto a Castiadas, chiedo scusa a tutti»
È sassarese e ha la Torres nel cuore, la sente talmente sua che ha deciso di non abbandonarla dopo la retrocessione della Giustizia Sporitva in serie D in barba alle offerte che riceveva di nuovi contratti in Lega Pro. Luigi Scotto è l'uomo di riferimento per i tifosi rossoblù e lui sente il peso di un ruolo importante che vorrebbe recitare da protagonista.
A Castiadas ha avuto tre occasioni per far gol più quella del rigore, al 94', che avrebbe potuto regalare la prima vittoria in trasferta e la prima vittoria della gestione Marco Sanna. «Se la Torres non ha vinto è per colpa mia - dice il 25enne diventato papà in settimana - ho chiesto scusa ai compagni negli spogliatoi e lo faccio anche ai tifosi che si aspettavano i tre punti». Poco importa se i compagni di squadra e mister Sanna («I rigori si sbagliano anche nelle finali dei Mondiali») l'hanno assolto per l'errore dal dischetto: «Lo so e li ringrazio ma io dovevo far gol, abbiamo giocato molto bene, creato tanto, io sono un attaccante e devo segnare quando mi capitano le occasioni». Nella prima ci ha pensato probabilmente un po' troppo permettendo a Pioli di chiudergli lo specchio di porta, nelle altre due il portiere dei sarrabesi si è superato smanacciando sopra la traversa il destro al volo su cross di Lisai e deviando in tuffo il colpo di testa indirizzato all'angolino su assist al bacio di Demartis. Al 94' si è procurato il calcio di rigore e pure l'espulsione di Porcu, capitano del Castiadas: «La fortuna in questo momento non assiste né me e né la Torres, ho battuto il rigore in modo orribile, sono scivolato al momento del tiro e calciato troppo centrale, ora mi fa male pure il ginocchio ma spero di recuperare per la gara di Nuoro».
Ha ricevuto i compimenti dal tecnico del Castiadas Bernardo Mereu e giocato una gara di qualità e quantità Riccardo Casini che il mister Sanna ha schierato in mediana insieme con Masala. «Ci sappiamo adattare a tutti i moduli - chiarisce il centrocampista con un passato in C1 con Prato e Catanzaro - Ci abbiamo messo un po' più di cattiveria ed agonismo come è normale che sia quando affronti un cambio di allenatore». Il 23enne di Ferrara non nasconde l'amarezza per una vittoria sfumata al 94': «Le gare vanno chiuse prima perché gli errori dal dischetto ci stanno ed è inutile recriminare. Ci sono tanti rimpianti perché forse è la prima gara nella quale abbiamo creato così tante occasioni da gol nitide, quasi una a testa, anche Cafiero e Gagliardini potevano fare gol oltre alle punte. Bisogna essere più cattivi, c'è poca sicurezza davanti alla porta e la paura di vincere forse ci fa sbagliare tanto. Nonostante lo sconforto per il pari, dobbiamo portare a Nuoro quello di buono che abbiamo fatto e dare una svolta al nostro campionato».