«Niente assilli, valorizziamo i giovani del quartiere»
Vecchio Borgo settebellezze, Murgia: «Il 7-1 non inganni, proveremo a dare fastidio a tutti»
La voglia di ritornare in campo, dopo quasi un anno dall'ultima uscita ufficiale, era ovviamente tantissima ma la notizia più importante della settimana scorsa, dunque, è che anche il campionato di Prima Categoria, al pari di quello della Promozione, è ripartito nel migliore dei modi. Numeri alla mano, la giornata d'esordio per quanto riguarda il Girone A ha già fatto registrare i primi clamorosi botti, con il Vecchio Borgo Sant'Elia di mister Miro Murgia che si è regalato la vittoria più larga della domenica, grazie al sontuoso 7 a 1 rifilato, di fronte al proprio pubblico, alla malcapitata Virtus San Sperate. Primi tre punti in cascina per i cagliaritani, quindi, che affrontano la nuova stagione con una rosa ricca di giovani talenti da valorizzare al meglio, guidati da due senior di grandissima esperienza come Giorgio Murgia e Omar Floris. Le ambizioni in casa bianco-azzurra non mancano di certo: il tecnico è convinto che i suoi ragazzi potranno giocarsela ad armi pari anche contro le compagini più quotate, con il chiaro intento di ritagliarsi un ruolo di primo piano nel torneo.
«La cosa più importante di tutte era riuscire a rincominciare con il calcio giocato, stare in campo ci aiuta a conservare il buon umore, anche se non sono tempi facili».
Parole e musica di mister Miro Murgia, che poi aggiunge, quasi sottovoce: «Speriamo ora di continuare...».
La scaramanzia è d'obbligo, considerando soprattutto come sono andate le cose nella passata stagione, terminata anzi tempo alla fine del mese di ottobre, ma ora bisogna necessariamente concentrarsi sul presente. Il Vecchio Borgo Sant'Elia, nello specifico, ha tutte le ragioni per godersi la scorpacciata di gol dell'esordio.
«Il risultato però non deve ingannarci, anzi sarebbe meglio non pensarci — dichiara il tecnico — la nostra prestazione è stata senza dubbio molto positiva, anche se siamo passati in svantaggio dopo aver fallito almeno quattro o cinque occasioni da rete, ma il calcio è così: appena commetti un errore vieni puntualmente punito. Noi abbiamo perso una palla in mezzo al campo a causa di una disattenzione, un loro giocatore ha trovato un bel tiro a fil di palo ed è arrivato inevitabilmente il gol dello 0 a 1».
La reazione dei bianco-azzurri però, non si è fatta attendere.
«Nonostante la squadra sia stata profondamente rinnovata rispetto al passato i ragazzi hanno dimostrato già di avere qualità importanti sul piano del carattere. In questo senso, Giorgio Murgia e Omar Floris stanno giocando un ruolo fondamentale, sono un esempio per tutti i giovani che fanno parte della nostra rosa, un vero e proprio punto di riferimento in campo. Proprio Giorgio, tra l'altro, ha firmato il pareggio con un gran tiro da fuori area. Nel secondo tempo, poi, siamo stati bravissimi a concretizzare tutte le azioni che abbiamo costruito».
La partita si è messa progressivamente in discesa, con gli avversari costretti alle corde. «Ho avuto modo di far entrare in campo anche quei giocatori che stavano trovando meno spazio in queste prime amichevoli estive. Tra le altre cose c'è stato l'esordio di un fuori quota, del 2006, che è pure mio figlio (Stefano Murgia ndr). Avere un padre allenatore presenta degli aspetti dolci e altri decisamente più amari: si prende rimproveri a non finire (ride), ma tutto sommato per lui le cose sono andate bene, considerando che si è pure sbloccato segnando la sua prima rete».
Mister Murgia ha diversi motivi per sentirsi soddisfatto. «Credo che per un allenatore sia un motivo di orgoglio far esordire un 2006 in un campionato in cui i fuori quota sono nati nel 2002. Così continuo a portare avanti, con tutto il mio entusiasmo, il progetto della società: al primo posto c'è la valorizzazione dei giovani del quartiere; altra cosa fondamentale è riportare la gente al campo». Poi precisa: «Per il resto non abbiamo particolari assilli, né obiettivi sportivi da raggiungere a tutti i costi: certo, la nostra intenzione è quella di disputare un buon campionato, cercando di vincere quante più partite possibili. Siamo consapevoli che ci sono altre squadre che hanno fatto una campagna acquisti importante, ma noi proveremo a dare fastidio a tutti».
L'entusiasmo del Vecchio Borgo ha già raggiunto picchi altissimi. «Abbiamo iniziato con gli allenamenti subito dopo il Ferragosto, e ho ricevuto da parte del gruppo una disponibilità a dir poco incredibile, senza limiti; sino alla settimana prima della gara d'esordio ci allenavamo per sei giorni su sette. Sono orgogliosissimo di tutti questi ragazzi, sono sicuro che se continueremo su questa strada ci toglieremo grossissime soddisfazioni».
Il ruolo dei senior sarà fondamentale. «Omar Floris, che è uno dei più grandi, dall'alto dei suoi 42 anni, riesce ancora a stare appresso ai ragazzini. Giorgio Murgia, invece, è un po' il nostro uomo simbolo, il nostro corazziere: quando le cose non vanno benissimo è sempre il primo a metterci la faccia e a sostenere i ragazzi. Per un allenatore è una cosa molto importante, la situazione migliore in cui trovarsi».
Le prossime due trasferte saranno un bel banco di prova per la compagine di Sant'Elia, a partire dallo scontro con il Sestu.
«Ho avuto modo di ricevere diverse informazioni sul loro conto: vengono da una grande gara sul campo del Cus Cagliari, sono un'ottima squadra, il risultato è bugiardo. Sono rimasti a bocca asciutta, ma per quello che hanno fatto vedere nell'arco del match meritavano molto di più, considerando che hanno giocato con un uomo in meno per tutto il secondo tempo. Conosco il loro allenatore, Andrea Capiali, è uno che riesce sempre a far esprimere piuttosto bene le sue squadre. Ci aspetta un confronto molto difficile, incontreremo pure un nostro ex giocatore, Andrea Casula, che in area di rigore si fa rispettare. Per noi non sarà facile».
Il turno successivo, invece, riserva il big-match nella tana del Capoterra. «Puntano al vertice e non si stanno nascondendo di certo: incontreremo un gran gruppo, guidato da un ottimo allenatore come Andrea Loi. Si tratta di due impegni da prendere con le molle, ma abbiamo intenzione di far vedere a tutti di che pasta siamo fatti, attraverso le buone prestazioni, quindi non possiamo tirarci indietro. Il risultato comunque non è l'unica cosa che conta, ci tengo a ribadirlo, anche se chiaramente è molto importante. Mi aspetto che i miei diano il massimo, il resto arriva di conseguenza».
Murgia va a caccia di conferme, dopo l'ottimo avvio di stagione. «Voglio rivedere lo stesso atteggiamento di domenica scorsa e la stessa propensione al lavoro durante la settimana. Se sapremo aiutarci l'uno con l'altro sarà tutto più facile. Dovremo avere la mentalità giusta, lo spirito guerriero, come se stessimo affrontando una battaglia. Solo in questo modo potremmo uscire dal campo a testa alta, a prescindere da come andranno le cose».