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Pietro Canu, allenatore, Bittese
«Ozierese e Thiesi per il 1° posto, noi onorati di fare da arbitri»

Bittese più forte della sfortuna, Canu: «La squadra ha reagito bene, senza i tanti infortuni ora saremmo più su»

La stagione della Bittese, sin dalla primissima uscita, è stata letteralmente costellata dagli infortuni, che hanno sensibilmente limitato il potenziale dei granata, ma nel mercato di dicembre la dirigenza è corsa ai ripari e ha regalato a mister Pietro Canu diversi innesti di assoluto valore, come quello di Antonio Mesina, giusto per citarne uno, che hanno permesso, di fatto, di riprendere il passo. Dopo il successo, il quinto in questo girone di ritorno, piazzato nella tana della sempre ostica Sanverese, la classifica vede la compagine di Bitti al quarto posto, a quota 35, in coabitazione con il Pattada nel girone C di Prima categoria. 

Se è vero che la corsa al primo posto è ormai una questione a due tra Thiesi e Ozierese, l'obiettivo del tecnico granata è quello di racimolare quanti più punti possibile nelle otto gare che mancano da qui alla fine, partendo dalla sfida interna contro il Siligo, che all'andata si chiuse con il risultato finale di 2 a 2. Il calendario, del resto, riserverà le sfide contro le prime due della classe negli ultimi due turni della stagione.

«In questo periodo le cose ci stanno girando piuttosto bene, considerando che abbiamo vinto le ultime tre partite – dichiara mister Canupeccato per il ko rimediato nel recupero della sfida contro la Dorgalese, dove siamo stati sconfitti con il punteggio di 1 a 0. Ė un passo falso che chiaramente ci può stare, ma posso comunque dire che si è trattato di una delle partite più belle che abbiamo disputato quest'anno».
Poi il tecnico prosegue.
«Per quanto riguarda la sfida in casa della Sanverese, si è trattato di un confronto equilibrato ed avvincente, molto combattuto: siamo una delle poche squadre che, almeno sino a questo momento, sono riuscite a batterli tra le loro mura amiche; soprattutto quando giocano in casa diventano molto difficili da affrontare, mi sono piaciuti davvero tanto; rispetto al match dell'andata mi sono sembrati molto più compatti e penso proprio che non sarà facile per nessuno fare punti in quel campo, ne sono certo. Proprio per questo dico che si è trattato di un successo d'oro».
La classifica vede i granata al 4° posto, con 35 punti in cassaforte.
«Il nostro obiettivo al momento è quello di vincere quante più partite possibile per chiudere la stagione nel migliore dei modi, magari al terzo o quarto posto, considerando che per i primi due gradini del podio Ozierese e Thiesi stanno facendo una corsa a parte. In questo momento probabilmente siamo una delle squadre che stanno meglio, i problemi che abbiamo incontrato quest'anno sembrano acqua passata, ma è stata comunque un'annata incredibile sul piano della cattiva sorte: senza tutta questa miriade di infortuni con tutta probabilità la Bittese sarebbe stata molto più su, lo dico senza presunzione e del resto è un'opinione condivisa da tutti gli addetti ai lavori».
Il tecnico entra nel dettaglio con la sua analisi.
«Alla prima giornata abbiamo perso il nostro capitano, Orunesu, che è dovuto rimanere fuori, in pratica, per tutta la stagione. Alla terza giornata la nostra bandiera, Giorgio Calvisi, un giocatore da 300 gol, ha rimediato un bruttissimo infortunio; Cadoni invece ha dovuto fare i conti con una fascite plantare, seguita poi dalla frattura di alcune costole. Fadda non è mai stato a pieno servizio e alla lista va aggiunto anche Forno, che ritengo uno dei giocatori più importanti della rosa per il gioco che in in mente, ma è stato costretto a stare fuori per due mesi e mezzo a causa di una distorsione alla caviglia. Potrei citarne tanti altri, è stata una stagione assurda da questo punto di vista».

Canu applaude i suoi: «La squadra ha reagito in maniera incredibile, senza perdere la propria identità, nonostante le assenze. E ci tengo a precisarlo: parliamo di infortuni traumatici, che sono arrivati a causa della sfortuna. Queste annate un po' particolari, diciamo così, nel calcio ogni tanto capitano, ma la dirigenza è stata veramente attenta, ci tengo a dichiararlo pubblicamente, ed è riuscita a piazzare tre innesti di assoluto livello nel mercato di dicembre, come Mesina, Serra e Arrica, che ci hanno dato una grossa mano a rialzare la testa dopo un periodo particolarmente delicato».

Nella lista dei ragazzi che stanno facendo vedere le cose migliori, c'è sicuramente Piergiorgio Pau.
«Ė il nostro fiore all'occhiello, e non lo dico soltanto io. Avevo già avuto modo di allenarlo durante i suoi trascorsi nella scuola calcio, lo conosco, probabilmente, come le mie tasche; parliamo di un giocatore che può fare la differenza, e anche domenica ha messo in mostra le sue grandissime doti, prima con un traversone al bacio per Mesina, un altro giocatore di altissimo spessore, e poi con un grandissimo gol, una giocata che raramente si vede in queste categorie. In realtà, Pau è riuscito a sfornare una rete più bella dell'altra, nonostante giochi a centrocampo; peccato che anche lui abbia dovuto saltare parecchie partite, altrimenti il suo rendimento sarebbe potuto essere ancora più positivo; credo proprio che meriti palcoscenici ben più importanti rispetto alla Prima. Mi piacerebbe citare anche Giorgio Lau, un classe 2006 che ha già realizzato sei gol, senza dimenticarci di Bomboi e di Contu; io schiero puntualmente quattro fuori quota nella formazione dei titolari, e termino il match con sei-sette fuori quota in campo. Stiamo cercando di dare il giusto spazio a tutti i giovani che arrivano dal settore giovanile della Bittese: è uno degli obiettivi che il club si è prefissato, e posso dire che i tecnici che seguono i ragazzi stanno facendo davvero un ottimo lavoro».

Nella prossima sfida la Bittese riceverà la visita del Siligo.
«Parliamo di una delle compagini più in forma del torneo: noi scenderemo in campo con l'intento di prenderci il massimo; per il resto siamo in linea con gli obiettivi di inizio stagione. Con gli arrivi di Arrica e di Mesina il gruppo si è ricompattato, ci hanno dato una bella mano a fare un piccolo passo in avanti sul piano della qualità; del resto il valore di un giocatore come Antonio non si discute e qui a Bitti si sta semplicemente confermando ai suoi altissimi livelli: è un giocatore serio e umile, e queste caratteristiche fanno la differenza, oltre al bagaglio tecnico che si porta appresso. Ora non ci resta altro da fare che provare a vincere quante più partite possibile da qui alla fine».

Canu fa il punto della situazione.
«Siamo sereni e tranquilli, anche dal punto di vista atletico la squadra sta veramente bene, a parte qualche acciaccato, come Cadoni e Gabrielli, un altro 2006. Per quanto riguarda Ligios, un 2007, Bulloni, classe 2008, Piero Sanna, del 2007, sono tutti pienamente recuperati. Possiamo dare battaglia ad ogni squadra».
Thiesi e Ozierese sono avvisate, considerando che le prime due della classe affronteranno i granata negli ultimi due turni della stagione.
«Poter vestire, in un certo senso, gli arbitri della vittoria del campionato ci riempie d'onore; in qualche modo metteremo lo zampino nella lotta per il primo posto, considerando che l'Ozierese dovrà venire a farci visita a Bitti, mentre nell'ultima uscita saremo di scena a Thiesi. Posso dire una cosa: abbiamo avuto la sfortuna, tra virgolette, di incontrare Ozierese e Thiesi in un momento di incredibile difficoltà, con sette-otto defezioni; magari il risultato sarebbe stato lo stesso, ma al ritorno avremo la possibilità di essere più competitivi e di sfruttare tutte le armi a nostra disposizione».

Canu è felicissimo di poter lavorare con i giovani.
«Ė una cosa che mi piace parecchio: qui alla Bittese sono partito con la scuola calcio, sono passato alla Juniores e poi c'è stato l'approdo in Prima Squadra, con cui ho conquistato la Promozione. Ho ottenuto un secondo posto nel campionato di Prima Categoria, e l'anno scorso, quando son stato richiamato, abbiamo raggiunto una salvezza a dir poco incredibile. I ragazzi che arrivano dal nostro settore giovanile stanno facendo la differenza e possono continuare a farlo, per noi questa è la cosa più importante ed i numeri ci stanno dando ragione: siamo sulla strada giusta e io credo che mandare tanti giovani in campo alla lunga dia i suoi frutti; non bisogna avere nessuna paura nel puntare su di loro, andrebbero considerati come una risorsa per una società e non come un problema. Per dire: Pau è un classe 2005 e io l'ho fatto esordire cinque anni fa quando allenavo la Bittese in Promozione. Se uno sa giocare si ritaglia facilmente il suo spazio, c'è poco da aggiungere».
 

In questo articolo
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2024/2025
Tags:
Prima Categoria
Girone C